Usciva nel 1995 lo storico brano di Luciano Ligabue "Certe notti", all'incirca pochi anni dopo dall'ultimo scudetto vinto dal Napoli all'ora guidato dalla leggenda di Diego Armando Maradona. 
Sono passati 33 anni dal quel 1990 che riportò i partenopei sul tetto d'Italia, ma fermiamoci un'attimo, riavvolgiamo il nastro, perchè il giusto elogio alla vittoria del Napoli merita di essere accompagnato da un po' di storia.

Una società, quella del Napoli, che si è costruita pian piano, toccando anche il fondo con la retrocessione in Serie B nel 2000-2001, ma ancor di più fallendo qualche anno dopo.
Sembrava la fine di una storia d'amore tra i tifosi del Napoli e la loro squadra, sullo sfondo veleggiava come un ricordo sbiadito lo scudetto del 1990 che pian piano andava svanendo nel nulla. 

Improvvisamente, però, ecco il salvatore della patria, un certo Aurelio De Laurentiis, che si prende sulle spalle un corpo ormai inerme e gli dona nuova linfa vitale ripartendo dalla Serie C. 
In quel Napoli sono passati grandi calciatori che hanno fatto la storia del club, basti pensare a Cavani, Lavezzi, allo storico capitano di mille battaglie Marek Hamsik, ma senza mai riuscire a trascinare il Napoli lassù in vetta.

Avviciniamoci ai giorni d'oggi per ricordare il Napoli del "Sarrismo" capace di regalare spettacolo illustre e giocate da lasciar senza fiato guidato dal Tris d'archi: Dries "Ciro" Mertens, Lorenzo "Il Magnifico" Insigne e il Pipita Gonzalo Higuain capace di agguantare un record che resisteva di 36 gol in una sola stagione... e sembra paradossale pensare che con questi numeri non si sia riusciti a vincere il tricolore. 

Alle porte della stagione 2022-2023 si è pronti ai nastri di partenza per una nuova lunga corsa al titolo: il Napoli si presenta orfana dei suoi gioielli persi in estate, quasi accantonata da tutti che in maniera quasi provocatoria linciano la campagna estiva fatta dalla società azzurra tagliandole le gambe in partenza, a tal punto da non prenderla nemmeno in considerazione per la lotta allo scudetto.
I fantasmi di una nuova stagione deludenti incombono intorno allo stadio Maradona creando una sorta di aurea di scetticismo e paura, un po' come i dissennatori facevano intorno al magico castello di Hoghwarts nella celebre saga di Harvey Potter. Al timone della squadra un capitano dotato di grande estro, esperienza, classe ma che nel suo bagaglio di viaggio non ha con sè nessun campionato ma solo un'invidiabile mix di ottimi risultati con squadre più blasonate: Luciano Spalletti. 

Giovedì 4 maggio 2023: dopo una corsa fatta quasi in solitaria, per il Napoli arriva il secondo match point per riportare lo scudetto a Napoli 33 anni dopo. "Uomini forti, destini forti" come citato da Mister Spalletti per l'appunto. Una frase che si accosta in maniera a dir poco sublime con quanto fatto dai giocatori durante questa stagione dimostrandosi forti, forse anche troppo più forti degli altri ricucendo un destino che sembrava solo un'utopia ad inizio stagione.
Il Napoli forse meno splendente e sciolto di tutta la stagione svolge il "compitino" in quel di Udine, ma è un compitino che vale 10 e lode perché porta nelle tasche del Napoli quel punticino che significa, facendo ricorso all'aritmetica: Napoli Campione d'Italia. 

Esplode la festa per il popolo napoletano, sia in patria, ma ovunque ci siano tifosi azzurri sparsi per la nostra penisola; una festa attesa per 33 lunghissimi anni, forse quasi insperata, viste le premesse di inizio stagione; molti pensano che sia stata una piacevole coincidenza con un campionato a dir poco bigotto, in cui le big si sono dimostrate dei pesci fuor d'acqua, ma la realtà dei fatti è una e una sola: il Napoli ha dominato il nostro campionato, ha sbagliato quando poteva permettersi di farlo per rifiatare, ma è stata una corsa in solitaria; possiamo un po' paragonare questa stagione alle gesta del velocista giamaicano Usain Bolt: fin dai nastri di partenza aveva già la testa ampiamente avanti di qualche metro rispetto ai suoi avversari e così ha fatto il Napoli ritrovandosi ad un certo punto della stagione ad avere quasi 20 punti di vantaggio dalla seconda.... follia se pensiamo che questa squadra non era tenuta in considerazione da nessuno all'inizio perciò solo un grandissimo lavoro che ha portato al risultato più giusto: Napoli per la terza volta sei sul tetto d'Italia. 
Ed il desiderio di moltissimi tifosi è finalmente diventato realtà trasformando una celebre frase di un coro "Napoli torna campione" in realtà.