L'incredibile rimonta del Manchester United, la sorpresa Tottenham che senza aver speso un solo euro di calcio mercato, avanza ai quarti, il City che umilia i tedeschi dello Schalke con un risultato quasi pallavolistico ed il Liverpool che in casa del Bayern Monaco, segna tre gol. Impresa degna da finale. 

Quattro squadre su otto, sono inglesi. Non accadeva da dieci anni. Le altre, una sola italiana, la Juventus, il Barcellona, l'Ajax, e il Porto.

Pare evidente che il peso del campionato più importante del mondo, del più ricco del mondo e più spettacolare del mondo, si nota e si nota bene. Se per vedere partite come quella della Juventus, serve mezzo miracolo, in Italia, e non solo, in Premier partite con quella intensità sono la normalità. Questa è la differenza, che spiega il perchè, quattro squadre inglesi possono puntare alla Champions. Con merito, senza nulla "rubare". Non è solo una questione di soldi, che comunque fanno la differenza, ma di carattere e mentalità, giocano per giocare, ritmo, e velocità, stile di gioco da "oratorio" o da playstation, come dicono in tanti, ma che produce risultati. Quella mentalità vincente che in Premier è stata costruita con passione e gran cura.

Il duello tra City e Reds, è un duello che continua, colpo su colpo, anche in Champions e chissà che non sarà una di queste due formidabili squadre ad alzare proprio la grande coppa della Champions, a Madrid.
Le squadre del girone A sono state tutte eliminate, del girone B, rimangono in pista Barcellona e Tottenham, era quello dell'Inter.
Del girone C rimane in pista solo il Liverpool, del girone D, il Porto, del girone E, rimane in pista la sorpresa Ajax, del girone F, il City, del girone  tutte eliminate, ed infine, del girone H, United e Juventus.