Finalmente una buona notizia: Pasquale Carlino è uscito dalla rianimazione e il peggio sembra definitivamente tramontato. Eppure, gli orrori di quella notte, la disperazione dei genitori e la paura degli amici devono far riflettere. Pasquale Carlino si trovava in moto con un amico: lui non guidava, ma il veicolo si è schiantato letteramente contro una macchina parcheggiata. L'intervento divino è riuscito ad evitare il peggio e a zittire le stelle maligne per il loro dissennato intervento astrale. Non è mancata di certo la paura, quel sentimento che ti penetra dentro, un po' come succede al marinaio che si trova in bocca alle onde di libeccio e che sa di non avere la certezza di tornare a casa. A questo punto subentra la riflessione, l'analisi di tutto ciò che è successo. Il ragazzo delle giovanili dell'Inter si è trovato coinvolto in un qualcosa più grande di lui. Sì, a livello di immaginazione, è come se un calciatore giovane di una lega inferiore si ritrovasse a giocare in un top club mondiale come il Real Madrid insieme ai vari Sergio Ramos, Modric e Kroos. Spesso ci chiedono che senso abbia studiare la filosofia nelle scuole. Per certi versi è vero, a chi interessa sapere come la pensavano i vari teorici come Kant e Freud? Forse però sarebbe necessario applicare la filosofia al mondo odierno e far capire ai ragazzi come filosoficamente sia possibile evitare di schiantarsi il sabato sera contro un palo. Queste sono le vere lezioni. Molte volte i ragazzi perdono i riferimenti, come succede spesso al centrocampista in balia dell'avversario, ma la differenza tra il calcio e la vita è che nel mondo del pallone se sbagli c'è sempre un'occasione per rifarsi mentre nella vita questa chance puoi anche non averla più. Il problema è sempre quello, il non sapersi divertire. Le feste sane, la musica e l'attenzione sembrano aver cambiato pianeta per lasciare spazio alla disattenzione e al macabro divertimento di alcool e fumo. Non è il caso di Pasquale anche perchè le circostanze dell'incidente sono ancora da chiarire, ma nel corso degli anni sono cambiati in modo drastico i divertimenti. Il calcio e lo sport in generale devono aiutare i ragazzi a crescere, nella salute e nella serietà professionale. Probabilmente il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti nella sua testa avrà fatto questi ragionamenti e starà pensando a come proteggere ed educare giocatori come Nainggolan, non proprio un esempio da seguire come condotta. Al momento possiamo tutti sollevare le mani al cielo per il recupero di Pasquale e augurare al ragazzo il meglio per il proseguio della carriera. Ma ciò che è successo non deve passare nel dimenticatoio e deve servire come lezione. L'emorragia cerebrale patita dal giovane nerazzurro si sta pian piano affievolendo e l'augurio più grande che ci sentiamo di fare al ragazzo è quello di vederlo in campo al più presto. L'amico che era con lui non poteva guidare una moto con quella cilindrata e soprattutto non poteva portare nessuno a bordo; proprio per questo potrebbe rischiare un processo penale a suo carico. Non possiamo di certo restare indifferenti a questi fatti che cambiano in modo profondo la vita di ciascuna persona, ma l'unica cosa che i ragazzi e tutti noi dobbiamo fare è azionare i muscoli del cervello affinchè questi incidenti non succedano più. Pasquale sta meglio e adesso il classico "forza Inter" della Curva Nord dovrà essere anche per lui.