Quando pensi alla Scozia la prima cosa che ti viene in mente è Braveheart, William Wallace che combatteva la tirannia degli inglesi, con il loro comandante che sgozza  la sua amata Murron per aver colpito un soldato di Sua Maestà Re Edoardo I d'Inghilterra. Ma oltre al Cuore Impavido, la Scozia è anche terra del Castello di Alnwick, luogo dove furono girate diverse scene dei film di Harry Potter ed è l'attuale residenza del duca di Northumberland. Ma se per la storia/mitologia e la fantascienza i personaggi sono per lo più di fantasia, per il calcio la storia si fa più reale che mai...

In terra di Scozia nel 1872 , i fratelli Peter e Moses McNeil, da William McBeath e da Peter Campbell, furono i fondatori, che decisero di chiamarlo Rangers dal nome di una squadra inglese di rugby. Proprio Moses McNeil fu il primo giocatore dei Rangers a vestire la maglia della nazionale scozzese. Ma in una città come quella di Gasgow, non poteva non esserci un club rivale, fù così che nel 1887 un gruppo di frati con a capo Fratello Walfrid, frate di origini irlandesi, che chiedeva aiuti monetari per i poveri, decide di mettere su un club, per lo più di irlandesi trasferiti in Scozia a quel tempo, legato alla chiesa cattolica, culturali di natura celtica delle popolazioni scozzesi e irlandesi. Nasce così il Celtic, che prende il nome dalla radici celtiche delle popolazioni scozzesi e irlandesi. La prima cosa che mette contro le due società, è proprio la questione 'Fede', che mette davanti i protestanti dei Rangers e i cattolici dei Celtic. La prima sfida s'insegue sul campo nel 1890 in una Scottish Cup con il risultato che vede i celtici vincenti per 1-0. Ma per la maggiore, la sfida  è sulla questione politica legata prettamente e soprattutto per ragioni di Religione. La rivalità si accende subito, tanto da portare le due fazioni a guerre durante le interminabili settimane, quelle lontane dal calcio. 

Gli Stemmi e i colori sociali
La storia come sempre porta con sé anche i colori sociali del club e lo stemma. Il club dei Rangers sceglie il completo con maglia Blu, pantaloncini bianchi e calzettoni a righe di entrambe i colori, che ricordano il mare di Ibrox. Lo stemma sono tre le tre lettere che vedono la RFC (Ranger Football Club), mentre il suo primo stadio risale al 1899, e che tutt'oggi è la sua casa, l'Ibrox di Glasgow. Il Celtic invece aveva in tempi antenati, la camicia bianca con colletto verde e pantaloncini neri, per poi passare alla maglia bianco-verde prima in righe verticali per poi passare alle orizzontali dal 1903, cosa che vediamo tutt'oggi. Lo stemma del Celtic è il quadrifoglio, in onore al suo fondatore irlandese.

