L’edizione più strana della storia Champions League ci regala emozioni uniche, miracoli sportivi che si sono consolidati in realtà. Realtà così peculiari che ci spingono a riflettere su quanto accaduto.

La conquista della coppa sarà una bellissimo scontro franco-tedesco. Il quartetto delle semifinaliste era totalmente inaspettato. Si è parlato a lungo di come la decisione della Francia di non ripartire avrebbe influenzato negativamente le prestazioni delle proprie squadre e si è anche criticato a lungo il modello tedesco per aver riaperto i battenti così prematuramente rispetto agli altri campionati. Psg e Lione hanno avuto a disposizione più di 5 mesi per preparare al meglio il torneo, Bayern Monaco e Lipsia non hanno impegni da oltre 60 giorni. La nostra Atalanta ha chiuso la sua meravigliosa stagione in serie A solo pochi giorni prima del match contro i parigini, Atletico e Barcellona hanno concluso la Liga una settimana prima di noi e anche per il City vale lo stesso discorso, anche se il Liverpool era inarrivabile i ritmi della Premier sono così tanto elevati da richiedere comunque una grossa spesa di energie.

Nella competizione per club più importante di tutte, solo i più preparati emergono e vanno avanti. Andiamo a scoprire i migliori e i peggiori in questo doppio appuntamento di Champions League.

Top: Neymar

Lo si può amare, e lo fanno in pochi, lo si può criticare/odiare, e lo fanno in tanti, Neymar però è sempre al centro dell'attenzione. Contro l'Atalanta ha sbagliato più di qualcosina davanti alla porta, ma oltre ad essere la fonte di gioco principale per la squadra nel finale ha propiziato entrambi i goal del PSG. Non solo. Il brasiliano ha completato 16 dribbling vincenti contro la banda del Gasp, il numero più alto nella storia della Champions League, eguagliando Lionel Messi nel 2008 contro il Man United e Javier Zanetti contro la Dynamo Kyiv nel 2003. Inoltre, Neymar ha subito ben nove falli, il numero maggiore per una singola partita di Champions League in questa stagione.

Top: Davies

Il terzino Canadese ha fatto letteralmente impazzire la difesa catalana, in particolare il povero Semedo che non lo ha mai fermato. Impossibile contenere così tanta tecnica unita ad una velocità così fuori dal comune, se pensiamo che il tutto è abbinato ad una possente struttura fisica ci troviamo di fronte al terzino perfetto. Oltre ad una sontuosa prestazione in attacco, incorniciata dallo splendido assist del goal finale, il nostro Alphonso ha anche totalmente annullato un certo Leo Messi, una grande dedizione e un'estrema concentrazione in fase difensiva hanno reso la pulce argentina quasi inoffensiva. Coadiuvato da uno studio della partita semplicemente perfetto da parte di Flick il giovane classe 2000 si sta imponendo come uno dei migliori terzini d'Europa.

Top: Upamecano

Il centrale Francese sotto la guida di Niegelsmann sembra aver trovato la sua dimensione ideale. L'allenatore tedesco sembra aver capito come far rendere al meglio il gioiello della nazionale francese under-21. Grazie ad uno stile di gioco offensivo, basato sul pressing e sulla tenuta alta della linea difensiva il Lipsia sta beneficiando di tutte le migliori caratteristiche di Upamecano. Grazie a questa impostazione tattica il giovane difensore classe '98 può essere decisivo grazie ai suoi anticipi, la sua abilità nelle palle alte e il suo posizionamento; Inoltre sono fondamentali il suo controllo di palla e le sue capacità da regista, vista la compattezza della squadra tedesca, Upamecano spesso è in grado di trovare linee di passaggio intriganti che aprono il gioco per i propri compagni. Tutto questo si è visto contro gli uomini del "Cholo, dove è stato premiato addirittura come "man of the match".

Top: Rudi Garcia

Grazie alla sua umiltà e alla sua preparazione è riuscito a portare il Lione a giocarsi una storica semifinale di Champions che mancava dal 2010. L'avversario sarà il Bayern Monaco proprio come 10 anni fa.Garcia ha riportato ordine nella difesa del Lione che regge bene dietro, l'attacco riesce ad essere letale in ripartenza in avanti ed il centrocampo qualitativo e forte di una buona preparazione atletica riesce a dare quel qualcosa in più che permette di confrontarsi e sconfiggere i più grandi. Il lavoro del preparatore atletico italiano Paolo rognoni risulta perfettamente complementare per lo stile di gioco del tecnico. L'allenatore francese si sta togliendo parecchi sassolini dalla scarpa, sembra quasi che quest'anno voglia vendicare la stagione romanista del 2014/15. Ha sconfitto la Juventus che aveva infranto i sogni giallorossi legati allo scudetto ed è riuscito ad imporsi sul City che lo aveva eliminato dalla coppa. Ora è il turno del Bayern Monaco contro il quale subì la lacerante sconfitta interna per 7-1, la sfida sembra impossibile ma con questo spirito e con una squadra disposta a tutto per il suo generale non ci si può mai sbilanciare del tutto. mai dire mai...

