Caro antijuventino,

ti scrivo per ringraziarti, perché se le vittorie bianconere son già motivo di gioia da sole… con te sono fantastiche. Solo tu riesci a dargli quel qualcosa in più con i tuoi isterismi da perenne secondo. Si, tifoso antijuventino, tu hai fatto dell’essere l’antitifoso un nuovo modo di essere e seguire il giuoco calcio. Sei più ferrato della storia bianconera di quanto tu lo sia della squadra che tifi, e più di quanto molti bianconeri lo siano… Sai tutto della Juve: nomi, fatti, sentenze e condanne, date di torti arbitrali… insomma tutto…
Allora permettimi, nel mio piccolo, di ricambiarti il favore: insomma di renderti edotto della “tua” storia.

Se io tuoi colori d’origine sono giallorossi non devi fermarti al “gol de Turone era bono”… ma è bene che tu sappia che il tuo ultimo scudetto è stato vinto grazie ad una revisione del regolamento sul tesseramento dei calciatori extracomunitari avvenuto “in corsa” al campionato (cambiare il regolamento in corsa con validità retroattiva rappresenta un precedente che non si è mai più ripetuto… nonché una novità degna di rilievo) e grazie a ciò non avete “perso” tutte le partite in cui Hidetoshi Nakata aveva giocato…

Rimanendo nella capitale, ma cambiando sponda… che dire: scudetto vinto sul filo del rasoio (dopo che la Juve, ad onor del vero, si è fatta rimontare 9 punti in tre partite causa suicidio sportivo) grazie al nubifragio di Perugia. Una partita che poteva essere vinta sia dalla Juve che dal Perugia… ma che ha vinto quest’ultima consegnando lo scudo alla Lazio… in un campo impraticabile secondo opinioni condivise da tutti… la decisione spettava all’arbitro Collina… che a due anni dal ritiro confessò in un’intervista di non essere sempre stato tifoso laziale… ma un modesto simpatizzante dei biancocelesti

Spostiamoci a sud di qualche chilometro… la meravigliosa città di Napoli… dove i napoletani gridano con orgoglio che è meglio arrivare secondi che primi come la Juve… fan della moralità uno stile di vita… ha più scudetti morali loro in bacheca che la Juve di quelli conquistati sul campo, ops rubati sul campo! Eppure questa nuova generazione di moralisti non ricorda che il loro ultimo scudetto è stato vinto grazie ad un “oggetto volante non identificato” che colpì Alemao nella famigerata partita Atalanta – Napoli… oggetto mai ritrovato che permise al Napoli di vincere 3-0 la partita è scongiurare così il sorpasso del Milan… i nuovi moralisti che hanno un idolo più importante di ogni altra cosa… El Pibe de Oro Diego Armando Maradona… Uno dei giocatori più forti che il calcio abbia mai avuto che: si allenava come e quando voleva lui in barba ai compagni, che ha vinto un Mondiale segnando con una mano, che faceva uso di stupefacenti e che è scappato dall’Italia dopo aver evaso il fisco per svariati quattrini… chi più dell’intoccabile argentino poteva essere la bandiera di cotanta moralità ed onestà?

Saliamo al nord… in cui i martoriati diavoli rossoneri sono vittime di soprusi in lungo ed in largo da anni… eppure, nonostante ciò, sono statu condannati per Calciopoli ma con una penalità di punti tanto irrisoria da consentigli di partecipare l’anno seguente alla CL… come se una gruppo di rapinatori viene arrestato dopo il misfatto… e al palo, quello che ha commesso l’illecito meno rilevante, non solo viene liberato quasi subito… ma gli si permette pure di tenersi la sua parte del bottino…

Infine i tanto amati interisti… da loro le perle migliori: Campionato 1921/22 l’Ambrosiana retrocede sul campo ma viene ripescata per il campionato di serie A successivo (motivo? criterio adottato?), l’era del mago Herrera contrassegnata da aspirine nel caffè e altro ancora (ci sono libri scritti su quanto avvenuto, libri), anni ’90 passaporti falsi (in un mondo ideale bisognava far perdere a tavolino le partite dove il calciatore ha giocato non potendo farlo… invece nulla se non una multa… ora prava tu! Facinoroso antijuventino di fede interista a falsificare il tuo passaporto e scoprire cosa ti succede se ti beccano… vediamo se avrai solo una multa e basta), Calciopoli da terzi a primi con tanto di scudetto… intercettazioni sparite e riapparse quanto i termini per procedere erano caduti in prescrizione… eppure la relazione di Palazzi dovrebbe farti riflettere…

Ma il bello dell’essere antijuventino è proprio questo: fare una selezione degli avvenimenti che interessano e auto convincersi che il resto non è mai esistito… un’autoconvinzione tale che quando gli viene ricordato il cervello dell’antijuventino non sente e non immagazzina le informazioni… semplicemente non esistono e non sono mai esistite.

Ma per essere antijuventini bisogna avere anche un’altra componente fondamentale data dalla ricerca ricorrente dell’alibi (noto come “la Juve ruba”) e la frustrazione che porta la Juve ad essere un’ossessione.

