Cari fratelli nella fede rossonera,
mi accingo, con serena incoscienza, ad avventurarmi in un territorio ostico, ostile e pieno di insidie.
Correre rischi può fare paura -ha scritto Cesar Romao, uno che di queste cose se ne intende- ma è l’unico modo di avventurarsi in territori sconosciuti e trasformarli in promettenti sfide”. 
Il mio territorio sconosciuto è quello delle tattiche, delle strategie e dei tatticismi. Un campo minato per il sottoscritto che, da sempre, del gioco del calcio e della passione per il rosso e il nero, ha una visione soffusa di emozioni, bel gioco e campioni che corrono, con la testa in alto e senza guardare la palla che si muove da un piede all’altro come i respingenti di un vecchio flipper.
Ma, allora, mi direte, tu sei un tifoso d’altri tempi? Certo, l’ho scritto anche nel mio profilo. Sono un tifoso archeologico del Milan e tale intendo rimanere.
Veniamo alla sfida. Io sono consapevole che, in questa agorà del tifo 2.0, ci sono personaggi che di tattiche, strategie e tatticismi mi possono dare severe lezioni. Faccio qualche nome, quelli che mi vengono in mente, e chiedo venia se non li ricordo tutti, ma la mia memoria è come quei motori delle Vespe o delle moto di una volta, che per partire avevano bisogno della spinta.

NARRATE O TATTICI LA VOSTRA STORIA 
Dicevamo, ah… i nomi degli esperti: Robysan, Zardoronz, Angelredblack, Velox… poi ci sono le nuove leve ben rappresentati dall’indomito Damiano. Frankie 62? No, lui è un tattico, ma di altre cose. Sta sulla sponda del fiume dove soggiorno anch’io e spesso ci capita di filosofeggiare sul più e sul meno, ma più sul meno che sul più.
Comunque, scusatemi i vecchi tendono a divagare. Allora, signori tecnici, mi volete spiegare perché diavolo questa sfarfaleggiante squadra va sempre per linee verticali e sulle fasce c’è il vuoto assoluto? Mi volete aiutare a capire perché non parte un cross per la testa di Giroud, che non attende altro? Ma com’è possibile che Monsieur Giroud, in nazionale, con i blues di Francia, segna una doppietta e quando rientra nei ranghi rossoneri compaiono i sintomi della stitichezza?

MR. PIOLI, CHE PERSONA EDUCATA 
Un reperto archeologico, come lo scrivente, con il carico di ricordi e di passati trionfi rossoneri, che si ritrova sulla gobba, ovviamente non sprizza gioia ed entusiasmo da tutti i pori quando, sul televisore compare la faccia mesta di Pioli. Per carità, persona degnissima della massima considerazione, perbene, educato e signorile, ma le brave persone, come ha detto qualcuno, si fanno sposare alle figlie… per il calcio così a naso mi sembra occorra qualcosina in più. Un certo spirito trasgressivo… che ne so magari buttare nella mischia qualche giovane promettente. Che so un Lazetic, si scrive così? A centrocampo ne avevamo uno -Pobega- ma ieri sera giocava dall’altra parte. Noi ci siamo tenuti Krunic… un altro che lo guardi in faccia e, contemporaneamente, ti giri intorno per cercare di afferrare qualcosa fatta di legno o di ferro. In mancanza di questi… be insomma si fa ricorso all’antica strizzatina. Funziona sempre. Senza offesa, sicuramente è un ragazzo d’oro, anzi se avete una figlia pensateci.

CONFRATELLI NELLA FEDE
Non sbuffate, non ho finito.
L’altra cosa che mi dovete spiegare è legata agli infortuni. Ora, ditemi, illuminatemi, com’è che arriviamo a venerdì sera e scopriamo che Bennacer, Rebic, Castillejo sono out per affaticamento muscolare? Scusate, confratelli tecnici, a cosa è dovuto l’affaticamento muscolare? Il mio so a cosa è dovuto, ma quello che affligge il terzetto di cui sopra, a cosa è dovuto? A una congiura anti-Milan ? Alla confluenza negativa degli astri? E il prode Ibrahimovic? Ginocchio dolorante, dicono, no, qui so bene cos’è. Ha un nome questa patologia che, in questo momento, non mi sovviene.
Poi un altro aspetto. Diaz, Messias, Saelemaekers: li considerate giocatori da Milan? Niente di personale contro questi baldi (eufemismo ndr) giovanotti. Ma, sinceramente, il primo ieri sera non era in campo, il secondo ha avuto un impatto nullo sullo schema di gioco e il buon Salamandra  ha provato a scroccare un rigore, ma si è buttato a terra quando Ricci era ormai passato. Ci vuole testa anche per le sceneggiate. Poi c’è Leao. Da quando l’ho visto per la prima volta -ma io non sono un tecnico ecco perché scrivo a voi- mi sono sempre chiesto, come Totò, in quella famosa gag: “Chissà questo dove vuole andare a parare”. Forse Nereo Rocco a questa domanda saprebbe dare una risposta delle sue. ”Ehi… Rafael ti pensa a giocar... mona! Ma Mr. Pioli certe espressioni non le usa. Non fanno chic. Nel frattempo, però, non si fanno manco i goal. Ma, come si dice, tutto dalla vita non si può avere.

UN MERCATO DA... FAVOLA
Ora, illuminatemi sul mercato.
Sento, in giro, una girandola di nomi da mille e una notte. Ma, ne siete sicuri? Mi capita, alcune sere, di girovagare, tra uno sbadiglio e l’altro, sui siti della tifoseria rossonera. Siamo già al libro dei sogni. Lo hanno cominciato a sfogliare presto quest’anno. Girano nomi come Asensio Botman, Sanches, Dybala, ma ne siete sicuri? Anche qui da noi, in VxL, non si scherza. Anzi qui qualcuno ha già annunciato la  formazione del Milan del prossimo anno. Costo complessivo intorno ai 400 milioni. Ma il rag. Gazidis è d’accordo? Mi sembra -non vorrei dire- uno con il braccino corto. Più che altro il nostro amministratore delegato è fortemente attratto dal settore immobiliare.
Intanto, ci siamo venduti la sede, quel bel palazzone che fa tanto chic e poi ci siamo concentrati sul progetto del nuovo stadio. A guardare il ‘rendering’ sembra una ‘cattedrale. Un qualcosa di spirituale dove si compiranno miracoli calcistici. Noi di miracoli in realtà ne abbiamo tanto bisogno. 

Adesso è il momento dei saluti... e colgo allora l’occasione per ringraziarvi della vostra pazienza.
Grazie e scusate il disturbo.

Pereira