L’Italia come tutti sappiamo quest’anno dopo circa 60 anni (1958) non prenderà parte alla fase a gironi del torneo più importante: IL MONDIALE.
Quel 13 novembre ha segnato la fine dei sogni di tutti gli Italiani di vedere la loro Nazionale all’opera deludendo in due partite dove la Svezia è riuscita a tenere la porta inviolata segnando però a discapito degli azzurri un solo gol, anche molto fortunoso.

Nessuno poteva immaginare un finale di questo tipo, tranne gli Svedesi, ma alla fine è arrivato e nessuno si è preso le colpe, ma qualcuno lo avrebbe dovuto fare.

Partendo dal fatto che già prima dei due scontri diretti il clima non era dei migliori visti i continui malcontenti del Presidente Tavecchio e degli scontri con Ventura, ogni giorno venivano fuori notizie che parlavano di un possibile esonero, poi di possibili dimissioni e infine la conferma e tutt’ora continuano ad accusarsi a vicenda, ma senza che nessuno si prenda le proprie responsabilità, ma la colpa realmente è anche di tutti quelli che stanno dietro di loro, di tutta la federazione Italiana che non ha saputo prendere in un momento così delicato e importante la situazione.

Adesso si può parlare solo con il senno di poi, se Tavecchio avesse esonerato Ventura e messo qualcun altro al suo posto l’Italia si sarebbe qualificata, se Ventura avrebbe gestito la situazione in modo migliore l’Italia per adesso sarebbe ai Mondiali, ma siamo sicuri che non sarebbe finita come nel 2010 e nel 2014 quando sarebbe stato meglio iniziare a pensare seriamente a mettere i puntini sulle i e soprattutto nel 2014 iniziare a gestire meglio tutte le situazioni? Però tutti sappiamo che vedere l’Italia ai Mondiali sarebbe stata una grande gioia indipendentemente dai risultati.

Possiamo soltanto augurare al nuovo CT della Nazionale Roberto Mancini e ai nuovi volti che speriamo tutti possano di nuovo far sorridere i volti degli Italiani magari facendo dimenticare a tutti la disfatta firmata Ventura-Tavecchio.

Augurando adesso a tutti voi un Buon Mondiale, senza il nostro Inno nazionale che però suonerà sempre forte nei nostri cuori.

Massimiliano Vallone