Quest’articolo doveva essere una risposta ad “Analisi di una sconfitta” scritto da Pierligi, poi però il tema mi ha appassionato e sono voluto andare oltre. In seguito, si presenta una critica ad alcuni punti della sua analisi per poi proporre un’altra prospettiva.

1. Nei tornei di lunga durata come il campionato emergono le squadre migliori.

In questi giorni questa frase si è sentita parecchio, allora perché ci sono squadre che riescono a vincere campionato e Champions? Questa è una scusa per non accettare la sconfitta. Poi di che tipo di campionato parliamo? La Serie A è forse più difficile della Champions? I 3/4 delle squadre di medio-bassa classifica non vengono mai a giocarsela contro la Juve (lo disse Buffon), il livello delle altre è tutto da rivedere, dato che in Europa negli ultimi anni solo la Juventus ha ottenuto risultati decenti. Tutto sommato vincere questo campionato non è poi così difficile per voi.

2. De Sciglio non ha fatto errori determinanti

Basta guardare il video del primo gol dell'Ajax, oltre a Bernardeschi, pure Mattia tiene in gioco l'avversario (vedi video in fondo, minuto 4.21), ma invece di rincorrerlo come fa Bonucci, sta fermo ad alzare la mano... e se Szczęsny avesse ribattuto? De Sciglio è un infiltrato milanista (Tutti l’hanno capito, tranne Allegri), sta ancora cercando di vendicare quel rigore dato all’ultimo minuto in vostro favore, che a differenza di quello prodotto da Alex Sandro, non si sa perché era solare.

3. Una serie di circostanze sfavorevoli che, accumulate in una gara secca, possono far perdere la partita.

Ecco ora pensate al rigore di Muntari e al rigore da dare sul fallo di mano di Alex Sandro, sono o non sono circostanze sfavorevoli per l’avversario. Poi però la maggior parte degli juventini dice che anche se avessero dato il rigore non è detto che gli avversari avrebbero vinto e che la Juve grazie alla sua manifesta superiorità ne sarebbe venuta fuori. Per favore, iniziate a concedere anche agli altri la possibilità di vincere le partite grazie a circostanze favorevoli, basta con quest’aura sacra del tanto poi avremmo vinto lo stesso. Ma ritornando all’Ajax non è stata una partita secca, avete avuto due partite per dimostrare di essere superiori, se non ce l’avete fatta, non sono solo circostanze sfavorevoli.

4. Sulla sconfitta della Juventus pesano le assenze.

È vero, Mandzukic e Chiellini non sono facili da sostituire, ma Douglas Costa e Dybala, per il modo in cui si sono espressi quest’anno, sono giocatori sostituibili e forse il calo di rendimento non è solo colpa loro.

5. La Juve, nonostante l’acquisto di Ronaldo non era ancora competitiva a livello europeo.

Quest’anno siete la squadra che in Europa ha speso di più sul mercato, da anni in Italia avete una posizione di monopolio che vi permette di prendere alcuni tra i migliori giovani italiani (Rugani, Spinazzola, Bernardeschi, Caldara, Kean) oltre a giocatori affermati sottraendoli alle dirette rivali (Higuain, Pjanic, Szczęsny, Cancelo) e non avreste una rosa competitiva a livello europeo? Quest’anno avete anche comprato un giocatore di livello più che internazionale, e di certo non è colpa vostra se un’oculata gestione vi permette di fare certi acquisti, ma non potete pretendere di andare da tutte le rivali europee ed acquistare ogni loro giocatore di livello per poter dire che la vostra rosa è competitiva a livello internazionale, insomma in Europa il monopolio ve lo scordate, perché esistono altre squadre con capacità di gestione ed una capacità di attrarre talenti pari alla vostra, per cui dovreste abituarvi a giocarvela alla pari.

6. C’è da aggiungere il fattore sfortuna durante la partita, per come sono scaturiti i gol in Juventus-Ajax.

Questa è la frase che dico negli ultimi anni ogni volta che il Milan perde contro la Juventus con un solo gol di scarto, ma al netto delle partite in cui anche l’arbitro ci mette il suo, sono più quelle in cui per onestà bisognerebbe dire meno male non ce ne hanno fatti altri quattro. Per cui anche in Juventus-Ajax io ribalterei la frase e direi che bisogna considerare il fattore fortuna, fortuna che non ve ne hanno fatti altri quattro.

Ricollegandomi a quest’ultimo punto la sfortuna è tipica del singolo episodio, ad esempio la gran parata di Dudek su Sheva, nella quale si vede che il portiere polacco era  in preda ad un’allucinazione mistica, però se si perdono 7 finali o si esce prima nonostante in campionato si domini non credo si possa continuare a parlare di sfortuna.

Personalmente il problema della Juventus è un altro, ossia il campionato poco allenante, la cui colpa non è solo degli altri e in merito propongo alcune ipotesi. Da anni (non solo gli ultimi 8 anni) giocare alla Juventus significa giocare nella squadra più forte, per cui vado in campo (in campionato) con la convinzione di vincere. Questa convinzione viene a sua volta rafforzata dal fatto che molte squadre piccole non se la giocano a morte, perché sanno che molto probabilmente perderebbero e perché in caso di entrata brusca (se provo a vincere certi duelli diventano più duri) contro un giocatore juventino, gli arbitri sono più severi, per cui queste squadre preferiscono risparmiare forze e cartellini per sfide che per loro contano. Nelle partite con le grandi,invece, la convinzione che, tanto in qualche modo la superiorità della Juventus  emergerà viene rafforzata da alcune direzioni arbitrali che, anche quando non si arriva all’episodio palese in stile Muntari, prevedono una gestione dubbia dei cartellini (vedere gli ultimi Juventus-Napoli) e dei falli. Infine questa convinzione di invincibilità viene amplificata ancora una volta da molti giornalisti, che non vogliono inimicarsi né la tifoseria più grande d'Italia, né la società più potente d'Italia. Per fare un confronto, su Fox sport, non si sono fatti molti problemi a definire il rigore non dato sul fallo di mano di Alex Sandro e la decisione di non andare a rivedere al Var il rigore assegnato alla Juventus, un furto.

Purtroppo questa convinzione di superiorità che si crea in Italia scoppia come una bolla in Europa perché sistematicamente vengono a mancare i presupposti di sussistenza della stessa, ossia: addio situazione di manifesta superiorità, addio squadre che non entrano per giocarsela e addio arbitri e giornalisti compiacenti (Questi privilegi in Europa sono concessi solo al Real Madrid, ma questa è un’altra storia).

Per concludere, potete tacciarmi di antijuventino, “gombloddista”, rosicone, oppure potete prendervela con la sfortuna, con il mercato non all’altezza, con Allegri, De Sciglio, con Cobolli Gigli, potete anche usare lo “stile Juve” e dire che voi per cultura sapete riconoscere un avversario che vi è superiore, ma finché non riconoscerete che i motivi per cui non vincete in Europa sono figli del modo in cui vincete da anni in Italia, credo che le vostre analisi delle partite saranno sempre incomplete.

 

P.S.: Per una volta non derubricate questa critica alla voce antijuventino frustrato, provate a pensare per un secondo che quanto scritto non è solo l’elucubrazione di un tifoso avversario con il dente avvelenato, prendete solo quanto vi serve di questo discorso, il resto cestinatelo e chissà che qualcosa di quanto detto non serva per analizzare meglio questa sconfitta e per avvicinarvi alla tanto agognata vittoria europea.