Jose Mourinho giocherà fra poco più di un giorno contro la sua rivale di sempre la Juventus a Torino con il suo Manchester United.
Il portoghese è persona troppo intelligente per non capire che per lui sarà una partita diversa, speciale dai tanti risvolti. Non si aspetta cori a suo nome, anzi tutto il contrario.

Sa molto bene che dentro il valore della parola sport, sarà un inferno. Troppo grande la rivalità e l'astio suo nei confronti del mondo bianconero, non solo del duello Juve e Inter.
Il popolo bianco nero non dimentica ed è pronto alla resa dei conti. La sfida verrà raccolta gli sfotto saranno all'ordine del giorno ed il gesticolare tipico del tecnico portoghese avrà per una volta un effetto contrario.

Dovra' subirlo con intelligenza per non cadere nella provocazione, proprio l'atteggiamento su cui lui si e' creato la sua immagine e popolarità. I bianconeri attendevano da tanto questo incrocio, che gia' in Inghilterra li ha visti vincitore ma non soddisfatti.
Per una volta vorranno vedere lo Special one subire senza reagire, magari dopo una sconfitta netta che il campo ha sentenziato.

Se Mourinho è quello di oggi, tutto parti da lì, da quel triplete che arrivo' non senza polemiche fra dubbi fuorigioco e rigori generosi.
Proprio quello di cui lo stesso portoghese accusava la Juve al suo approdo a Milano. Una rivalità fra tecnico e squadra che renderà la partita unica e molto importante.
Eliminare il Manchester e Mourinho dalla Champions sarebbe il giusto premio, lo stadio sarà l'inferno bianconero, pronto ad accogliere il diavolo, che col rosso non ha niente a che vedere, ma le sembianze di un tecnico che si è voluto creare questa rivalità per avere la sua popolarità.

Avra' ancora il coraggio di provocare, magari dovesse portare a casa la vittoria? Nel match di andata ha osato, senza motivo per poi pentirsene dopo la sconfitta.
Domani potrebbe essere una serata diversa, di quelle che non pensava mai potessero succedere. Per una volta dovrebbe chiudete la bocca, ed uscire con la coda fra le gambe. Ne sarà capace. Con quali pensieri si siederà in panchina? La sconfitta non fa parte del suo dna, ma potrebbe arrivare e renderlo molto più normale, umano come tutti noi.
Per lui sarebbe la sconfitta peggiore, il suo essere narcisista sarebbe spazzato via nei confronti di tutto il calcio europeo che lo farebbe passare come uno qualsiasi.
Inaccettabile, ma possibile, l'inferno e' pronto aspetta solo che arrivi  l'ora per una tifoseria e' pronta a prendersi la sua rivincita.
Il conto alla rovescia è iniziato.