Caro Andrea,
sì ti do del tu, per prima cosa perché sono più vecchio di te, secondo perché per parlare della nostra amata Juventus è meglio farlo senza troppi convenevoli, del resto siamo innamorati della stessa Signora no? Non ho alcuna intenzione di criticare o di dare consigli tecnici, finanziari o altro perché in questo caso saresti tu a dovermi insegnare molte cose, ma semplicemente parlare con te. Ti sarò grato per sempre per aver ridato lustro alla nostra amata, da quando l'hai presa per mano siamo tornati ad essere, non solo forti in campo con nove anni straordinari, nei quali abbiamo scritto una pagina di storia in Italia che rimarrà per sempre una "leggenda", ma per aver creato una società modello, a tal punto di essere presa ad esempio da altri club in Italia, come gestione globale. Infatti tu hai intrapreso una strada nuova e diversa. Non sei mai stato il classico presidente padre padrone vecchio stampo, come oggi lo sono ancora i vari Delaurentis, Cairo, Commisso ecc, ma hai creato un gruppo di lavoro tecnico, sportivo, gestionale e amministrativo, attorniato da gente capace e ognuno con le proprie responsabilità, nessun "yes man", ma tante idee, con la tua super visione e decisione finale. La Juve è cresciuta di pari passo a livello sportivo e finanziario, e anche se non sempre tutte le scelte hanno dato i risultati sperati, siamo ancora una realtà invidiabile e di primo piano. Non voglio nemmeno commentare le ultime scelte dal punto di vista tecnico e sull'allenatore, i rischi ci sono sempre, tu in prima persona hai preso il rischio Pirlo e avrai i tuoi buoni motivi, anche perché sono convinto che questo nuovo corso porterà a dei risultati positivi, ci vuole tempo. Hai ringiovanito la rosa e messo in panchina nuovamente una persona da "stile Juve" e già questo non è poco. Ma è proprio dello stile Juve che vorrei parlarti. Sicuramente quando sei diventato presidente della Juventus, i ricordi gli insegnanti di papà e zio saranno stati le tue armi in più per affrontare questo importante impegno, e lo stile Juve ti è stato marchiato a fuoco sulla pelle e lo si vede sempre. Anche nei tuoi collaboratori è evidente una certa "scuola" anche se talvolta qualcuno ogni tanto scivola. Lo stile Juve cos'è? Bhe è tanto, e difficilmente spiegabile in poche parole, noi lo sappiamo cos'è e questo è più che sufficiente, gli altri lo capiranno o no, lo criticheranno o no è un problema loro. Certamente nello stile Juve c'è anche qualcosa che non mi piace, tipo lo sbandierare scudetti tolti dalla giustizia sportiva, però è una tua scelta e così è. Lo stile Juve è anche quello che non ci vede quasi mai a partecipare ad inutili polemiche di qualsiasi genere, lasciando i titoloni, le accuse i veleni, agli altri e che i polveroni passino da soli. Ecco su questo punto io e tanti altri, avremmo un piccolo appunto da farti, e vorremmo vedere un cambio di direzione. Cerco di spiegarmi. Quando sei diventato presidente hai colto il sentimento popolare di noi tifosi e per prima cosa hai cercato di dare una nuova dignità e identità alla squadra, con caratteristiche che ben rappresentano il nostro DNA, cuore, grinta fame di vittorie e lo hai fatto perfettamente mettendo in campo in ogni ruolo, persone adatte a ricoprire quel ruolo in campo, in panchina e negli uffici. Siamo diventati quello che siamo oggi grazie a quelle scelte e un po anche per aver dato un senso al nostro pensiero. Ora il sentimento popolare abbastanza comune tra noi tifosi è quello di essere stanchi di essere attaccati da varie parti e vedere lo "stile Juve" che subisce sempre con estrema signorilità. Anche perché poi sono talmente tutti abituati a questo che anche quando qualcuno, OGNI TANTO, tenta di alzare un tantino i toni, non essendo abituati gli altri a questo, troviamo sempre un Agresti che subito ci dà dei permalosi ed arroganti, mentre il resto può dire e fare ciò che vuole a piacimento. Sia ben chiaro che non ti sto chiedendo di presentarti davanti ai giornalisti o mandare qualcuno ad ogni partita per polemizzare su ogni intervento arbitrale come fanno gli altri, questo no. Ma ti chiedo di iniziare a farti sentire e a puntare i piedi in generale ogni qual volta il nome Juve viene usato a vanvera, quando cercano di buttarci fango addosso, quando comunque veniamo penalizzati pesantemente in campo in più occasioni, ecco noi tifosi vorremmo essere un po più difesi. Ricordo Conte alla prima partita da allenatore con noi in campionato vinta per 4 a 1 contro il Parma, presentarsi in conferenza stampa e mettere subito in chiaro le cose sulla direzione arbitrale di quella partita, facendo capire che il vento era cambiato. Credo sia il momento di far capire che non solo con alcune società non si scherza o non si possono trattare in un certo modo, ma nemmeno con noi. Gli ultimi esempi, tra il caso Suarez, la sentenza del Coni, l'arbitraggio contro la Fiorentina, sono tutte cose che meritano un appunto e non una passiva accettazione. Nei nostri confronti tutti si sentono in diritto di dire e fare qualsiasi cosa senza alcuna conseguenza, mentre per altri club si va con i piedi di piombo e a volte pretendono pure delle scuse. Si sono abituati a polemizzare su qualsiasi episodio arbitrale a nostro favore, perché c'è sempre qualcuno ad alzare il polverone e perché a parti inverse, lo "stile Juve", impone un certo silenzio che passa il fatto che a nostro sfavore non ci sia mai nulla.

Ecco Andrea, spesso e volentieri noi tifosi chiediamo ai giocatori di tirare fuori gli attributi, ora abbiamo bisogno che gli attributi gli tirate fuori voi e iniziate a farci sentire protetti e difesi equamente. Serve che la gente, i giornalisti, gli opinionisti abbiano bene in mente che per essere presi in considerazione o avere visibilità non gli basta parlare della Juventus, possibilmente male, ma che come succede per altre società ci sia qualcuno pronto a mettergli al loro posto. Ce ne sono capitate di tutti i colori dal 2006 ad oggi, è il momento di farsi rispettare un po di più. Il lato sportivo è complicato, non mi permetto di dire niente, sono fiducioso del nuovo corso, ma questo nuovo corso, fatto da gente giovane e inesperta ha ancora più bisogno di una società forte, presente e in grado di difendere i propri interessi lasciando che la squadra lavori in piena serenità.
Ciao Andrea, ti auguro lunga vita in sella alla nostra squadra, brinderemo a nuovi successi, ma ora fuori le p...