Tanti anni fa ero dal parrucchiere in attesa del mio turno.
Entrò una mendicante e chiese soldi, ma nessuno gli diede nulla. Il cliente cui, in quel momento, stavano tagliando i capelli mandò però la donna a mietere il grano, per usare un eufemismo. La mendicante accompagnò l'uscita con un "cornuto", ovviamente rivolto all'uomo che l'aveva apostrofata in modo villano. L'uomo, dal canto suo, guardò il parrucchiere con l'espressione di chi chiede "Hai sentito?" e il parrucchiere fece spallucce come a dire "Ho sentito." (intanto il tempo passava e la mendicante si allontanava). Poi il cliente si rivolse con la stessa espressione interrogatrice al ragazzo di bottega che, a sua volta, fece spallucce per confermare che aveva sentito (il tempo passava, notate bene, e la mendicante si allontanava ulteriormente). Alla fine il cliente offeso si alzò, scese dalla poltrona e guardò me. Scossi la testa perchè anche io avevo sentito la parola "cornuto" (intanto il tempo passava... passava...). L'uomo si avviò verso l'uscita con passo che voleva essere simile a quello di Clint Eastwood quando interpretava Harry Callaghan (ma il tempo passava...). Uscì all'aperto e scrutò lontano (molto molto molto lontano, visto il tempo che era passato e, quindi, chissà dov'era arrivata la mendicante linguacciuta). All'improvviso urlò "Putt**azza!!!!!!!". Aggiungendo un "Vieni qua putt**azza che ti uccido!!!!!!!!" (ma chissà dov'era ormai la mendicante...). Uscì il parrucchiere che invitò il cliente a rientrare, con la motivazione che in quel modo rischiava di compromettersi, cosa che il cliente fece di evidente buon grado.

Ora, ho vissuto tanti anni in Lombardia e ho iniziato a seguire Mauro Suma fin da quando faceva reportage giornalistici per un importante network meneghino. E' bravo e mi sento unito a lui dalla comune fede calcistica rossonera. Suma, tuttavia, oggi ha attaccato i vertici UEFA accusandoli di vivere fuori dal mondo, perchè non si rendono conto che il Fair Play Finanziario viene rispettato solo dalle squadre brave a giocare sulle plusvalenze.

Diciamo subito che il sottoscritto è molto più radicale di Suma. Sostengo, infatti, che il break-even è una compressione ingiustificata della libertà di impresa e di concorrenza, incompatibile con l'ordinamento europeo. Una volta, infatti, che la proprietà assicura la propria solvibilità attraverso garanzie reali o personali, cosa dovrebbe impedire a un azionista o agli azionisti di sponsorizzare la propria società? Cosa giustifica che sia lecito essere sponsorizzati dalla compagnia aerea Cuccurucù e non dal proprio patron chicchirichì? Un nuovo Bosman che si prendesse la briga di adire gli organi di giustizia UE con sede a Lussemburgo, spazzerebbe via il break-even.

Il problema è che l'attacco di Suma alla UEFA andava fatto a giugno, quando l'accordo era ormai di dominio pubblico, anche se non ufficializzato. Magari andava fatto il giorno dopo, quando la UEFA ha tuonato trionfante che il Milan aveva ammesso di meritare una "severa sanzione"... una "severa sanzione"... una "severa sanzione"... e boooom! Neanche i rossoneri fossero criminali di guerra portati di fronte al tribunale dell'Aja! Invece Suma, in quell'occasione, ha paragonato l'esclusione del Milan dalle Coppe a quella che i rossoneri subirono nel 1991, quasi fosse un regalo del massimo organismo calcistico europeo per consentire al Milan un nuovo periodo vincente, come quello che iniziò a partire dal 1991/92.

Caro Suma, forse ti sei reso conto di ciò che è realmente è accaduto ovvero che il Milan ha preso una fregatura galattica. Te ne sei reso conto, perchè sei milanista come me e ti dispiace. E tuttavia  non ha senso lamentarsi adesso di plusvalenze, minusvalenze o equivalenze, visto che la frittata è stata fatta.

Lamentarsi ora equivale a comportarsi come quell'uomo che si lasciò dare del "cornuto", reagendo solo quando l'autrice dell'offesa era chissà dove.