Nel caso dell’interista l’evoluzione, o involuzione, ad antijuventino inizia nel 1998 con il contatto Iuliano – Ronaldo: da qui il meccanismo che porta alterazione della realtà, da cui il soggetto si discosta, rimuovendo il ricordo che in caso di rigore, e se il rigore fosse stato segnato, avrebbe portato al pareggio e di conseguenza il distacco dalla Juve inalterato, con i bianconeri sempre in testa al campionato. Non ricorda neppure che la partita successiva l’hanno perso contro il Bari (doppietta di Masinga). Nella testa dell’antijuventino nerazzurro il rigore sarebbe stato realizzato al 100% dopodiché l’Inter avrebbe segnato sicuramente il secondo gol vincendo… la Juve avrebbe perso le successive partite come contraccolpo psicologico e via…

Ma quell’avvenimento non sarebbe stato determinante a creare il tifoso antijuventino nerazzurro, quella era l’avvisaglia, la metamorfosi si sarebbe completata qualche anno dopo: il 5 maggio 2002 quando l’Inter capolista all’ultima, e decisiva giornata, si presenta all’Olimpico di Roma per affrontare la Lazio. Il pubblico “avversario” si veste per l’occasione di nerazzurro… partita decisiva contro la squadra con cui sono “moralmente” gemellati, lo scenario perfetto… mister Cooper che sprona i suoi mentre escono dallo spogliatoio con l’ormai consueta quanto pittoresca pacca sul cuore… nessuno ha però avvisato Podolsky e soci che gli rifilano 4 pere e regalano lo scudo alla Juve facendo precipitare l’Inter al terzo posto. Da qui la delusione lascia il posto ad una nuova missione di vita: odiare la Juve sempre e comunque, ora la Juve non è più la rivale storica… è un’ossessione! (si narra che il due gol della Juve all’Udinese, nella stessa giornata, sarebbero viziati da fuorigioco, che l’Udinese si è scansata e che l’arbritro ha favorito, ovviamente, i bianconeri di Torino).

Ma la frustrazione è il catalizzatore ricorrente di molti antijuventini che smettono di vestire i propri colori per impersonare questo ruolo… quanto è frustrante totalizzare tanti punti quanti sarebbero per vincere il campionato in qualsiasi, o quasi, altro stato europeo e ritrovarsi invece contro una squadra che ne totalizza di più? Quant’è frustrante avere alle porte dell’inverno 18 punti di vantaggio sui bianconeri per poi svegliarsi a maggio con -15 dalla Juve? Quanto è frustrante assistere a investitori stranieri che in Europa comprano squadre imbottendole di campioni, vedere che è arrivato il proprio turno e ritrovarsi con sugli scudi Andrè Silva o Vecino (per citarne due)?

Da qui l’essere antijuventino passa dall’essere una ragione di vita ad una patologia che porta avere meccaniche ancora più complesse quella del il complottismo: la rimessa laterale invertita che decide un campionato di sole 38 giornate, i cartellini scientifici, il gioire più per una sconfitta della Juve in CL che per la vittoria della propria squadra, il contestare l’applicazione alla lettera del regolamento solo se “a favore” della Juve. Perché se l’episodio è in favore della Juve è determinate nonché malafede dell’arbitro, se è contro è giusto a prescindere o è un semplice errore, se è a favore di un’altra squadra sempre di errore trattasi, se è contro un’altra squadra ma non in occasione di una partita contro la Juve: è complotto.

Ma è proprio questa la glassa che rende le vittorie bianconere ancora più belle… più dolci!

Ascoltare i vaneggiamenti dei tifosi antijuventini, vip o da bar, i loro isterismi, il sentire i loro alibi… è come rinascere tutti i giorni e scoprire cose nuove.

Gli alibi: giocare prima della Juve penalizza perché la Juve può amministrare la sua partita in base al risultato dell’avversaria, giocare dopo la Juve penalizza perché c’è il contraccolpo psicologico dato dal risultato dei bianconeri, giocare in contemporanea con la Juve penalizza perché distrae, giocare la coppa Italia dopo la pausa invernale è uno svantaggio perché la squadra perde il ritmo partita, giocare la coppa Italia senza pausa invernale è uno svantaggio perché i giocatori hanno festeggiato il Natale, giocare alle 12 è uno svantaggia fa caldo o è ora di pranzo e si rischiano i cali glicemici… potrei andare avanti per ore…

se quest'anno la Juve avesse perso il campionato la conseguenza naturale vi avrebbe fatto gridare con orgoglio "con il VAR avete perso... perchè senza non si potevano vedere le vostre malefatte... quindi rubavate"!!! Invece VAR o non VAR le cose non cambiano... e un pochino state rosicando... dite la verità... (fermo restando ch eil VAR fino a Inter - Juve funzionava mentre dalla 35° giornata qualcosa si è rotto...)

Ma tra lo juventino e l’antijuventino la differenza sono solo le quattro lettere che compongono la parola anti… si amico mio: entrambi conosciamo più la storia della Vecchia Signora che quella di qualsiasi altra squadra ed a entrambi la vittoria o la sconfitta della juve ci regala emozioni che nessun altra squadra riesce a regalarci. Senza la Juve non riusciamo a stare…

Grazie amico antijuventino per rendere la vita di noi juventini migliore.

Con affetto,

Uno dei tanti Juventini