10 punti! Non più quindici e neanche nove. I numeri al momento sono questi, che mutano sensibilmente la classifica in SerieA e non è detto neanche che finirà così. Ricordiamoci che ci stanno una decina di società della SerieA sotto indagine, ancora.
Sarà lunga, ma in tutto ciò c'è una questione di fondo su cui riflettere, a dovere.
Lasciando da parte isterismi, reazioni scontate da tifoso, lasciando da parte i complotti mondiali che hanno visto nella Juventus l'agnello sacrificale, di che, poi, non si è capito, una domanda gli amici juventini devono farsela.
Perchè? Perchè tutto ciò? E non è la prima volta che la Juventus nella sua storia viene sanzionata pesantemente.
Ed ora, si rivede una storia che forse è anche peggio di calciopoli e tutto lo schifo che vi era connesso. La lealtà sportiva è uno dei pilastri fondamentali di qualsiasi sport. Se questa viene minata, compromessa, si fa saltare in aria lo sport  ed il calcio e ciò che questo rappresenta. Lealtà sportiva. Un concetto fondamentale, non stiamo parlando di bazzecole.
Poi si può discutere, giustamente, sui tempi sballati della giustizia sportiva non consoni a quella richiesta di tassatività e certezza che dovrebbe esserci nelle competizioni in corso d'opera.
Campionati sicuramente falsati, compromessi, i condizionamenti ci sono, ciò è innegabile. Però, si ripete una storia, anche se con modalità diverse, ma che nella sostanza porta il principale club italiano ad essere sanzionato.

Non finisce questa volta in SerieB, pare. Forse in Europa ci entrerà dalla finestra. Anche se bisogna capire la UEFA se vorrà affondare il coltello della vendetta per la SuperLeague oppure alzare bandiera bianca in segno di tregua per l'accettazione del fallimento di un progetto contrastato dai potenti del calcio e osato nei peggiori dei modi e con un tocco di arroganza che ha avuto un evidente effetto boomerang clamoroso.
Che necessità vi è di ricorrere a certi modi di fare per essere vincente? Vincente in Italia, poi, mica in Europa. Su questo si deve riflettere.

Così fanno tutti? Solo la Juventus viene punita? Inutile girarci attorno, i panni sporchi vanno lavati prima di tutto in famiglia, ma si ha la sensazione che dalle parti del mondo bianconero di Torino preferiscano continuare a percorrere la via del vittimismo, piuttosto che quella del mea culpa. D'altronde i due scudetti rivendicati ancora oggi dovrebbero insegnare quale sia lo stile che da tempo si determina da quelle parti e c'è veramente poco di cui rallegrarsi.