Il COVID oltre ad aver stravolto la vita di tutti noi ha stravolto anche le competizioni sportive e il mondo del calcio nazionale e internazionale. L’ultima Champions League ha subito un profondo cambiamento per quanto riguarda l’organizzazione e lo svolgimento. Per la prima volta nella sua storia si sono svolte le fasi finali della competizione in un'unica nazione in campi neutri e a porte chiuse. Questo metodo ha avuto non poche critiche e discussioni tra gli addetti ai lavori, in quanto non era una situazione facile per portare a termine il torneo. Ma la domanda che tutti gli amanti del calcio e degli eventi sportivi si pongono è: sarà ripetibile il torneo, visto che il virus non è ancora scomparso?

Secondo il mio modesto parere questo metodo di svolgimento del torneo può essere ripetuto, ma deve essere strutturato fin dalle prime fasi della competizione.
La mia idea di Champions in questo periodo di COVID cerca di andare incontro alla maggior parte delle esigenze dei vari stati membri e delle loro restrizioni cercando di far spostare il meno possibile le squadre. Le squadre candidate per la fase preliminare saranno le uniche a spostarti tra le varie nazioni per guadagnarsi il pass per gli ottavi della competizione. Invece le altre squadre che hanno il diritto a disputare la fase a gironi svolgeranno delle mini-competizioni interne ad eliminazione diretta (o a triangolare in caso fosse presenta la squadra vincitrice dell’ultima Champions) e le vincitrici dei vari tornei parteciperanno agli ottavi. Per quanto riguarda invece la vincitrice dell’ultima competizione, questa sarà direttamente qualificata per la fase finale.

Nella fase finale la disputa del torneo sarà pressoché simile alla fase finale disputatasi l’ultimo anno. Le partite degli ottavi di finali verrebbero disputate in un’unica nazione, con la disputa delle suddette in date ravvicinate a partita secca, come avviene durante i mondiali di calcio. Altro aspetto che prenderei dall’ultima competizione è anche il periodo durante il quale si sono disputate le partite, ovvero, dopo la conclusione dei campionati nazionali.

Questo nuovo stravolgimento del torneo, secondo me, è il metodo più sicuro per la disputa del torneo stesso, sia per evitare la propagazione del virus sia per non eliminare la spettacolarità del torneo e le emozioni che il suddetto offre e che da anni fa emozionare e fa vivere il bello dello sport più praticato in tutto il mondo.