Ci sono canzoni, non obbligatoriamente bellissime, che restano indimenticabili, facendo parte del bagaglio personale di ognuno di noi. Volare di Modugno, Azzurro di Celentano, I giardini di Marzo di Battisti e poi Vasco, Dalla, Conte, Zucchero, Mina, Morandi e tantissimi altri, in una raccolta talmente ampia e soggettiva, da potersi sbizzarrire per ore o giorni.
Non guardo più Sanremo da moltissimi anni, non certo perchè non mi piaccia la musica, ma per la gestione che ne è stata fatta, levandola da quella centralità che la caratterizzava e trasformando l'evento canoro in altro.
Identica cosa che sta succedendo anche a quel Calcio, che tanto amiamo, che nella ricerca di seguire gli usi e i costumi, dei tempi moderni, è in costante cambiamento, ma non per questo, più bello ed interessante.
Così... mixando il Festival di Sanremo con il Derby perso dal Milan, la mia mente ha ricordato una canzone dei Ricchi e Poveri, proposta dal palco dell'Ariston, nel lontano 1981: "Sarà perchè ti amo". Ricordate l'inizio ? Che confusione ..........

Ho la sensazione che, tutte le analisi che sono state proposte dopo la pessima prestazione esibita dai ragazzi di Mister Pioli, abbiano trascurato, in modo troppo superficiale, la condivisione delle scelte proposte dall'allenatore, da parte della Dirigenza del Milan. Nello specifico, da Maldini e Massara. Da Sacchi a Zaccheroni, dagli ex calciatori, a tutti i giornalisti, per passare ai tifosi, sono stati concordi nell'indicare Mister Pioli, quale unico colpevole, della sconfitta e della pessima prova esibita dalla squadra, per aver proposto un modulo troppo difensivista e aver lasciato Leao in panchina.
Ora, pur nel desiderio di non voler assolutamente sembrare quale il "saputello della situazione", ma dovendo constatare che sono l'unico a proporre una analisi alternativa, sono a porvi questa domanda: Ma veramente pensate che Stefano Pioli, che allena il Milan da tre stagioni ed è giornalmente a contatto con Maldini e Massara, non abbia esposto le sue scelte per il derby? Compresa la decisione di non utilizzare Leao? Che sia stata una scelta condivisa, possiamo darlo per scontato, anche in assenza di certezze. Troppo grande era la paura di perdere in modo umiliante, per TUTTI, probabilmente anche nella consapevolezza che sarebbe stata oltrepassata quella linea di "non ritorno", che ad oggi resta sempre fissata sull'obiettivo della qualificazione Champions, ampiamente alla portata del gruppo. Serviva passare il derby, salvando il salvabile, anche se contemplava una sconfitta quasi certa...
Sappiamo tutti che le sconfitte portano tutte ZERO punti, a prescindere dai gol subiti, ma probabilmente perdere con tre o quattro gol di scarto avrebbe avuto ripercussioni ben più gravi e chissà, forse anche l'allontanamento di Maldini. Quindi, giusto o sbagliato che sia, serviva riuscire ad aggrapparsi a qualche soluzione alternativa, al minimo segnale di ripresa, all'episodio, ad una scintilla che riaccendesse quel fuoco che è stato il motivo trainante della scorsa stagione. Cosa che poteva anche accadere se Giroud agganciava il passaggio di Leao. La cosa che mi avvilisce maggiormente è che, nel continuo "massacro" a Mister Pioli, si perde ogni riferimento con la realtà, perchè questo calcio è basato sui soldi, non certo sui risultati sportivi o sulle prestazioni della squadra . Si DEVE licenziare Mister Pioli, perchè il tifoso conosce solo questa soluzione, a prescindere dalle colpe, che sono tante e reali, ma anche senza sapere chi potrebbe essere il sostituto e se il costo da sostenere sia compatibile con le risorse a disposizione. L'importante è togliersi dai piedi l'allenatore, se poi il sostituto è  Ganà, il mitico Nino Banfi, allenatore della Longobarda, andrà ugualmente bene.

