Gonzalo Pipita Higuain, per quanto mi riguarda, avrà sempre il mio rispetto e gratitudine per ciò che ha fatto ed è stato in bianconero. E se anche da juventino sono felice per la vittoria della mia squadra a San Siro, non avrei mai voluto vedere finire Higuain così. Purtroppo era già successo ai tempi del Napoli una cosa del genere a Udine, una gara chiave per la lotta scudetto, tante aspettative su di lui, partita storta dove lui non riesce ad essere protagonista ed espulsione con tanto di delirio. 

Ieri sera la partita il Pipa la sentiva, e la sentiva tanto. Per come è stato trattato dalla Juve, aveva dentro, giustamente il fuoco. Si è caricato il Milan sulle spalle e come sempre ha iniziato dando il massimo impegno in campo, ma purtroppo, come già successo le troppe aspettative e pressioni lui non riesce sempre a gestirle. La Juve va in vantaggio, ma arriva il rigore concesso dall'arbitro per fallo di mano di Benatia.
C'è conciliabolo tra Higuain e Kessié, ma alla fine Pipa prende la palla e decide che è il suo momento. Ma il portiere polacco della Juve intuisce e para. Stop, lì si chiude la partita emotiva del Pipita, che poi nel secondo tempo da un semplice fallo da ammonizione lo trasforma in un delirio, dove sfoga in un attimo tutta la sua frustrazione la sua rabbia e il suo non essere in grado di sopportare certe pressioni quando le cose non vanno per il verso giusto. Peccato, non lo meritava. 

Certamente non avrei voluto una sua doppietta o una sua vittoria, ma nemmeno vederlo finire cosi. 
Sono uomini e esseri umani, non bisogna mai dimenticarlo. Le sue lacrime alla fine parlano chiaro sulla sua buona fede, e le scuse nel dopo partita dimostrano che uomo è realmente.