C'era un tempo, perche' per chi se lo ricorda c'era,dove non c'erano super uomini,( se non nella testa di Nietzsche),dove dalla finestra chiusa da una rugginosa saracinesca si poteva vedere all'interno di un ristorante chiuso,Rivera segnare il 4 a 3 contro la Germania Ovest(eh si',ovest),nella partita definita "del secolo"...Li' non v'erano superuomini,l'avremmo incontrato la partita dopo e ci avrebbe battuto.

Era un mondo meno mediatico,piu' romantico,piu' avvolto da leggende e superstizioni.Anche in quel mondo la Juve vinceva e anche in quel mondo il denaro spostava gli equilibri. Ma Pele' gioco' solo nel Santos e poi,a carriera finita a New York nei Cosmos,proprio per quello rimase leggenda...non avremmo mai saputo di che colore erano i suoi slip o il cibo preferito dalla sua mamma o la misura dei seni della fidanzata.

Io allora credevo ancora a Babbo Natale(forse anche perche' d'inverno nevicava a Milano ai tempi) e il mito,la sorpresa.la magia del Natale avvolto di neve era quella cosa che aiutava ed educava all'attesa del giorno dopo.alla pazienza del "domani mattina"alla dolcezza della sorpresa.

Non ero padrone della mia squadra,non decidevo io gli schemi e ne vedevo, se andava bene mezzo tempo la domenica,attendevo la radio la domenica,pregustavo la sorpresa in un mondo che rimaneva mito,sogno e,proprio per questo,giustamente fuori dalla realta' della vita,dell'arrivare a fine mese.

Sabato arriva Cristiano Ronaldo o ,come lo chiamano i suoi innumerevoli amici di infanzia CR7,e non ne sento la magia,so gia' di lui che e' un giocatore formidabile,che e' una brava persona ,ma ho anche visto la sua macchina,la sua casa,le tette delle sue innumerevoli fidanzate,cosa mangia e cosa non mangia,ed e' come se abitasse qui a casa mia,ed e' come se il campionato fosse gia' finito,ancor prima di iniziare.

Benvenuto Cristiano ad illuminare la serie A,vorrei raccontarti storie di partite nella nebbia,di lunghe attese fuori dai cancelli e di quando,seduto sulle spalle di un amico vidi Tardelli correre urlando ad abbracciare l'Italia.

Ma,gia',a te questo poco importa,e tantomeno ai tuoi milionari sponsor e ai tuoi 30 all'anno.

Vorrei sognare Cristiano,vorrei attendere con l'orecchio attaccato alla radio. Ma il denaro ha gia' deciso e i tuoi milioni di allenatori gia' avranno detto che tu non sogni,gratis.