Facciamocene una ragione, il calcio attuale, almeno al Milan, non prevede questa soluzione. Fino a fine stagione Stefano Pioli continuerà a sedere sulla panchina rossonera e vedrete che con la conclusione del campionato, in base ai risultati ottenuti e in rigoroso rispetto dei conti, verranno valutate le soluzioni. Consapevoli di ciò e vedendo noi stessi tutte le cose che non stanno funzionando, ad incominciare con una cocciutaggine tattica, che sfiora il ridicolo, cosa possiamo fare noi tifosi? Chiedere a Paolo Maldini di imporre delle linee guida, nel tentativo di difendere squadra, tecnico e se stesso, da una situazione totalmente inaspettata. 
Abbiamo giocatori che attualmente sono impresentabili, da Calabria a Theo, da Kjaer a Krunic, fino a Giroud che ha dato qualche segnale di ripresa. Che ci siano carenze tecniche che non sempre si possono arginare affidandosi solo alla tattica, quello è risaputo, ma schierare Messias fuori ruolo o Krunic fuori condizione, non aiuta certamente. Poi insisto su un concetto già espresso, i giocatori del Milan non hanno vinto nessuno dei molteplici duelli di gioco a dimostrazione che anche le motivazioni si sono affievolite. Sulle palle inattive i nostri difensori subivano spintine, abituali anche nei campi dilettantistici, perdendo regolarmente la marcatura. Stessa cosa a centrocampo, dove con o senza palla, erano costantemente in ritardo, causando falli al limite del ridicolo. Tralasciando poi quello che a mio giudizio è il peggiore degli sbagli. Conquistare due punizioni dal limite e non saperle calciare in porta. Ma di cosa stiamo parlando? I minatori scavano e i calciatori, CALCIANO a prescindere da chi è seduto sulla panchina.  Perchè non scrive nessuno che Thiaw, giovane difensore, con pochissimi minuti in serie A, si permette di rimproverare Tatarusanu, colpevole di non essere uscito tempestivamente, in totale assenza di rispetto verso un compagno con ben altra carriera alle spalle?
L'assenza di Maignan è entrata nella testa di troppi giocatori, è inutile fare finta di niente. Oggi gioca Gabbia e il tanto criticato Romagnoli, forse vi sfugge, non è nella lista infinita di infortunati, ma gioca nella Lazio. E' troppo facile cambiare i giudizi in base ai risultati. Se la filosofia della "presunta sostenibilità", è stata condivisa festeggiando le partenze a zero di Gigio, Chala, Kessie e Romagnoli, mi spiegate perchè oggi bisognerebbe dare oltre 7 Milioni a Leao, con evidente malumore di molti altri giocatori? Ma pensate che i giocatori non leggano i giornali e non vedano quanto la proprietà è assente e per nulla interessata a rafforzare la squadra.
Non volevano fare il ritiro lontano da Milano, sanno che la scelta è solo per motivi economici e poi, per fare due esempi, non arriva un portiere o non si aggiungono due milioni per prendere Zaniolo. Un quadro non cero nel tentativo di difendere Pioli, che stimo e apprezzo come uomo e lavoratore, ma di cui non comprendo le scelte, specialmente in funzione ai giocatori a sua disposizione, ma che spetta sempre alla PROPRIETA' tracciare le direttive e gli obiettivi da raggiungere. Uno spogliatoio di 31 giocatori è costantemente in fermento ed è giusto che lo sia, ma bisogna gestirlo nel modo migliore. Problematiche che Cardinale non conosce, a lui interessa il guadagno, ha 42 Milioni di soli interessi da pagare a Elliott, oltre al resto, lui aspetta sull'argine del fiume, per poi gestire a proprio vantaggio qualsiasi tipo di conclusione.

Ribadisco, serve che Paolo Maldini ci metta la faccia, indicando il percorso in modo chiaro e preciso. Se, come credo, Pioli non può essere licenziato, per il costo da affrontare e non certo per la fiducia conquistata, serve anche convincerlo a puntare in modo deciso sia sul talento belga, investimento principale dell'estate, sia sul portoghese, a prescindere se rinnova o se verrà ceduto. Solo attraverso un confronto, che deve essere costruttivo per il futuro del Milan, si possono allontanare tutti quei dubbi e quelle incertezze che stanno avvolgendo Milanello. Non aiuta certo l'impegno troppo vicino contro il Tottenham allenato da Conte. Ma va totalmente evitata ogni paura condizionata dall'eliminazione.
Il Milan è sfavorito, lo sappiamo e lo accettiamo, chiediamo solo di giocare da Milan, di correre, impegnarsi e sudare, a testa alta e orgogliosi di onorare la maglia. Serve mostrare che intorno all'allenatore c'è fiducia e il sostegno della Società, ( anche se ciò non fosse vero ), così che eventuali giocatori scontenti sappiano come regolarsi.
E' tutto molto più semplice di quello che si possa credere, basta avere le idee chiare e volerle mettere in campo. Sembra che solo Ibra sia in grado di farlo, ma non posso credere che sia così. Allora insisto con la mia personalissima crociata, per indicare la via e non certo per Damasco. Utilizzare un modulo che possa risaltare le qualità dei giocatori a disposizione di Mister Pioli, con tre centrocampisti, con CDK, Diaz o Adlì, dietro alle due punte, con la spinta sulle fasce garantita dai terzini. Un 4 3 1 2, che calza perfettamente con questo organico, certamente più di quel 4 3 3 che in molti suggeriscono, ma che penalizzerebbe il talento belga. Non ci resta che attendere pazientemente, magari canticchiando: "Che confusione, sarà perchè ti amo. Stringimi forte e SEMPRE FORZA MILAN ".