Partiamo dal presupposto che sono passate solo due giornate di campionato, ma nonostante la vittoria di misura con il Brescia ho ancora negl’occhi lo scempio di Udine. Possiamo trovare mille scusanti la più semplice è (una partita storta può capitare), ma poi il lunedì sera vado a riguardare tutte le partite di seria A e posso sono ammettere quanto siano di un altro livello Juventus, Napoli, Lazio: giocano un calcio spumeggiante condito da tanti campioni e sicuramente anche l’Inter quest’anno dirà la sua.

Sono due mesi che si fa il tira e molla per un giocare che a mio parere non vale tutta questa attenzione (Correa): dovevamo pensare ad altri profili, perché il nostro è un cantiere aperto ma così aperto che non potevamo spendere tutte l’energie per un singolo giocatore e ora ad un solo giorno dalla chiusura del calciomercato ci ritroviamo ad esser scoperti su più fronti. Forse sarò troppo nostalgico del vecchio Milan, ma una cosa è certa: neanche quest’anno saremo i padroni delle partite perché dipendiamo da un singolo giocatore (Suso) e ancora non si è capito che le partite si vincono con il centrocampo fuso tra qualità e quantità, e noi non abbiamo né uno né l’altro.