Il Milan chiude questa sessione di mercato invernale rafforzando la squadra, eliminando gli esuberi e venendo pubblicamente riconosciuta come la più brava ed attenta nel cogliere le opportunità. Una medaglia di "cartone" per la Nostra Dirigenza, tanto simbolica, quanto inutile, ma che conferma la qualità del loro operato.

Maldini, Massara & Co. al loro terzo confronto di mercato portano a conclusione quanto iniziato lo scorso inverno, riuscendo a modellare una squadra, totalmente diversa dalla iniziale, abbattendone il monte ingaggi e riuscendo a fare un utile di bilancio. Resta poco, quasi nulla, della formazione allestita da Mirabelli e "corretta" da Leonardo, ma specialmente restano i risultati, ben diversi dal passato, a dimostrare la validità del percorso che è stato intrapreso.

Tutti questi complimenti non devono però distrarre, o peggio, rallentare nel lavoro che deve essere continuo, poichè domani, nello sport come nella vita, è già oggi e bisogna essere pronti e programmare al meglio. Ci sono molti contratti in scadenza, quelli di giugno 2021, Gigio e Calha, di cui abbiamo già trattato e quelli di giugno 2022, altrettanto importanti : Romagnoli, Kessie e Calabria, i più urgenti, oltre ai giocatori in prestito e a come gestire il "Grande Vecchio", super Ibra, che a giugno potrebbe salutare tutti per tornare dalla sua famiglia. Come potete constatare gli impegni sono moltissimi e tutti ugualmente importanti per il futuro della squadra che tanto amiamo.

La bravura di questa Dirigenza non si è limitata al solo rafforzamento della squadra, ma si è distinta per stile ed equilibrio, cose ugualmente importanti. E' giusto infatti evidenziare che, dopo la pessima parentesi Boban, conclusasi con l'allontanamento di Zorro, tutto è filato liscio, senza mai una polemica o una frase fuori luogo. Le occasioni per alzare la voce non sono certamente mancate e il mio riferimento al trattamento arbitrale con troppi cartellini sventolati a caso in faccia ai nostri giocatori, non è certamente casuale. Oppure il trattamento riservato al Milan per la costruzione dello Stadio e ancora il costante desiderio di "distillare incertezze", sulla Proprietà, come se il Milan fosse l'unica squadra italiana con proprietà estera.

E' stato il campo, sempre, la migliore delle risposte e ciò deve essere solo motivo di orgoglio per Noi Tifosi. Se c'è una Dirigenza che non ha mai alzato la voce, ha tenuto un profilo basso, rispettando regole, avversari e decisioni, è quella del Milan e non mi sembra ce ne siano molte altre. Se, come è consuetudine affermare: "Una Grande Squadra, si costruisce prima dalla Proprietà e dalla Dirigenza" possiamo tranquillamente affermare che siamo sulla strada giusta.

Ora serve raggiungere gli obittivi sportivi, un passaggio fondamentale. Quindi concentriamoci su Coppa e Campionato, nel più classico dei "testa bassa e pedalare", c'è la possibilità di togliersi tante soddisfazioni e l'augurio è che ciò si concretizzi.
Sono lontani gli anni delle grandi vittorie, quelli di Van Bastan e di Van Dam, come canta un Rep che ascolta mio figlio e che non conosco, ma l'orizzonte è roseo e forse serviva ancora un Maldini, per riportare il Milan in alto.