Avevo iniziato questa riflessione chiarendo e citando tutti i movimenti bianconeri in entrata e in uscita. Ovviamente l'idea era quella di porre l'accento sulle, finora, mancate cessioni che stanno "rallentando" la chiusura delle ultime operazioni di mercato bianconere. Inutile dire che ho cancellato tutto e che mi concentrero' su qualcosa di "semplice".  Premesso che non mi piace criticare e lungi da me farlo con una societa' che in 8 anni ha regalato soddisfazione a me e a milioni di tifosi bianconeri, ma proprio su questa base ci si aspetta una miglior pianificazione del mercato in entrata e in uscita. 

Altra premessa: ammiro profondamente il lavoro di Paratici e del suo staff e questa e', come detto, una riflessione, non una critica. 

Credo e temo che quest'anno al mercato della Juve, soprattutto in uscita, sia mancata un po' di pianificazione. Grandi colpi, soprattutto a centrocampo, senza pero' dimenticare un prospetto come De Ligt che a Torino crescera' e fara' bene, potenzialmente, per i prossimi 10 anni. 

A guardare le cessioni effettuate finora, credo che il solo Kean sia stata un'operazione studiata e giustificata da una ghiotta plusvalenza. Spinazzola Cancelo hanno lasciato Torino, permettendo a Pellegrini, che partira' comunque in prestito, e Danilo ti seguire la rotta inversa, ma gli arrivi di Rabiot e Ramsey, in congiunzione con il ritorno in bianconero, hanno incredibilmente congestionato attacco e centrocampo della Juve. 

Inutili i tentativi di cedere, in circostanze e con dinamiche diverse, Dybala e Mandzukic in Premier, con i due attaccanti rimasti a inevitabilmente a Torino con la sensazione di avere comunque la valigia sulla porta di casa. 

Stesso discorso per Matuidi e Khedira, principali indiziati per anagrafe e caratteristiche alla cessione. Se per il francese, tuttavia, qualche spiraglio si e' aperto, l'unica via per la cessione del tedesco e' sembrata, finora, la rescissione del contratto, con conseguente buonuscita da parte dei bianconeri. 

Nel reparto arretrato l'imbarazzo arriva dalla vicenda Perin, pronto a trasferirsi in Portogallo e rispedito a casa dal Benfica dopo non aver superato le visite mediche. In difesa il partente sembrerebbe essere (finalmente aggiungo) Daniele Rugani che, nonostante la presenza del suo mentore e maestro Maurizio Sarri sulla panchina bianconera, sembra essere stato relegato a quinta scelta per il ruolo di centrale difensivo.

Sull'ex Empoli Roma e Monaco, con i monegaschi forse piu' concreti nell'approcciare la trattativa, che tuttavia non sembra destinata a concludersi positivamente per i dubbi del 25enne centrale bianconero. 
In una sessione estiva di mercato ricca di soddisfazioni per i tifosi bianconeri, non puo' e non deve sfuggire che la strategia per le uscite lascia a desiderare. Se e' vero che solitamente chi vende fa il prezzo per la propria merce, e' pur vero che piu' ci si avvicina alla chiusura del mercato, piu' l'acquirente ha possibilita' di strappare un prezzo favorevole.
Se poi e' vero che la Juve vuole portare a Torino Icardi per completare l'attacco bianconero (sicuri che l'argentino serva davvero?) e' assolutamente necessario sfoltire la rosa nel reparto avanzato e, ancor di piu', far cassa per far quadrare i conti.

Insomma, caro Fabio, se per il mercato in entrata ti meriteresti una laurea magna cum laude, per quello in uscita non siamo da punizione dietro la lavagna, ma poco vi manca.