I miei amici interisti e milanisti urlano, gridano il 4-1 del real. Urlano il mio nome per sbattermi in faccia l'ennesima finale persa della juve. Io sono fuori dalla casa, da solo, in giardino. Li ho sentiti. Pazienza. Ridono. Urlano. Verrano fuori a sfottermi, ma già me lo immagino, sono preparato. Non voglio parlare della partita. Non voglio parlare di quello che è successo, di due gol deviati, di ramos che rotola come se gli avesse sparato un american sniper qualunque. No. Che senso ha? Esultare per le tristezze e le sfighe altrui. Ma di voi, che le vostre squadre quest'anno hanno perso contro empoli e crotone, cosa dovremmo dire? Non pretendo che tifiate la juve,ma un po di rispetto per qualcuno che lotta per traguardi ben più lontani dai vostri orizzonti (e che orizzonti...). Pensavo al motivo di tutto questo. Noi che vinciamo ogni anno il campionato, loro che pur essend arrivati sesti e settimi (o ottavi, chissene frega), per una notte si sentono i re del mondo. Ho 17 anni, confido che un giorno, in una vita possibilmente lunga, avrò l'occasione di gioire anche io.