Sembrava il 2012, ma più bello. È finita. Il vincitore è lui: Thomas Tuchel. C'è poco da fare, quando impari la lezione, la seconda opportunità la cogli. E lui l'ha colta. Un semi sconosciuto, che ha capito il nuovo calcio. Un calcio veloce, dinamico e soprattutto flessibile.
Vince la squadra contro l'individualità. Vince un Chelsea che grazie al suo condottiero, legge le varie fasi della partita con l'intelligenza che contraddistingue il suo allenatore. 

Una partita giocata a grandi ritmi e che ha regalato emozioni. Il City, sulla carta favorita grazie alla qualità della rosa e il nome altisonante di Guardiola (che significa esperienza e finali vinte), cade nella rete tessuta dagli avversari. Partita aperta sì, ma è mancata la precisione. Gli attaccanti, Werner da un lato, Sterling dall'altra, non sono riusciti a trascinare le rispettive squadre, tanto che entrambi escono di scena in maniera anonima.
Ha vinto la tattica, ha vinto l'idea geniale di un passaggio in verticale al millimetro che ha permesso ad un altrettanto guizzo intelligente eseguito da Havertz al 42', di anticipare l'estremo difensore e "depositare" il pallone in rete.
Tuchel sapeva che il "maestro" Guardiola avrebbe tentato di aprire le maglie con la sua fitta rete di passaggi, per gli inserimenti dei centrocampisti. E proprio per questo motivo, ha istruito i suoi ad arrivare nella metà campo avversaria con meno tocchi possibili, sfruttando le ripartenze, con repentini cambi di gioco da una parte all'altra, ed una saggia amministrazione del pallone.
Alla fine Guardiola si è affidato all'ultima speranza rimasta: Sergio Agüero. Ma il campione argentino, nulla ha potuto contro la compattezza tattica dei blues. L'era dei "maestri" sembra essere tramontata. Spazio ai visionari, a coloro che anticipano le situazioni, a coloro che vedono oltre. Thomas Tuchel è uno di loro.

Finisce cosi. 0-1 vince il Chelsea, vince Thomas Tuchel, vince il basso profilo e la squadra compatta. Un ulteriore grande segnale che il calcio è cambiato ancora di più. L'allenatore tedesco, si prende una bella rivincita, dopo tanti anni di critiche calcistiche dovute al suo palmares. Ma Tuchel è convinto delle sue decisioni e le porta avanti. È un'anima rara, che vive di calcio e per il calcio e lo ha dimostrato questa sera, andandosi a riprendere ciò che soltanto un anno prima gli avevano soffiato sotto al naso.

Un guerriero, un condottiero che ha vinto ed ha scritto la sua storia e quella del club londinese. Per quanto riguarda quest'ultimo poi, è uno spettacolo. Questa sera, ho provato le stesse emozioni di quel lontano 2012, in un pub di Londra, vicino al Tower Bridge, insieme ai tifosi blues, con il cuore in gola e increduli di essere sul tetto d'Europa nonostante la stagione si rivelava fallimentare.

Sembrava il 2012, ma più bello. Oggi, a numeri invertiti, nel 2021, il Chealsea replica l'impresa. Dopo l'esonero di Lampard infatti, e con il subentro di un nuovo allenatore, la squadra di Londra ha saputo reggere il momento e andare fino in fondo. Una sorta di patto della vittoria che rende ancora più speciale l'obiettivo appena conquistato. Well done guys!
Thomas Tuchel ha vinto! La morale è: "se hai un sogno, portalo avanti e rimani sulla tua strada se credi con tutto te stesso che ciò che stai facendo sia il meglio che puoi".
Il resto è storia... e la storia la scrivono i vincitori.

Giuseppe Tamo