Che fine ha fatto il calcio romano? Gli antichi fasti delle due squadre della Capitale negli anni duemila sembrano essere letteralmente spariti. In mezzo a tutto il polverone di polemiche a parlare ci ha pensato il campo. La Lazio ha visto dilagare l’Atalanta all’Olimpico e la Roma si è fatta rimontare dal Genoa rendendo ancor più complicata la sua corsa alla Champions.

Eppure nel biennio 1999-2001 nel calcio italiano c’erano quasi e solo le romane. Cragnotti e i Sensi, due nomi che fanno scorrere i brividi nel sangue dei tifosi giallorossi e biancocelesti, si perché in quegli anni la Capitale diceva la sua in Italia e anche in Europa. In campo c’erano campioni del calibro di Nesta, Mihajlovic, Mancini, Veron; Montella, Totti, Emerson, Cafù.

Ad oggi laziali e romanisti sono accomunati dallo stesso destino. Se almeno la Lazio ha portato a casa dei trofei la Roma è a secco dalla stagione 2006/2007 anno in cui vinse la Coppa Italia. 12 anni senza trofei non può essere un dato trascurabile. Entrambe le squadre sono imprigionate in due società che non riescono mai a fare il salto di qualità: la Roma con il suo caos dirigenziale, la Lazio con l’immobilità di non riuscire mai a diventare grande.

Forse la Roma riuscirà poi ad arrivare quarta, la Lazio ad entrare in Europa vincendo la Coppa Italia, ma davvero si potrebbe parlare di stagione positiva? I giallorossi hanno fallito tutti gli obiettivi stagionali così come i bianco azzurri colpevoli di non essere continui e di non avere la stessa fame di chi sta più su. Il campo ha rilasciato quasi tutti i suoi verdetti, ma l'anno prossimo davvero si potrà ricominciare con prospettive e obiettivi concreti? Oppure per l'ennesimo anno saremo spettatori paganti di altre stagioni anonime?