I bar torinesi ed italiani in genere si scaldano nell'ultimo periodo al grido "Basta con Allegri".
Probabilmente i molti denigratori del tecnico livornese, juventini e non, avranno le loro buone ragioni per voler vedere un cambio alla guida della Juventus. E forse non si può dar torto neanche a chi sostiene che dopo Cardiff sarebbe stato utile cambiare per dare nuovi stimoli alla squadra.

Al netto di tutte queste buone ragioni bisogna però ricordare che il buon Massimiliano sta procedendo in questa stagione nella stessa ed identica maniera nella quale si era espresso in quelle precedenti.
Come si può dimenticare la stagione 2015/2016 con il terribile dodicesimo posto dopo quasi mezza stagione in berta?
E tra coloro che vogliono addebitargli una cattiva serie di prestazioni quest'anno in Europa, chi vuole far finta di non ricordare le figuracce di Atene e Madrid all'inizio della sua prima stagione (quella della finale di Berlino) con la quasi eliminazione fino alla metà del secondo tempo della gara di ritorno con l'Olympiakos?
Per non parlare della inspiegabile sconfitta di Siviglia l'anno successivo che ci regalò il Bayern agli ottavi...
Ed il travagliato e consumato 3-5-2 che portò (nella sua ultima uscita) lo sfregio di Firenze di inizio 2017?
Ed infine, un'altra critica che gli viene spesso rivolta, anche da illustri commentatori delle Radio nazionali, è quella di non coinvolgere a sufficienza i nuovi arrivi o il tanto vessato Rugani. 

La storia degli errori di Allegri noi Juventini la conosciamo bene anche se spesso fingiamo di perdere la memoria sulle cose buone che lo riguardano.
Dimentichiamo l'esito finale di quella stagione di Serie A 2015/2016. Ci si annebbia la vista sull'iter post girone che ci portò a Berlino e quello che ci ha regalato Cardiff lo scorso anno. Facciamo fatica a capire perchè dopo meno di un anno si parla tanto di questo 4-2-3-1 e come ci siamo arrivati...

Oppure la sindrome dello smemorato non ci permette di rimembrare le critiche rivolte negli anni scorsi per lo scarso impiego di giocatori come Morata, Dybala e Alex Sandro. Lo spagnolo, oggi acquisto milionario del Chelsea, venne centellinato da Allegri fino all'esplosione nella seconda parte della sua prima stagione in bianconero. Stesso discorso per Alex Sandro e Dybala anche se per loro l'ora della verità venne un pò prima di quella di Alvaro. 
E poi Rugani... sento dire da più parti che Allegri lo rovinerà visto che non lo fa giocare neanche ora che Bonucci non c'è più.
Qui, però, basterebbe guardare i numeri per accorgersi che la giovane speranza della difesa finora ha giocato solo 5 minuti in meno di Chiellini che è il difensore più impiegato tra i quattro centrali a disposizione.

Insomma se due indizi fanno una prova qui potremmo avere, per somma, un'assoluzione completa per Massimiliano Allegri.
Certo quest'anno le avversarie, soprattutto in Serie A, sono molte ed agguerrite e forse è proprio per questo che bisognerebbe attendere un po' di tempo per dare giudizi che, come in passato, rischiano di essere affrettati...