Dopo le partite terminate nella serata di ieri, la griglia dei quarti di finale è stata definita. Risulta una forte presenza di squadre inglesi: sono ben 4, le squadre militanti in Premier League ad essersi qualificate alla fase successiva di questi ottavi appena trascorsi. Questo fattore, vuole dimostrare la crescita del campionato inglese, soprattutto al di fuori del contesto locale, riuscendo anche a imporsi dinnanzi a squadre di un certo blasone (PSG e Bayern Monaco in primis).  Il tabù del deficit inglese nel contesto europeo, insomma, sembra finalmente sfatato.  Le squadre qualificate ai quarti di finale, sono: Tottenham, Liverpool, Manchester City e Manchester United. Nonostante provengano tutte dallo stesso campionato, le squadre citate sopra hanno una visione di calcio molto disomogenea. Il Tottenham è la squadra "meno inglese" del gruppo, con manovre elaborate e trame di palleggio ben costruite. Il City risulta essere indubbiamente la squadra che propone il miglior calcio, oltre a una continuità di risultati impressionante. Il Liverpool allenato da Jurgen Klopp, invece, è una delle squadre più temibili sui contropiedi: arma letale per giocatori della caratura di Mane e Salah. E, dulcis in fundo, il Manchester United. I Red Devils, grazie alla mano ricevuta dal tecnico Solskjaer, hanno trovato un piano di gioco ben delineato, senza contare il privilegio di avere giocatori devastanti come Pogba e Rashford.  La cosa che fa pensare, è che ognuna di queste squadre, ha la sua caratteristica principale. Caratteristica che più le contraddistingue dalle restanti qualificate. Il gioco del City, l'organico compatto del Tottenham (che ricordiamo non aver fatto mercato, nota importante), la concretezza del Liverpool e la grinta dello United, capace di ottenere risultati anche grazie alle giocate dei singoli. Tutti elementi che certificano l'alta affluenza inglese in questa fase di quarti di finali.