Flop: Piquè e Lenglet

Il quarto di Finale tra Bayern Monaco e Barcellona resterà nella storia della Champions League, un passivo così pesante per una squadra dal blasone internazionale come il Barcellona non si era mai visto. Ovviamente quando si subiscono umiliazioni sportive di questo peso la colpa deve necessariamente ricadere su tutta la squadra. Ma se dobbiamo individuare dei peggiori non possiamo non scegliere la coppia di centrali Blaugrana. Una prestazione imbarazzante, hanno faticato da morire in fase d'impostazione e sono stati completamente assenti in quella di copertura, hanno permesso ai bavaresi di fare tutto quello che volevano indisturbati. Male sulle letture di gioco e sulle marcature preventive, poco reattivi sulle seconde palle e pochissima sostanza nei duelli aerei.Quantomeno Piquè ha avuto il coraggio di andare in sala stampa, assumersi le proprie responsabilità e mettersi in discussione. Un gesto da capitano che non è stato fatto dal capitano, anche questo deve far riflettere.





Flop: Sterling

L'ala Inglese dalle origini Jamaicane ha condannato la sua squadra ad una prematura e dolorosissima eliminazione. Dopo una bella iniziativa personale di Gabriel Jesus, Sterling spara alto a pochi metri dalla linea di porta. Quasi come se il destino volesse beffarsi dei citizens, nell'azione successiva Dembele dopo una parata goffa di Ederson che gli respinge la palla sui piedi, lucidamente insacca il pallone in rete e porta il suo Lione in semifinale. Questa sconfitta brucia, per il City poteva essere una grossa occasione per cominciare ad affermarsi anche sul piano internazionale. Ovviamente la colpa della sconfitta non può essere interamente imputata a Sterling, ma sul 2-1, quell'errore pesa come un macigno. Guardiola forse poteva gestirla meglio. Dopo la brillante partita contro i galacticos il tecnico catalano ha inspiegabilmente modificato uomini e moduli, probabilmente per perseverare il talento e le energie in vista di una semifinale ancora da conquistare; In champions League non ti puoi mai permettere di sottovalutare il tuo avversario.

Flop: Zapata

Nonostante la cocente sconfitta l'Atalanta non si può criticare. La Dea è riuscita a reggere per 90 minuti contro una delle migliori squadre d'Europa. La banda del Gasp ha pagato il tour de Force che è stata costretta ad attuare in serie A. Le energie e la fortuna sono mancate nel finale, l'infortunio di Remo Freuler ha costretto la squadra bergamasca ad abbassare il baricentro. I due goal sono arrivati quando la squadra era ormai sfinita. Scegliere un Flop in questa situazione è estremamente difficile, ma se la scelta deve ricadere su qualcuno quel qualcuno è Duvan Zapata. la pantera colombiana si è comportata bene nel primo tempo, nel secondo ha subito il calo della squadra e la stanchezza si è fatta notare di più rispetto agli altri. Non ha giocato la solita partita composta da battaglie e sportellate, non si è riuscito ad imporre quasi mai sul duello aereo ed ha sbagliato parecchi appoggi che hanno permesso ai parigini di produrre calcio e prendere fiducia, tutti fattori che hanno contribuito all'amara sconfitta arrivata nel finale.



Flop: Simeone

L'occasione per mettere le mani sulla bramata coppa era ghiotta. Dopo gli amari bocconi ingoiati in finale per mano degli odiati cugini "blancos", sembrava la volta buona per riprovare l'assalto in finale. L'atletico si era ritrovato dalla parte meno spinosa del tabellone e dopo aver giocato la supera partita di Anfield la strada sembrava spianata. Invece i "colchoneros" hanno fornito una pessima prestazione in quella che doveva essere una partita da sbrigare con semplicità. La granitica difesa biancorossa questa volta non ha retta l'innovazione e la freschezza delle idee offensive del Lipsia, la fase offensiva è stata sterile ed inconcludente. L'unica fievole luce che ha portato qualche grattacapo alla difesa tedesca è stata accesa da Joao Felix. Ma un solo calciatore non basta ad illuminare il cammino che porta alla semifinale della coppa dalle grandi orecchie, così per Simeone sono state inevitabili le tenebre portate dal buio dall'eliminazione.

Paradossalmente da queste semifinali potremmo aspettarci delle sfide più equilibrate, tutte e 4 le squadre sembrano avere una condizione atletica simile, nonostante PSG e Bayern Monaco sulla carta siano avvantaggiate di questa edizione così rocambolesca non possiamo proprio permetterci di fidarci dei pronostici. L’unica cosa certa è che ci sarò da divertirsi!