La Rivalità e l'Old Firm
La rivalità ultra centenaria come ben abbiamo capito parte dalla situazione Protestanti-Cattolici, e sulla politica (indipendentismo contro unionismo), che fin dagli albori del Celtic, ha tenuto banco, tanto che nel corso degli anni le due squadre si sono per lo più divise il campionato scozzese, con le battaglie dentro e fuori dal campo, tanto da portare il derby di Scozia ad essere intitolata Old Firm 'Vecchia Azienda', portata dalla rivalità delle due tifoserie, mai un amico della squadra rivale della città, acerrimi nemici dentro e fuori dal campo, strigersi la mano? Neanche per sogno, anzi ignorare è la parola chiave. E cosa dire dei posti di lavoro? Quanti si sono ritrovati a lavorare insieme, quanti avranno discusso la questione politica-calcistica, ma anche lì acqua in bocca, chi vuole lavorare si tiene dentro la sua fede, a meno di non farsi vedere dal proprietario o da qualche infame con indosso i colori della squadra meno amata dal proprietario. Old Firm si gioca da ben 128, anche se non fosse arrivato il fallimento dei Rangers nel 2012, sarebbero potuti essere ben 130. E già quel 2012 fu una stagione tragica, i Rangers non riuscirono a uscire dall'amministrazione controllata e la società è stata avviata alla liquidazione. Il 4 luglio 2012 l'assemblea della Scottish Premier League rifiutò l'ammissione alla nuova società nata al suo posto, con 10 voti contrari e uno favorevole. I Rangers furono collocati nella Scottish Third Division, il livello più basso del calcio professionistico scozzese. Furono due stagioni anonime nella massima serie Scozzese, che aveva perso l'antagonista del Celtic, che vinceva facile i due campionati con distacchi abissali sulle inseguitrici. I Ranger però non potevano restare dietro, e in due stagioni ritornarono nella massima serie, anche se in punta di piedi nella prima stagione. Le due squadre si ritrovarono di fronte il 14 febbraio 2016, con il Celtic molto più attrezzato superò i 'nemici' dei Rangers per 2-0, i Blu si presero una rivincita nella gara di Scottish Cup dove s'imposero dopo un 2-2 nei minuti regolamentari, ai calci di rigore per 5-4. Il Celtic però nei 5 anni seguenti, con il fovoritismo di molti giocatori di spicco, s'impose sempre sul club dei Rangers, e certe partite con goleade da 4 o 5 reti. In 14 partite da quel nuovo scontro, i Rangers riuscirono a vincere solo due volte, contro le 12 dei Celtic. Oggi pero nella gara che le ha viste di nuovo di fronte i Rangers si sono imposti per 0-2 sul campo dei bianco-verdi, Celtic Park, con le reti di Connor Goldoson al 9' e al 54' che ha riportato i Blu a vincere la prima sfida della stagione 2020-2021.

Gli italiani che hanno giocato nelle squadre di Glasgow
Il primo a mettere piede in una delle due squadre più forti di Scozia è Paolo Di Canio (1996-1997), che indossa la maglia del Celtic, con una ottima stagione, con ben 12 reti, con tanto di essere eletto giocatore dell'anno, ma il Celtic in quella stagione non va forte, anzi chiude dietro i Rangers, e Di Canio viene ceduto al West Ham. Il più celebre a giocare in Scozia e con la maglia dei Rangers fù Gennaro Gattuso (1997) detto 'Brave Heart' per la sua vigoria e foga in campo. Anche se non ebbe la fortuna di lasciare il segno. Poi Lorenzo Amoruso (1997-2003), il difensore centrale in maglia Rangers, primo capitano cattolico ad indossare la fascia, ha vinto 3 campionati scozzaesi, 3 coppe di lega, 4 coppe di Scozia  e il premio come miglior giocatore dell’anno nel 2002. Forse quello considerato meno importante, fece le sue stagioni migliori. Parlo di Marco Negri (1997-1999), attaccante arrivato dal Perugia, che visse un’immediata esplosione, che lo portò a realizzare 32 gol in 29 partite nella stagione 1997/98 con la maglia dei Rangers di Glasgow; Negri si presentò oltremanica siglando 23 reti nelle prime 10 partite (miglior media in Europa) e mise a segno una cinquina al Dundee, diventando il secondo giocatore nella storia del campionato scozzese a segnare 5 reti in una partita. Divenendo anche capocannoniere al suo primo anno, divenendo il primo italiano a vincere la classifica marcatori nel massimo campionato scozzese, eletto più volte giocatore del mese. Poi l'ultimo arrivo fù quello di Massimo Donati nel 2007 (2007-2009), collezionando anche alcune presenze in Champions League, detto questo non lascia un buon ricordo.

Tornerà la sfida Scudetto tra le due di Glasgow?
La speranza è quella, anzi diciamo che è l'ultima a morire, ma non sappiamo se tutto sarà nel breve tempo, oppure si dovrà attendere ancora per molto. Quel che è certo, al momento, è il grande distacco che c'è tra le due società. Da una parte c'è un Celtic che con i suoi 109 trofei nazionali si è avvicinata e non poco ai 115 dei Rangers, oltre all'avvicinarsi e non poco con gli scudetti, 54 per i Rangers e 51 per il Celtic. Come detto, la speranza è di rivederli come le squadre più importanti di Scozia a battagliare per un campionato sarebbe la cosa più bella.