Una prestazione davvero brutta quella di ieri sera che mette in crisi nuovamente la Juventus e il suo tecnico Andrea Pirlo. Una squadra spenta, senza mordente, un lungo lunghissimo giro palla fine a se stesso che non fa svoltare la partita e che fa dire addio ai sogni di gloria di chi ancora crede nella vittoria dello scudetto, io c’ho già rinunciato. Ma una domanda mi sorge spontanea Pirlo ci fa o ci è? No perché a me sembra davvero che ci è e non ci fa, ma come si fa in un momento della stagione così critico a lasciare Ronaldo a casa senza nemmeno portarlo in panchina? In questo momento la Juventus ha bisogno di certezze e di vittorie, oggi per l’ennesima volta è stata sprecata un occasione per confermare quanto di buono era stato fatto la scorsa settimana, anche se le avvisaglie di una brutta prestazione all’orizzonte erano arrivate già martedì contro il più che modesto Ferencvaros.

C’è un problema di superficialità
La Juventus è chiaro che si senta superiore e che affronta le partite contro squadre modeste con un atteggiamento completamente sbagliato
. Questo è un errore che una grande squadra a questi livelli non può assolutamente permettersi, si deve scendere in campo con la voglia di vincere e affrontare qualsiasi avversario con il coltello tra i denti e quello che i giocatori di Pirlo hanno fatto intravedere nelle ultime due partite è veramente preoccupante. Prestazioni che devono far riflettere il tecnico bresciano e anche i suoi giocatori che non sono assolutamente esenti da colpe, troppa superficialità si è vista ieri sera contro il Benevento, una grande squadra non può sbagliare queste partite che sono fondamentali per la conquista del campionato. Credo che in questi casi l’allenatore debba farsi sentire, soprattutto a bordo campo non si può stare zitti e continuare a dare indicazioni come se niente fosse, impossibile non avere in mente la scena di Allegri che scaraventa la giacca imbufalito quando la sua squadra stava per essere rimontata dopo un tre a zero contro il Carpi. L’esperienza non insegna nulla? A già vero l’allenatore bresciano è alla primissima esperienza in panchina me lo ero dimenticato, che sbadato!!!

Manca la fame
Sì, a questa squadra mancano la cattiveria e la “fame” per usare un termine di memoria contiana. Era dalla stagione 2001/2002 che la Juventus non faceva 5 pareggi nelle prime nove giornate di campionato
, all’epoca fu scudetto, molto fortunoso, oggi direi proprio che la parola scudetto da quel che si vede in campo è meglio dimenticarsela in fretta perché la squadra non è attrezzata per vincere. Come dicevo mancano la cattiveria, la fame, quella voglia di sacrificarsi che in campo non si vede ad eccezione di Ronaldo e Morata che sono gli unici che per impegno e dedizione trascinano la squadra con quella ferocia che manca al resto dei compagni. Dove è finita quella Juventus che demoliva gli avversari in campo e che faceva tremare alla sola vista del pullman dei giocatori prima dell’ingresso allo stadio? E’ sparita e direi che quest’anno non c’è mai stata e forse non ci sarà mai se queste sono le premesse. Così non si va da nessuna parte, senza lo spirito di sacrificio e senza la “ferocia” nell’affrontare le partite, soprattutto contro le squadre di media piccola fascia, non si vince nulla. La tecnica e la qualità a volte passano in secondo piano se non sono accompagnati dallo spirito di sacrifico e dedizione che è quello che la Juventus ha palesato in più di un occasione durante questa stagione. Questi sono valori che devono essere trasmessi dall’allenatore, la grinta, la rabbia, la dedizione se non riesci a trasmetterli ai tuoi giocatori non puoi allenare la Juventus e forse questo il limite più grande di un allenatore senza esperienza. Il gioco sul campo è una cosa ben diversa rispetto alla vita dalla panchina e Pirlo sembra ancora non essersi calato bene nella parte, non basta dare indicazioni e incitare la squadra bisogna sgolarsi, barcamenarsi, invadere le aree tecniche altrui, imbufalirsi, imbestialirsi anche davanti ad un appoggio semplice sbagliato dal tuo giocatore. Io non vedo nulla di tutto ciò in Andrea Pirlo e questo alla lunga se non si cambia atteggiamento verrà pagato a caro prezzo!!

