Quando De Laurentiis disse che il Napoli doveva avere più cazzimma tutti hanno capito che doveva tirare fuori gli attributi. Ma la cazzimma è quell’atteggiamento che ti porta a calpestare chi ti trovi davanti per ottenere ciò che vuoi. Indipendentemente dal fatto che lo meriti o che ciò che tu stia facendo sia regolare.

Bhè, quest’anno di cazzimma il Napoli ne sta ottenendo e ne sta tirando fuori a iosa tutte le domeniche.
E dopo aver pianto per due giornate per favori attribuiti alla Juventus (e da dimostrare), che nemmeno lontanamente compensano i torti subiti (attribuiti anche da testate giornalistiche notoriamente non favorevoli ai bianconeri) con l’errato o il mancato utilizzo da parte della VAR nelle prime 18 giornate, ecco la domenica delle comiche sarriane.
Dopo aver visto e letto napoletani di ogni sorta e interisti a rimorchio, che chiedevano l’annullamento del campionato per due episodi, il primo inesistente, che ha, inspiegabilmente, fruttato una sospensione dell’arbitro nonostante ci siano immagini chiare che gli danno ragione (quando la giustizia si piega alla volontà popolare, cioè al linciaggio), il secondo simile, se non uguale, ad uno accaduto sette giorni prima a vantaggio del Napoli per il quale nessuno aveva fiatato, ecco che arriva, puntuale come le tasse e l’intervista a Simoni prima di Juventus-Inter, l’ennesimo favore al Napoli, di cui nessuno dice nulla.

Passi che, verificate (ci sono immagini e raccolte un po’ ovunque su Internet) 17 situazioni in cui la VAR è stata usata in maniera errata o non è stata proprio usata ai danni diretti della Juventus nelle prime 18 giornate, nessuno lo faccia notare o dica nulla, perché 17 episodi contro la Juventus sono un dovuto aggiustamento del mezzo tecnologico.
Passi che la VAR sembra inutilizzabile contro Inter e Napoli. Soprattutto contro il Napoli.
Passi che gli aggiustamenti sbandierati durante l’ultima sosta dai vertici arbitrali e Federali hanno prodotto l’ennesimo regalo ai partenopei.
Ma sentire il pianto Sarriano quando dovrebbe essere al terzo posto se avessero applicato le regole come per tutti gli altri no.

Basta!
Ieri abbiamo assistito ad una pagliacciata immonda. Gol in fuorigioco che regala due punti al Napoli e la VAR che non entra nel merito.
Ovviamente Gasperini si lamenta ma, invece di far presenti le sue lamentele, cosa compare sulle prime pagine dei giornali: Sarri che si lamenta perché il Napoli gioca sempre prima della Juventus e questo è un vantaggio.
Orbene, ci spieghi come è possibile che, a seconda di come si sveglia al mattino, è un vantaggio oggi che giochi prima e domani che giochi dopo.
Ma lasciamo perdere, che tra una sigaretta e una bestemmia non vorremmo leggere altre castronerie prive di senso che ci comporterebbero altri, seri, problemi di accettazione del fatto che una persona del genere abbia il potere di indirizzare certe frange della pubblica opinione basandosi su visioni surreali provocate da chissà cosa.
Ci spieghi però, lui che da bancario ha una ovvia capacità di districarsi fra i numeri, come sia possibile che la Juve giochi sempre dopo se, ad oggi, su 19 giornate di campionato, la Juventus ha giocato prima del Napoli in ben 14 occasioni. Si tratta di capire se quattordici è maggiore di cinque, e credo ci possa riuscire anche l’allenatore del Napoli, nonostante l’intossicazione da nicotina.
E quindi? E quindi niente; siamo di fronte all’ennesima polemica antijuventina strumentale, fomentata dai giornalettai di regime e cavalcata dagli antijuventini.

“Ennesimo regalo al Napoli, dopo che avevamo berciato per due settimane contro la Juve. Come facciamo ora?”
“Tranquilli, ci pensa Sarri, che si inventa una matematica nuova, studiata e pensata a Napoli ad uso e consumo dei cazzimmari partenopei e, dopo aver giocato 14 volte la Juventus in campionato, piange perché il fatto di giocare prima sfavorisce il Napoli”.

Bene, siamo d’accordo. Quindi, visto che finora il Napoli ha giocato 14 volte prima della Juventus, allora facciamo giustizia e togliamogli una mezza dozzina di punti. Oppure facciamo una cosa migliore: chiediamo a Sarri di dimostrarci che 5 sia maggiore di quattordici e, se non ci riesce, togliamo al Napoli i punti di differenza.
Oppure, per una volta, diciamo chiaramente che il Napoli è sfacciatamente favorito dalla VAR e dalla Lega sin dall’inizio di questo campionato e, nonostante questo, nessuno ha il coraggio di dire nulla. 
Ci piacerebbe che venissero applicati gli stessi pesi e le stesse misure, ma non accade mai.
Ci piacerebbe che, quando c’è un errore che favorisce la Juve si stia zitti come accade con Napoli, Inter e Milan.

Ma non è mai così.
Allora ci piacerebbe che ogni imprecisione, o anche ogni singola lamentela, anche se infondata, che dia addosso a Napoli, Inter e Milan, venga enfatizzata e pubblicizzata come vera, come accade per quelle contro la Juve.
Ma anche questo non accade mai.
E allora speriamo solo che si faccia questa superlega. Per poter andare a giocare in un posto dove saremo i meno forti, certo, ma almeno non avremo a che fare con dirigenti e professionisti che, non riuscendo a fare il proprio lavoro come dovrebbero, giustificano i propri fallimenti con presunti ladrocinii bianconeri.

Si, perché il calcio italiano è specchio della nazione.
Di una nazione che ha, come Ministro dell’Istruzione, una non laureata che non sa parlare italiano e che candida a Premier un non diplomato che cambia idea ogni tre minuti.
E questi sono lo specchio della nazione che, che non premia la competenza ma il nepotismo.
E poi si domanda perché recede nelle classifiche mondiali anno dopo anno.

Una volta c’era qualcuno che parlava di pagliuzze e travi negli occhi.
Qui siamo oltre: le pagliuzze son finite.