La scorsa stagione per la Roma e' stata la stagione peggiore dell'era americana. Sì, perche' la squadra giallorossa dall'arrivo di Pallotta al timone, era sempre arrivata nelle prime quattro. Oltre pero' al fallimento in campionato, la Roma ha fallito proprio come gruppo. Infatti, attraverso le dichiarazioni di uno dei preparatori, Ed Lippie, viene fuori che a Trigoria si batte la fiacca piu' assoluta. Il preparatore, infatti, accusa alcuni senatori giallorossi, di fare un po' quello che gli pare durante gli allenamenti. Inoltre, per non farsi mancare proprio niente, alla fine di maggio, proprio quando la Roma con Ranieri sulla panchina, cerca di raddrizzare una pessima stagione, arriva la triste conferenza di De Rossi. Il capitano giallorosso, mette a conoscenza i giornalisti e soprattutto i tifosi che a partire dal campionato successivo non fara' piu' parte della Roma. 
Questa notizia dà il colpo di grazia ad una squadra gia' allo sbaraglio, e' il caos totale. I tifosi, frastornati, cercano un colpevole, anzi i colpevoli che individuano in Pallotta e il suo uomo piu' fidato Baldini. I rapporti tra i tifosi e Pallotta, sono ai minimi storici.Il presidente viene accisato di voler deromanizzare la Roma e di pensare solo ai propri interessi. Addirittura i tifosi si oppongono anche alla costruzione dello stadio. Io, sinceramente, non ho mai voluto colpevolizzare il presidente, non ho mai pensato che volesse arricchirsi con le cessioni dei giocatori. 

Andando contro corrente e in varie occasioni prendendomi anche offese gratuite, ho sempre cercato di difendere Pallotta. Ho sempre ritenuto che la costruzione dello stadio fosse importantissima per la Roma e avrebbe portato piu' soldi ai Romani che al presidente. Anche per quanto riguarda l'accusa che gli veniva mossa per il caos che c'era a Trigoria durante gli allenamenti. Ho sempre pensato che, essendo i calciatori dei professionisti super pagati e, facendo lo sport che piu' amano, venendo anche retribuiti, non potevano assolutamente comportarsi cosi'. Per rispetto alle tante persone che, per uno stipendio da 1000 euro al mese, lavorano duramente dalle 8 alle 12 ore, non potevano comportarsi cosi'. 
Il fatto che il presidente non fosse presente personalmente a Trigoria, non poteva essere una scusante. Un datore di lavoro, non controlla in continuazione i suoi operai. 

Ho sempre difeso il presidente, ma questa volta no!
Questa volta Pallotta ha sbagliato e anche tanto. Ha mancato di rispetto alla squadra, al nuovo tecnico, al nuovo staff, ma, soprattutto, ai tifosi. Se anche non voleva arrivare aRoma durante il calciomercato, doveva essere qui, per la chiusura del calciomercato e per l'inizio della stagione. La sua presenza era importantissima, aveva un significato di grande importanza.
Venendo a Roma in questo periodo, avrebbe dato il messaggio che lui c'e' ed e' pronto a ripartire con la squadra per una nuova avventura.
Anche per il derby c'era bisogno di lui, ma non c'era e questo dispiace molto.
Caro presidente Pallotta, l'ho sempre stimato e difeso, ma questa volta no! Questa volta ha toppato e mi voglio augurare che possa riparare a questo errore.
Roma, come ha piu' volte ribadito Petrachi, merita rispetto da tutti, quindi a maggior ragione da lei.