“20 giorni. 20 giorni per ESSERE PRONTI a una sfida da VIVERE, e VINCERE, tutti assieme. Fino alla fine”.

Questo è il tweet comparso ieri sul profilo di Allegri. E’ iniziato il periodo che separa la Juventus dalla sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid in programma mercoledì 12 marzo. Tale data è segnata con un cerchio rosso sul calendario di tutto il popolo bianconero. Venti giorni sono un arco temporale molto lungo per le ansie dei tifosi e piuttosto corto per una squadra che deve cambiare completamente atteggiamento in modo da giungere pronta per centrare una storica “remuntada”.

A dire la verità, il tecnico toscano ha abituato a mostrare facce completamente diverse della medesima squadra anche in uno spazio di tempo davvero ridotto. Nella passata stagione, la Vecchia Signora che fu sconfitta 3-0 in casa contro il Real Madrid si mostrò completamente diversa da quella che, solo 8 giorni più tardi, sfiorò l’impresa espugnando, 3-1, il “Bernabeu”. In circa 3 settimane, invece, la Juve poco solida e sprecona che pareggiò 2-2 “all’Allianz Stadium” con il Tottenham riuscì a modificare il proprio atteggiamento tanto da imporsi 2-1 a “Wembley”.

Insomma, 20 giorni sono sufficienti, ma nessuna delle versioni citate dei Campioni d’Italia fu mai così deludente come quella vista contro l’Atletico. Il lavoro, quindi, deve essere di assoluta qualità. Intanto, occorre recuperare le energie psichiche, ma gli interventi social dei vari protagonisti bianconeri consentono di comprendere che la rabbia di Madrid è stata incanalata nella giusta direzione. La voglia di rimonta pare aleggiare sulla Continassa come la canicola in un mezzogiorno di fine luglio. Questo è un fattore molto importante e da non sottovalutare.

Occorre, poi, trovare il giusto coraggio per affrontare una sfida secca di Champions. Si diceva di seguire l’esempio fornito da Ronaldo. Il campione portoghese sarà molto utile in questi 20 giorni. Lui di “Coppe” ne ha vinte 5. Sa come si fa. Cristiano deve essere la guida, colui che traccia la strada. Con la maglia del Real ha mostrato di essere nato per preparare e vivere certe partite. Con il Portogallo, invece, da assoluto leader, ha conquistato un Europeo scrivendo la storia della sua Nazionale.

Gli ormai celebri 20 giorni dovranno essere utili per migliorare una condizione atletica apparsa non proprio ottimale. Si spera serviranno pure per recuperare Douglas Costa che, magari entrando a gara in corso, con i suoi strappi e le sue sfuriate potrebbe cercare di creare scompiglio in una fase di non possesso dell’Atletico solida come un muro in cemento armato. Con grande probabilità, i Colchoneros, rispettando i dogmi del “Cholismo”, difenderanno la loro porta come la cosa più preziosa che hanno al mondo. La Juve dovrà avere pazienza e non forzare la situazione perché nella metà campo biancorossa potrebbe mancare pure lo spazio per respirare. Proprio per questo, i bianconeri hanno a disposizione il citato lasso temporale anche al fine di ripassare quelle trame di gioco ammirate a inizio stagione che si sono inspiegabilmente dissolte con l’arrivo dell’inverno. Per informazioni, basti rivedere la gara disputata contro il Napoli in serie A o quella “dell’Old Trafford” in Champions.

Ecco, questi sono i compiti da svolgere per presentarsi pronti all’esame di riparazione. Un tecnico esperto e preparato come Allegri svolgerà sicuramente la miglior opera possibile. E’ necessario che si inizi a lavorare da subito. La Vecchia Signora non deve risparmiarsi. Le gare che la separano dal 12 marzo sono 3: quella del “Dall’Ara” contro il Bologna, del “San Paolo” con il Napoli e l’impegno casalingo con l’Udinese. E’ necessario giocarle come se fossero la sfida contro l’Atletico: al massimo delle potenzialità. Questo dovrebbe essere utile per abituarsi ai ritmi forsennati della Champions League che sicuramente non si trovano nel nostro campionato. La Juve ha la fortuna di affrontare, proprio ora, una sfida come quella contro i partenopei e di farlo in trasferta. Sarà un test fondamentale per osservare il livello raggiunto.

Poi, arriverà il fatidico giorno e la Vecchia Signora capirà se dovrà già pensare a come riprovare l’assalto alla Champions prossimamente o se potrà continuare a sognarla in questa stagione. In ogni caso, i bianconeri avranno altre chance e, onde evitare ansie esagerate, non devono vivere questi 20 giorni come se fosse la loro ultima opportunità.