Inconcepibile.
Caro Luciano, qui un tifoso ti scrive e ti ringrazia perché se quest´anno torniamo, dopo anni, a risentire quella musichetta, tanti meriti sono senza dubbio tuoi. Lo scorso anno, aver raggiunto il quarto posto con quella squadra, è stato davvero un mezzo miracolo e per questo i complimenti sono legittimi.

Suning quest´anno ha investito, non come il PSG o il City, ma lo ha fatto. Seguiamo la regola del FFP, guardiamo i conti. Intanto però la squadra è stata migliorata, sia numericamente, sia qualitativamente. Non si eccelle nella qualità, ma è sicuramente un passo avanti rispetto allo scorso anno.
Peschiamo un girone di Champions da paura (meritato dopo essere passati in quarta fascia), vinciamo le prime due ritrovandoci al primo posto insieme al Barcellona. Tuttavia il tifoso interista sa che però mai nulla è scontato se di mezzo ci stanno questi colori, questa squadra. 

Prime partite di campionato buttate al vento. 0 punti contro il Sassuolo, 1 col Torino, 0 a San Siro contro il Parma. Parliamo ancora di gambe pesanti, di prime partite, di errori arbitrali. Insomma di tutto, tranne che di questa squadra.

Intanto questa è stata, come già detto prima, rinforzata e se perdi contro i gialloblu che si ritrovano con le stesse partite nelle gambe, se perdi con i neroverdi che mica hanno fatto preliminari di Champions e risultano quindi piú pronti. Se perdi questi punti, la colpa è tua e dei tuoi giocatori.

Considerando che noi tifosi vediamo sempre tutto da fuori e il nostro essere leoni da tastiera, tifosi occasionali alcuni, giù o sul carro altri, abbiamo una visione limitata di come veramente si lavora in questa società. Abbiamo adesso una persona piú presente che funge da presidente. Funge. Perché per cultura, nazionalità, età, esperienza e passione non può fare altro che fungere da presidente. Il nostro Zanetti, sempre piú uomo immagine per Inter Campus, non fa altro che limitarsi a dire sempre le stesse parole: la squadra c'è, noi siamo l´Inter, dobbiamo pensare sempre a vincere e infinite parole come da copione.

Adesso però per non dilungarmi veramente a lungo su tanti sensi, vorrei sapere una cosa. E sicuramente questo lo vogliono sapere in tanti. Tutti quelli che vogliono bene all´Inter, che amano i colori prima di amare i giocatori. Quando cambierà mentalità questa squadra?  Quando riusciremo ad avere un obiettivo soltanto, ovvero quello della vittoria?

"Vincere aiuta a vincere" dicono in tanti. La Juventus è la testimonianza e l´emblema di questa frase. Una società che ha pagato lo smantellamento della squadra dopo la retrocessione in Serie B, ma che nel giro di pochi anni é tornata a vincere in un modo o nell´altro, per lo piú con infiniti meriti.

Loro che nonostante vincano ogni anno, non fanno altro che pensare alla continuità di crescita, di vittoria. Loro che dopo aver vinto scudetti e scudetti consecutivi, rubano un Pjanic alla Roma, indebolendogli il centrocampo; che prendono la punta dei record del Napoli (il buon Gonzalo), che approfittano della difficoltà economica dei paletti finanziari per soffiarci il miglior terzino della Serie A, giovanissimo e già fortissimo.
Noi adesso però dobbiamo guardare loro. Dobbiamo capire qual è la dimensione Inter, quali sono le aspettative di tutti quei poveri dannati che una settimana sì, l´altra pure, riempono lo stadio e quindi le casse della società. Questa gente merita voglia, sacrifico, mentalità, quel pizzico di "veleno", che serve per portarsi a casa i tre punti ogni settimana.
Come fai a raggiungere l'obiettivo, se giochi per lo 0-0 contro il Tottenham? Come fai a crescere se, quando vai a giocare in casa della prima che ha 11 punti di vantaggio, ammazzi quanto di buono fatto nel primo tempo, solo per il tuo pensare a non prenderle, piuttosto che a farle. 
Togli il buon Matteo, l´unico davvero il buon Politano, che sta mostrando continuità dall´inizio della stagione, per giocarti la palla meglio a centrocampo. Se ti serviva qualcuno che giocasse meglio la palla a centrocampo, perché non hai tolto Gagliardini al posto dell´unico vero giocatore pericoloso in campo? Senza contare che continui ad insistere su Perisic, sempre piú cotto e piú voglioso di esperienze all´estero, sempre piú attratto da palcoscenici migliori e sicuramente piú prolifici. Perché ti ostini a non cambiare modulo per evitare che quel povero Icardi, tocchi  la miseria di 10 palloni a partita? Perché continuiamo a vedere giocatori fuori ruolo come Keita Balde o il tanto atteso quanto illuso Lautaro Martinez? Il cambio di marcia e di mentalità dipende anche e soprattutto da te. 

Se non credi di poter fare di meglio, spiegacelo o ancora meglio fatti da parte. 

Noi vogliamo vincere, vogliamo una squadra che pensi a fare sempre gol, una squadra che non fa calcoli e che non giochi  per il punto in trasferta. Vogliamo vedere gli artigli dei nostri giocatori, la mentalità. Vogliamo coerenza. Facciamo combaciare le parole ai fatti. Già da martedì. Perché mio caro Luciano, se martedì il buon Barcellona non le prende e tu non vinci col PSV, tutti quelli che erano sul carro ti lasceranno da solo.