Dopo il caso di Lukaku che ha indignato tutto il mondo del calcio, qualcosa si muove. Ma non come sempre. Il segnale arriva proprio da Cagliari. Il Comunicato del Cagliari calcio è importante. Si scrive chiaramente non solo che il "Cagliari Calcio prende con forza le distanze dagli sparuti, ma non meno deprecabili episodi verificatisi alla Sardegna Arena in occasione di Cagliari-Inter".
Ma soprattutto si evidenzia che "il Club ribadisce una volta di più l'intenzione di individuare, isolare ed estromettere dalla propria casa gli ignoranti, anche fosse uno soltanto, che si rendono protagonisti di gesti e comportamenti deprecabili e totalmente agli antipodi dei valori che, con determinazione, il Cagliari Calcio porta avanti in ogni singola iniziativa."

Insomma, fuori dagli stadi, come succede in Premier. 
Ed è successo con l'uomo che arriva dalla Premier League. Vittima di buu e versi orripilanti e squallidi. Sarebbe la prima volta che in uno stadio di Serie A dei tifosi possono andare incontro ad una sorta di DASPO societario per queste ragioni. La Lega della Serie A, invece propone una squadra contro il razzismo. Un gesto simbolico che ha la sua valenza ma rischia di non bastare. La Lega Calcio deve agire cogliendo la palla al balzo offerta da questo caso e dal Cagliari Calcio. Un DASPO societario per chi commette negli stadi gesti razzisti e discriminatori riservandosi anche di agire contro questi soggetti nelle sedi giudiziarie. Dal caso Lukaku può arrivare finalmente quella svolta necessaria nella Serie A.
Ora o mai più verrebbe da dire.