Caro Stephan,anche se non leggerai mai questa lettera,vorrei esprimerti tutta la delusione che io,juventino dalla nascita e tuo grande estimatore,provo in questo momento dentro al mio cuore.Mi hai regalato tantissime emozioni,a partire dal quel gol al tuo esordio contro il Parma,nella nostra nuova casa,fino ad arrivare a quella splendida rete in Champions League,al tuo rientro dopo i problemi di salute che ti hanno afflitto. Un calciatore del tuo carisma,che ha più volte baciato il nostro stemma che hai portato cucito sul petto,un calciatore che per cinque anni ha versato ogni goccia di sudore per i nostri colori.Un beniamino della curva e un esmpio da seguire per tutti quei bimbi,che sognano di diventare dei campioni,proprio come lo sei tu.Dopo tutti questi anni in cui io,innamorato follemente della mia Signora,ti ho mandato a far benedire per tantissimi cross sbagliati,per poi pentirmi nel vedere la tua espressione,piena di fatica e di sacrificio,per regalarci delle vittorie.Ricordo ancora il tuo gesto a Francesco Totti in un Juventus Roma 4-1.Quel famoso quattro glielo hai stampato in faccia,ed io lo aspettavo da 11 anni.Ecco Stephan,li ti ho amato inmensamente.Ieri però,mi sono sentito tradito,io che per te,per guardarti correre su quella fascia destra,ho rifiutato di uscire con tante belle ragazze,preferendo le tue cavalcate a delle belle gambe.Io che il martedì e il mercoledì sera,per la mia fidanzata avevo sempre il mal di testa,così da potermi dedicare solo alla mia Juventus;e anche tu sei la Juventus.Io,ho rincorso il sogno di indossare quella maglia per anni e anni,fino ad arrendermi a 18 anni per un gravissimo infortunio al ginocchio.Ma nemmeno Dio sa cosa darei per indossarla anche solo per 30 secondi.E allora tu,caro Stephan,che sei uno degli autori più grandi della nistra rinascite,come fai a chiedere di andare da coloro,che 10 anni fa,ci hanno umiliati,distrutti e calpestati?Come fai a non pensare a tutti noi,e a tutti quei bambini che grazie a te si sono permessi di sognare?Potrai anche andartene via a Giugno dell'anno prossimo,a scadenza di contratto,questo è il calcio,ok me ne farò una ragione.Me ne sono fatto una ragione quando Alex ha lasciato la Juventus,me ne sono fatto una ragione per Pavel,per Re David e me ne farò una ragione per Gigi.Ma sai qual'è la differenza?È che loro rimarrano sempre nei nostri cuori,per aver accettato di continuare ad indossare la nostra immacolata maglia,in un inferno creato dalla "squadra" in cui tu,hai cercato fortemente di unirti.Pensaci bene Stephan,perchè i calciatori se ne vanno,ma le bandiere restano sempre nel cuore di noi,che da bambini diventiamo adulti con i nostri campioni d'infanzia nel cuore. Con affetto e grande stima Samuel Consoli