Chi, seppur distrattamente, ieri ha dato uno sguardo all'incontro Slovacchia-Danimarca, si sarà stupito di vedere qualche assenza fondamentale. Kasper Schmeichel non era tra i pali, Eriksen neppure avvistato in panchina, il capitano ex-Palermo e Roma Kjaer disperso. Al loro posto,  un misterioso Christensen non molto somigliante al difensore in forza al Chelsea di Sarri, e in panchina, non entrati in campo, vengono avvistati anche Kevin Jorgensen e Louis Veis. E in porta, Haagh. Come mai non li si conosce?  Il motivo è semplice: sono giocatori di calcio a cinque. E gli altri giocatori? Tutti provengono dalla seconda categoria del campionato danese, o dalla terza, addirittura dalla quarta divisione, poco più che professionisti.

Ma come ha potuto una nazionale che nel mondiale scorso si arrese solo dinanzi alla Croazia, rivelazione dell'edizione, arrivare a questo punto? Esperimenti arditi portati all'eccesso? Confusione del neo allenatore danese John Jensen, campione d'Europa nel 1992? Niente affatto. A portare a questa incredibile epurazione di massa, vi sono alla base altri motivi, molto più bassi, più terra terra della palla che rotola all'interno del rettangolo verde: motivi di natura economica.

E' accaduto che la federazione danese, con una mossa a sorpresa che ha spiazzato tutti, ha vietato ai giocatori della nazionale di sottoscrivere accordi individuali con sponsor che sono "rivali" di quelli scelti dalla stessa federazione. Un qualcosa che in Italia si è vissuto, seppure in tono minore, con la clamorosa esclusione di Ivan Zaytsev dalla nazionale di pallavolo nel 2017. Anche allora, il motivo era legato agli sponsor: il giocatore calzava delle scarpe Adidas, mentre lo sponsor tecnico degli azzurri era Mizuno. La decisione fu rapida e controversa: il fuoriclasse italiano di origini russe venne escluso dalla nazionale. In Danimarca, in questi giorni, è avvenuto sostanzialmente questo, ma con una portata molto maggiore.

I giocatori infatti, molti dei quali militanti in squadra blasonate ed icone sportive mondiali, come Eriksen o Schmeichel, non si sono mostrati certo d'accordo con questa decisione: le perdite economiche personali sarebbero non di piccola entità, con il rischio di vedere stralciati tutti i contratti precedentemente stipulati con gli sponsor. Tuttavia, i giocatori hanno cercato di compiere un ultimo tentativo di riappacificazione: continuare senza il divieto per qualche tempo, e ridiscutere la faccenda in seguito. Ma la federazione, irritata da questo comportamento, ha deciso di allontanare tutti i giocatori dalla nazionale, a scopo dimostrativo. Ma questa misura, si è rivelata un boomerang: anche altri giocatori danesi, pur rispondendo alla convocazione, hanno deciso di solidarizzare con Eriksen e compagni, rifiutandola. E come se non fosse abbastanza, lo stesso allenatore Age Hareide, vedendosi togliere dalle mani i suoi giocatori, e solidale con la loro protesta, è stato messo alla porta. La patata rimasta in mano alla federazione pertanto, era di quelle che definire bollenti sarebbe un eufemismo.

Da qui la misura dettata dalla disperazione: raccattare i giocatori dalle serie minori, e addirittura dal mondo del calcio a cinque. Una formazione di livello pertanto semi-amatoriale, e che anzi, contro la Slovacchia, al netto di qualche grossolano errore, non ha neppure sfigurato troppo, rispetto alle previsioni dei giornali danesi, che davano come certo l'abbattimento del record degli otto gol subiti nel 1937 contro la Germania nazista nella cittadina, allora tedesca, di Breslavia. Il tabellino invece, è stato molto, molto più benevolo: 3-0.

Il rischio per la federazione è quello delle sanzioni: la UEFA potrebbe prendere provvedimenti, arrivando non solo al comminare una multa nel caso anche le altre partite venissero giocate con convocazione effetuate con le stesse dinamiche, ma addirittura all'esclusione dalle competizioni. Il tutto, per un pugno di corone danesi. Intrighi, ribellioni, morti (seppur senza spargimenti di sangue). Shakespeare ne sarebbe invidioso: la realtà ha superatoil suo Amleto.