Caro Francesco,

ancora ricordo il giorno in cui ci siamo conosciuti: venivi da me per la prima volta con quei capelli biondi e gli occhi azzurri che parevi un angioletto.
Sei entrato subito nella mia vita come ne entrano tanti, continuamente; mi cercavi trovandomi sempre sotto casa, in spiaggia o al parco: due alberi erano sufficienti a farci incontrare. Ti divertivi e sapevo di piacerti, sapevo anche che non potevi fare a meno di me: mi pensavi tornando da scuola, figuriamoci andando; mi pensavi quando avevi la febbre e non potevi uscire a trovarmi. Pensi che non lo so? Il giorno che ti sei avvicinato di più per la prima volta a me avevi una maglietta rossiccia con il colletto giallo; sebbene come ti ho detto, come te ce n’eran molti, quel giorno lo ricordo. Crescevi e ti guardavo crescere, bello, elegante, e non ho mai dovuto cercarti né correrti dietro perché eri sempre lì, con me, per me. Ricordo anche i primi week end assieme, è una cosa insolita per me, come te ce n’eran molti.

Crescevi e ti immaginavo crescere; eri simpatico e timido ma quando stavi con me diventavi forte,
veloce, potente. Presto diventavi un leader, tutti ti volevano bene; gelosia? E perché mai, conoscevo il legame che c’era tra noi. Un giorno vestito d’azzurro però mi hai fatto preoccupare, ti ricordi? Eravamo in Olanda. Ho pensato che fossi pazzo, e avevo ragione. Quel giorno cambiò tutto: crescevi e mi innamoravo io. Continuavamo a goderci quei giorni e iniziavo a credere che difficilmente avrei fatto a meno di te, tu questo non me l’hai mai detto, non a parole, ne hai usate sempre poche anche quando dovevi chiedere aiuto.

Ti ho fatto piangere un giorno di primavera, mi hai chiesto perché, che dovevamo fare un viaggio insieme, che era già tutto pronto. Non ho saputo risponderti in tempo; in pochi mesi ti sei rialzato e siamo riusciti a partire. Nessuno lo sa che in Germania è stata la nostra luna di miele: un mese incantevole che non dimenticherò mai. Sorrido ancora al pensiero che quell’anno è nata la nostra gioia più bella, e so che lo fai anche tu, l’hai sempre sognata e ce l’abbiamo fatta.

Ce l’abbiamo sempre fatta, ovunque, insieme, e ora lo sanno tutti, ci applaudono addirittura quando ci vedono e alcuni si alzano in piedi perché a loro abbiamo dato tanto in tutti questi anni. Sai cos’è successo? Si sono accorti che sei stato il centro emozionale della mia vita.

E sei riuscito anche a cambiarmi, con la tua fantasia, il tuo carisma, il tuo amore. E ora che è successo, non potrò dimenticarti mai, 
perché la verità, Francesco, è che come te, non c’è nessuno.

E mi manchi.

con amore,

 

Il Calcio.


(foto Ansa)