Cosa vi viene in mente se dico "Allontana Pugnitopo!"? Nulla? E se dico "Frosinone Culone!"? Ecco, probabilmente alla memoria vi viene in mente una famosa telecronaca calcistica lanciata dalla Gialappa's Band.

Era il 24 aprile 1994 quando Francesco Marcozzi commentava così lo scontro diretto per salire in C1 tra Giulianova e Frosinone. All'ennesimo palo colpito dalla squadra abruzzese Marcozzi sbottò dando del troppo fortunata alla difesa ospite. Il Rubens Fadini quel giorno fu una bolgia, più di 7000 mila persone a riempire lo stadio della piccola città sulla costa d'Abruzzo.

Ai nostri giorni, dopo due rifondazioni, nel 2012 e nel 2016, il Giulianova milita in Serie D, ma con l'intento di rivivere i giorni di gloria che hanno fatto dei lupi, questo è il soprannome dei giocatori giallo-rossi, una delle squadre più forti e temute del centro Italia. Al gennaio del 2019 il Giulianova è stato inserito tra i 100 club che hanno più tradizione sportiva, gli abruzzesi sono al 97esimo posto.

Mai stata in Serie B, il grande sogno sfumato più volte, ma comunque questa squadra può vantare ben 43 stagioni calcistiche tra i professionisti. Molti giocatori, prima di esplodere in B o in A, hanno indossato la maglia giallo-rossa: Vinetot (Crotone e Genoa), Migliore (Crotone, Spezia e Genoa), Campagnacci (Perugia e Siena), Melchiorri (Pescara e Cagliari) e Antenucci (SPAL). Questi sono alcuni dei giocatori che sono passati dal Fadini.

Famoso e ambito era il settore giovanile del Giulianova, che può vantare ben 10 titoli nazionali e moltissimi ragazzi lanciati, come ad esempio Jacopo Dezi

Come già detto i giocatori vengono chiamati lupi, ma perchè? La storia è davvero singolare. Il Giulianova fu fondato nel 1924 da Alfonso Migliori ed Italo Foschi. Foschi nacque a Corropoli, a pochi km da Giulianova, e fu soprattutto il primo presidente dell'AS Roma, squadra che storicamente ha la lupa come simbolo. Da qui nasce il lupo giallo-rosso, in onore a Foschi.

All'appello mancano decine di menzioni interessanti, ma le ultime due sono dovuti, la prima alla storica rivalità con il Teramo, una rivalità di sangue, il derby per eccellenza in Abruzzo, partita che in passato ha regalato spettacolo. La seconda è per Marco Giampaolo, ora allenatore del Milan, ma nativo di Giulianova.

"Novanta minuti mo que c'attoc." F. Marcozzi.