Basta con la storia di Zidane e Guardiola!!
Basta con questa storia, Pirlo non può essere paragonato a Zidane e Guardiola!!!
La motivazione è anche semplice poiché i due tecnici avevano comunque allenato le giovanili di Real Madrid e Barcellona e avevano avuto, anche se in tono minore, la possibilità di fare un minimo di esperienza in una panchina cominciando ad approcciarsi con le problematiche che affiorano con il lavoro quotidiano insieme ad un gruppo di giocatori. Pirlo tutto questo non può dire di averlo fatto, non ha messo piede in una panchina nemmeno per un minuto dopo essersi ritirato da giocatore. Se andate a leggere l’intervista post-ritiro di Pirlo, non aveva nemmeno intenzione di allenare ed è un idea che ha maturato da poco, come ha dichiarato egli stesso, mentre dormiva di notte beato e si è passato il tempo a disegnare la sua formazione ideale con un determinato modulo di gioco. Be in effetti da quello che si vede in campo non sembra avere le idee molto chiare evidentemente è ancora rimasto a dormire mentre cerca di creare la sua squadra ideale. Parliamoci chiaro una squadra ha bisogno dell’impronta del suo allenatore creando quella sinergia necessaria che solo nei grandi gruppi può essere messa in atto. Pirlo ancora non è riuscito a creare questa sinergia tra il gruppo di giocatori e se stesso ed è per questo che i risultati alla Juve latitano. Quindi basta paragonare Pirlo a Zidane e Guardiola, si magari l’idea è quella di poterci arrivare, in futuro, a raggiungere i risultati che quei tecnici hanno ottenuto, ma non si può paragonarli a Pirlo perché quando vedi giocare il Manchester City capisci che quella squadra è allenata da Guardiola, quando vedi giocare il Liverpool capisci che dietro c’è la mano di Jurgen Klopp, quando vedi giocare l’Atletico Madrid capisci che dietro a quella squadra c’è Diego Pablo Simeone. Questi sono gli esempi di tecnici che sono riusciti a creare sinergia con le loro squadre e dove si vede la loro impronta, io non vedo niente di tutto ciò alla juve non solo da quest’anno ma bensì da due anni a questa a parte.

Siamo sicuri che la Juve abbia cambiato allenatore?
L’ho già scritto in un precedente articolo di circa un mese fa, ma a me sembra ancora la Juve di Sarri
. Una squadra confusa, senza idee, possesso palla fine a se stesso, tiri in porta con il contagocce, cattiveria zero e un gol a partita subito. Sembra che il tecnico toscano ancora non se ne sia andato io non vedo vere differenze tra Pirlo e Sarri. La squadra è senza mordente proprio come quella che a larghi tratti si era palesata con il tecnico toscano, si aspetta sempre la giocata del singolo per risolvere la partita e ieri la mancanza di Ronaldo non ha fatto altro che alimentare in me questa convinzione, non so cosa ne pensate voi in merito ma secondo me non è cambiato quasi nulla rispetto alla scorsa stagione. Diciamolo pure abbiamo preso un dilettante allo sbaraglio che fa quel che può senza riuscire a imprimere ciò che vuole realizzare nella sua mente anche perché la squadra ha parecchi limiti ma questo è un altro discorso che sono stanco di ripetere.

Pirlo, ma allora ci fai o ci sei?
Evidentemente o a Pirlo piace essere masochista oppure non so cosa gli passi per la mente. Ma è possibile che ad ogni partita metta in campo un undici diverso? E così difficile da capire che la squadra deve ancora trovare una sua identità precisa e che questi continui cambiamenti fanno solo del male alla squadra e ai risultati che arrivano con il contagocce? Capisco bene che si gioca ogni tre giorni, che ci sono stati degli infortuni importanti e che la rosa sia abbastanza ampia. So anche, perfettamente, di non essere un allenatore e di non avere le capacità per poterlo fare, però di calcio un minimo ritengo di capirne e secondo me è importante per cercare di dare una certa identità e continuità nei risultati di trovare un 11 di base e su quello poi effettuare uno o due cambi al massimo non cinque sei a partita. Ma allora caro Andrea torniamo alla domanda iniziale ci fai o ci sei?

Ci andrò giù pesante!!
L’ho difeso a spada tratta a Pirlo nei miei articoli ma adesso basta!! Dopo nove giornate ormai l’andazzo si è capito, la Juve non andrà lontano
. Mi è già passata la voglia di vedere le partite, ogni volta è un'agonia. La squadra non ti da mai quell’impressione di poter portare la partita a casa senza sofferenza, gli avversari ormai non hanno più paura della Juventus e la affrontano a viso aperto portando via almeno un punto. Così non si va da nessuna parte, la Juventus deve tornare a fare la Juventus deve mostrare il carattere che l’ha sempre contraddistinta negli anni. Si deve giocare con il sangue agli occhi e con il coltello tra i denti e mi dispiace dirlo Pirlo non è in grado di trasmettere tutto ciò alla sua squadra. Quest’anno sarà un’agonia e sinceramente non mi importa che si sia aperto un nuovo ciclo, che ci sono tanti giovani che Dybala non sia in condizione ecc. queste sono solo le scuse dei perdenti per nascondere la verità che dice che la Juventus ha perso sei punti con Crotone, Verona e Benevento, che si trova al quinto posto in campionato e che è stata umiliata in Champions League dal Barcellona più scarso dell’ultimo decennio. Non avrei mai pensato di poter rimpiangere un allenatore come Allegri ma il tecnico livornese sapeva cosa fare e quando le cose andavano per il verso sbagliato cercava di scuotere la sua squadra cambiando modulo e giocatori. In Pirlo non vedo questa capacità così come non la vedevo in Sarri, quest’anno non andremo lontano in nessuna competizione. Smettiamola con il dire che non è colpa di Pirlo, si non è colpa sua se non ha esperienza però sapeva perfettamente quando ha accettato, la proposta di Agnelli, a che cosa andava incontro e quindi o sei in grado di fare bene il tuo lavoro oppure te ne cerchi un altro. Qui siamo alla Juventus e la transizione non può essere tollerata, si deve vincere se non sei capace a farlo ti metti da parte, mi dispiace non sono disposto a tollerare ancora risultati negativi.
Come diceva il grande Antonio de Curtis in arte Totò: “ogni limite ha una pazienza” e lui e la Juventus di limiti ne hanno parecchi ma la pazienza sta per terminare!!!