Manca davvero poco. La Juventus è molto vicina alla gara di andata degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid. La tensione per la sfida del “Wanda Metropolitano” cresce, ormai, in maniera esponenziale e sono davvero particolari le sensazioni che potrebbe provare il tifoso della Vecchia Signora. Una cosa è certa: mai come in questa stagione, una delusione sarebbe insopportabile.

E’ chiaro che la massima competizione europea per club rappresenta qualcosa di speciale, che va oltre l’ordinaria amministrazione di italiche vittorie alle quali il supporter bianconero pare ormai troppo abituato. Sono 7 Scudetti nelle ultime 7 stagioni e, anche in quella attuale, l’ottavo trionfo non pare poi così lontano. In tutto questo ben di Dio di successi, sono giunte pure 4 Coppa Italia e altrettante Supercoppe Italiane per sancire un incontrastato dominio nazionale. Non si può dire che il tifoso juventino non sia felice di vedere la sua squadra primeggiare entro i confini del Belpaese, ma è altrettanto realistico che il suo vero godimento arriverebbe solo dalla “Coppa”.

Nove finali disputate, 2 vittorie e 7 sconfitte. Questo è il triste bilancio, in Champions League, della squadra piemontese. L’ultimo successo risale al 1996. Sono trascorsi circa 23 anni da quando Vialli alzò il trofeo sotto il cielo di Roma. Poi, soltanto delusioni europee con molte ferite che ancora bruciano sulla pelle dei tifosi bianconeri. Il chiaro riferimento è a Berlino e Cardiff, dove, sul più bello, Barcellona e Real Madrid hanno strozzato in gola l’urlo liberatorio del popolo della Vecchia Signora.

L’estate scorsa, Cristiano Ronaldo è sbarcato a Torino. Si parla “dell’uomo della Champions”, colui che ha vinto le ultime 3 edizioni della manifestazione che si vanno a sommare a quella conquistata nel 2008 con la maglia del Manchester United e alla “decima” del Real sollevata a Lisbona nel 2014. Il portoghese è il calciatore che, secondo molti esperti, ha posto il tassello definitivo per consentire alla Juve di avvicinarsi al livello necessario per riportare in Italia il trofeo. E’ evidente che questa percezione è forte anche nei tifosi bianconeri che hanno elevato le loro aspettative e, di conseguenza, la pressione sull’evento.

Insomma, per il popolo bianconero, la gara del “Wanda Metropolitano” assomiglia tanto a un esame universitario per colui che sente di poter arrivare a un’agognata laurea, ma che fatica a conquistare. Inutile nascondere che il supporter della Juve vivrà questa sfida con la gioia di poter provare le solite splendide emozioni che il calcio regala, ma anche con l’ansia (sia pur sempre proporzionata all’evento) dettata dal rischio di dover incappare in un’ennesima cocente delusione di Champions.

E’ vero, la massima competizione europea per club è un trofeo dove il dettaglio segna la differenza tra la vittoria e la sconfitta. E’, quindi, un torneo impronosticabile e diviene praticamente impossibile basare una stagione su un eventuale successo in questa competizione. Sicuramente, la società piemontese non riterrà fallimentare l’annata se essa portasse in dote la Supercoppa Italiana e l’ennesimo Scudetto. Non si può chiedere, però, lo stesso al tifoso bianconero. Da troppo tempo, infatti, attende una soddisfazione che sembra non giungere mai.

Sono tante le aspettative che, da luglio a oggi, si sono create nella testa di colui che segue la Juve. E’ stato troppo il tempo trascorso a fantasticare questa agognata festa del primo giugno. Insomma, mai come quest’anno, la delusione sarebbe davvero cocente.