Dopo Inter-Lecce, Antonio Conte si candida a pieno titolo per il premio 'Lazzaro alzati e cammina', visto com'è riuscito in meno di due mesi a resuscitare, calcisticamente parlando, calciatori dati bolliti come Asamoah, Candreva, autore anche di un gol e Vecino che era andato parecchio in crisi l'ultima parte della scorsa stagione.

Ok, il Lecce della buona forchetta Liverani, che evidentemente apprezza la cucina salentina (ci vuole la ripresa in campo lungo per farlo stare di largo nello schermo), non è il Real Madrid, ma nemmeno una neopromossa sprovveduta venuta a San siro a prendersi una giornata di vacanza dal clima balneare. 

Anzi, i salentini cercano di giocare la partita con buona organizzazione e con Lapadula hanno pure una buona occasione per passare in vantaggio prima che inizi lo show nerazzurro con Brozovic e Sensi autori di due gol di fattura con cui si chiude il primo tempo.

Qualcuno potrà dire che tante volte negli anni passati si è parlato ad agosto di grande Inter, almeno fino a Natale, salvo poi entrare in crisi a gennaio, ma mi sembra che questa volta la solfa sia cambiata.

Conte è infatti una garanzia, le sue squadre non vanno mai in crisi, in quanto non fa una preparazione leggera estiva come altri mister nerazzurri in passato.

(lo metto tra parentesi, ma per me juventino vedere Conte all'Inter fa lo stesso effetto del comizio di Pier Ferdinando Casini a Bologna al circolo PD sotto la foto di Togliatti e Stalin cosa realmente avvenuta la scorsa campagna elettorale).

Questa Inter è però già squadra molto concreta ed organizzata, che magari ha rinunciato pure a qualche nome di grido sostituito da motorini di sostanza come Sensi autore di un'ottima prova.

Ovviamente tutti gli occhi erano per Lukaku mister 65 milioni e lui al di là del gol facile dimostra tutte le sue caratteristiche che sono quelle di un vero e proprio trattore capace di partire con un nuvolo di avversari che non riescono a trattenerlo aggrappati alle sue caviglie quasi in scene fumettistiche da Capitan America.

Lukaku non è un centravanti che sta davanti a finalizzare come Icardi, ma uno che accentra il gioco, molto generoso che fa movimento aprendo varchi, lasciando la posizione centrale, in cui Lautaro non sempre si infila.

Non me ne vogliano gli interisti, ma in una squadra top che lotta alla pari con la Juve Lautaro Martinez mi sembra magari ottimo per la panchina, ma non all'altezza della titolarità.

Ecco, per un momento ho pensato se al posto di Lautaro ci fosse Dybala... è vero che è mancino come Lukaku, ma quando il belga si allarga a sinistra si aprirebbero proprio quei corridoi in posizione centrale in cui infilarsi e far partire il suo potente sinistro.

Se Paratici proponesse lo scambio suicida Dybala-Icardi, gli interisti a mio avviso sarebbero da scudetto molto di più che con Alexis Sanchez, che da almeno un paio di anni non segna più caterbe di gol a causa di vari problemi.

Dybala sarebbe infatti il giocatore perfetto per cucire il gioco fra centrocampo e attacco, nonchè per aiutare i 3 in mezzo cosa che nel corso degli anni hanno imparato molto bene a fare con Allegri.

L'eventuale scambio sarebbe svantaggioso per la Juve, visto che Higuain non ha 40 anni ma 3, e ancora può essere pure meglio di Icardi e perdendo Dybala si perderebbe un'importante variante in attacco per fare un gioco palla a terra con 3 piccoli... Vorrei pure vedere Icardi a sacrificarsi in fascia con CR7 che non passa una palla manco morto.

Insomma, per concludere un consiglio: Paratici lascia Dybala alla Juve ed Icardi all'Inter che si rischia di fare una figura davvero brutta se poi quelli vincono lo scudetto.

P.s Nel mentre in cui il duo Marotta-Conte trionfava a Milano, in contemporanea in Serie C la Juve Under 23, in maglia bianco sporco e calzoncini rossi, prendeva ignobilmente due ceffoni in casa del Novara con prestazione abulica della squadra ed un Pecchia in panchina che si è presentato in versione montellizzata nel dopo gara nelle interviste...
Ma questa è un'altra storia.