Tutto quello che facciamo ha delle conseguenze: iniziamo con i pensieri, che generano emozioni, che si trasformano in azioni, che diventano risultati. Nessuno avrebbe immaginato che, a fine settembre, la Juve fosse già, oltre all'infortunio dell'asso Douglas Costa, in deficit difensivo. 

Si è tanto discusso sulle scelte di Paratici, con critiche aspre nei suo confronti, ritenuto fautore di vendite solo per cash e non per logica: pensieri normale se dopo 6 partite stagionali ti trovi senza terzini, complice anche un destino non benevolo. De Sciglio e Danilo rientreranno dopo la sosta, entrambi hanno dato forfait per problemi muscolari e Alex Sandro è volato in Brasile per motivi molto più importanti del calcio, ossia la morte di suo padre. Un grosso abbraccio Alex.

Le alternative non mancano, ma Sarri dovrà pescare tra i petali, ormai pochi, rimasti attaccati al fiore bianconero: scartata subito la difesa a 3, lo stesso Maurizio disse "Never", mai, quindi niente Demiral/Rugani- Bonucci- De Ligt; la scelta, conoscendo ormai da un po' Sarri, ricadrebbe in un mancino naturale, e qui la margherita rimane con ben pochi petali: Bernardeschi, Matuidi e Rabiot. Dal punto di vista tecnico Federico potrebbe garantire spinta, dinamismo e corsa, visti a sprazzi finora, enfatizzati nella partita di ritorno contro L'Atletico, dove però tutta la Juve è stata un ingranaggio perfettamente funzionante e oliato. Rabiot, ora come ora, è ancora indietro di condizione ma per me, non ha le caratteristiche per coprire quel ruolo.

Rimane Matuidi, giocatore che doveva essere tra i primi partenti e invece sta facendo la differenza e cambiare idea anche a Sarri. Il Jolly francese, potrebbe essere l'idea perfetta per non rivoluzionare una squadra non ancora pronta al cambio; ruolo tra l'altro già ricoperto, visto che la Juve, anche di Allegriana memoria, quando copriva con il 4-4-2, Matuidi andava a calcare la zona esterna sinistra. La soluzione più innovativi va e più rischiosa sarebbe quella del giovane Beruatto, presente anche nella Tourné estiva, titolare dell'under 23 di Pecchia e Juventino da sempre. Ma Sarri si sa che non è uno che lancia giovani in rampa di lancio, però probabilmente verrà convocato e se tutto andrà per il verso giusto, qualche minuto se lo meriterebbe.

Quindi la vecchia signora non dovrebbe cambiare vestito, cucendosi di nuovo un 4-3-1-2 di primordiale memoria Sarriana, ai tempi di Empoli, con Ramsey nelle vesti di Saponara, e Dybala-Higuain paragonati a Tavano-Maccarone. La mossa Matuidi, se funzionante potrebbe portare benefici anche al portoghese, che potrebbe essere più portato a giocare al centro lasciando giocare più largo Ramsey e favorendo gli inserimenti di Rabiot, sapendo che dietro hai uno che per quanto riguarda il recuperare palloni può insegnarci a rutti. Questa situazione mi fa ricordare Simone Pepe, che Conte dovette far giocare terzino contro il Milan, essendo anche uno tra i migliori in campo. Perchè alla Juve, si conta le qualità tecniche e tattiche ma contano soprattutto le qualità e i valori umani. 

Vedremo se Sarri sarà rivoluzionario o conservatore, ma il fine è sempre quello: vincere.