Nessun mea culpa. Niente. E nonostante quanto accaduto, la compagna di Icardi, la procuratrice di Icardi, ed opinionista, Wanda, continua, in modo assiduo, a diffondere nei social, messaggi di tifosi, che vogliono Icardi come capitano.

No. Così non ci siamo proprio. 
Errare è umano, ma perseverare è diabolico. E' diventata una questione di principio oramai. Ma qui pare che nessuna lezione sia stata appresa. Nulla. 
E' stato lo spogliatoio a togliere la fascia ad Icardi? Probabile. E' stato lo spogliatoio a riconoscere i"batman" il portierone Handanovic come capitano? Probabile. Il primo sloveno nella storia dell'Inter a rivestire questo ruolo. 

E anche nel giorno del compleanno di Icardi, le "provocazioni" continuano.
Io continuo a rimanere dell'idea che il divorzio è inevitabile. Sarà difficile ricomporre i pezzi, e qui nessuno pare voler arretrare. Certo, non si possono escludere sorprese dell'ultima ora. Ribaltamenti che avrebbero del clamoroso, vista la situazione.

Icardi è un bravo ragazzo. Ha fatto parte della storia dell'Inter, dispiace di questa situazione, pare evidente che a questo punto si doveva scegliere da che parte stare. Se con la famiglia Inter, che si continua ad attaccare con messaggi che vogliono Icardi come capitano, o con la strategia di Wanda. E a questo punto bisogna chiedersi se questa strategia è concordata.
In questa Inter non c'è più spazio per capricci. Le scelte della società vanno rispettate. Se non ti piacciono, la porta è sempre aperta. Nessuno è indispensabile.
L'Inter c'era prima Icardi e ci sarà dopo Icardi.