Eccolo lì: Un'ombra rossonera in aria, una figura. Ha in mano un tridente. È il Diavolo! Grida qualcuno, ma io so che non è così. Io so chi è quello: non è un diavolo ma un dio. Esattamente, un dio. Sta salendo all'Olimpo... deve prendere a randellate una certa Dea. Non so se sapete chi è. Ma questa Dea ha un'esercito molto ben equipaggiato, agguerrito e molto potente. Il loro capitano è un uomo piuttosto avanti con l'età: Gasp. Lui è il più potente condottiero in circolazione. Con lui al timone qualsiasi altra nave non ha speranze di uscirne ancora galleggiante. Quello che fa di Gasp il capitano più potente di tutti è il potere assoluto di creare una metamorfosi completa dentro qualcuno. Se uno è scarso diventa forte, se uno è forte diventa immortale e invincibile. Tutte le navi che lo hanno affrontato ne sono uscite malmesse e molte non ne sono proprio uscite. Ma c'è una nave, una nave da combattimento che è stata affondata senza esclusione di colpi l'ultima volta e che cerca vendetta. Una dolce vendetta. Ora la Nave del Diavolo viaggia a vele spiegate verso l'orizzonte. Tutti quelli che osano sfidarlo sono destinati ad affondare con la loro nave circondata da fiamme cremisi. Un Diavolo crudele, che vuole riscattarsi da tutte le figuracce prima della pandemia.

Ecco allora il dio appena nato, che ancora lattante si lancia con intrepidamente verso un nemico corazzato completamente solo. Eh sì. Non c'è solo Ibra come dio tra le fila rossonere ma c'è anche un certo Hakan Chalanoglu. Dio Hakan. Sembra quasi un nome di una divinità cinese o indiana. Lui non ha paura di niente, si lancia nella mischia con una facilità sorprendente e pennella bellissime parabole novanta minuti su novanta. Un campione assoluto, una stella che si è riaccesa finalmente. Un'altra nota positiva in questo Diavolo post covid. È nato un divino... no non il divino Jonny no... il divino Hakan.

Eccolo finalmente bussare alle porte dell'Olimpo, regno della Dea e dei campioni. Ecco allora Gollini socchiudere un momento il grande cancello intarsiato e decorato con complicati ghirigori. Il divino Hakan non vi pensa due volte e scaraventa il suo tridente in faccia al malcapitato che va ko. È 1 a 0 Milan. Firma l'ottava rete in campionato il dio turco. Un record che non gli era mai riuscito in serie a. Le statistiche sono impressionanti: 5 goal e 7 assist dalla ripresa della competizione. Una belva. L'Olimpo è in subbuglio, ma subito ecco l'errore di Biglia. È rigore per la Dea. Un sontuoso Donnarumma disinnesca il colpo violento partito dalle mura del palazzo nerazzurro salvando la corazzata da guerra del Diavolo. L'Atalanta attacca e per il Milan, anche sfortunato non c'è nulla da fare: 1 pari. Ecco finalmente la tanto agognata tregua. Sul campo non si contano caduti ma solo due feriti: Gigio e Gollini.
Alla ripresa delle ostilità scendono in campo due contingenti molto fiacchi e provati dall'intenso primo parziale. È il Fiavolo però il più incisivo andando vicino al goal con Jack che scaraventa la palla sul palo. La Dea è stata graziata questa volta ma non è detto che sia così anche la prossima...

E allora? Che è successo a colui che bussò alle porte dell'Olimpo? Ebbene da quello che sappiamo su nell'alto Monte c'è un'ambasciata del Diavolo mandata direttamente dagli inferi in modo stabile. Sono dio Ibra, il divino Hakan, la Manticora Rebic, il motorino Theo ed infine il gigante buono Gigio. Sono stati accolti dalla Dea che ha riconosciuto in loro dei veri campioni da onorare e glorificare.
A proposito, mi è giunta voce che anche da Parigi fanno i complimenti al Diavolo... bon voyage Champions!
Buon viaggio campioni! L'orizzonte vi sta aspettando...

Viviamo tutti
Sotto il medesimo cielo,
Ma non tutti abbiamo
Lo stesso orizzonte.

Konrad Adenauer