Juventus-Inter non è mai una sfida banale. Il derby d'Italia è una partita assai sentita che fa parlare di sé anche nei giorni a venire ed anche nella serata di ieri il copione è sembrato lo stesso: nel finale che parapiglia! 
Ma facciamo un passo per volta anche perchè bisogna capire cosa ha scaturito tutto ciò. In questa annata complicata per le due compagini anche la Coppa Italia può rappresentare uno snodo importante e sul campo ciò si è ampliamento notato; partita molto tattica con le due squadre che tengono a scoprirsi poco per evitare di venire infiliate in contropiede. Come spesso succede nei big match tra le nostre squadre si arriva di tirata alle battute finali sul punteggio di 0-0, la partita è ormai allo scadere perciò spesso ci si "accontenta" di non farsi male. Tutto è successo tranne questo ma scopriamo insieme perchè.

Minuto 83': la Juve sblocca la partita con un'ottima azione corale conclusa da Cuadrado, che solo in area di rigore trafigge Handanovic. Sembra fatta. Ennesimo "corto muso"? 
Comincia l'arrembaggio finale dell'Inter, che le prova tutte per cercare di pareggiare e nel corso dell'ultima azione del match accade l'impensabile: Bremer (difensore Juve) fa un intervento a dir poco sciagurato in area di rigore (un po' richiamando il primo De Ligt ai tempi della Juve) su un cross che apparentemente sembrava innocuo, ma che trasforma la serata dei bianconeri in un incubo. 
Var: rigore per l'Inter! 
Sul dischetto si presenta Romelu Lukaku, che trasforma con freddezza dimostrandosi un cecchino dagli 11 metri.
E da qui succede il cataclisma.

Lukaku dopo il rigore trasformato esulta sotto la curva juventina in maniera polemica, zittendola, successivamente ai cori razzisti e al solito atteggiamento stupido di qualche tifoso. L'esultanza passa in rassegna sotto gli occhi dell'arbitro che la punisce con l'ammonizione che essendo la seconda costa all'attaccante dell'Inter l'espulsione.
La gara termina quindi 1-1 con parecchio nervosismo in campo e nel finale si accende una discussione tra il portiere dell'Inter e Cuadrado, che lì per lì sembra un normale chiarimento su qualche episodio del match, probabilmente sul rigore, ma poi sfocia in un litigio che coinvolge giocatori e panchine delle rispettive squadre, un vero e proprio far west! 
Conclusione: entrambi espulsi. 

Scene che uno non vorrebbe vedere mai in campo, dove dovrebbe dominare il FairPlay tra i giocatori, ma spesso il nervosismo prende il sopravvento e la fa da padrone, ma la cosa più grave che rimane intollerabile al giorno d'oggi sono gli insulti razzisti nei confronti di un calciatore di colore; ma veramente stiamo messi ancora così? Veramente il punto di forza deve essere un insulto o un gesto all'insegna completamente al di fuori del rispetto? 
Uno sport che dovrebbe unire, che simboleggia la socialità come suo punto cardine continua ad essere invece scenario di questi momenti vigliacchi e squallidi, che a mio modo di vedere lasceranno sempre una macchia nera in questo grande mare limpido chiamato Calcio.