Sabato 10 di Giugno. Tutti al mare. Ombrellone, sole, caldo, grattachecca e telefono per cercare nuove notizie di calciomercato. Tra queste scorgo quella che non avrei voluto trovare: Fabio Capello nuovo allenatore dello Jangsu. 10 milioni di euro all'anno. 

Don Fabio, dopo i vari, Oscar, Tevez, Guarin, ma anche Lippi prima e Cannavaro dopo, è l'ultimo travolto dalla montagna di soldi proveniente dalla Cina. Eppure mister Capello nella sua vista calcistica, da giocatore prima e allenatore dopo, ha sempre guadagnato cifre alte, altissime. Non sono qui a fare i conti in tasca all'allenatore di San Canzian d'Isonzo, ma voglio riportare alcune cifre: ai tempi del 2010, quando Don Fabio allenava la nazionale inglese, percepiva circa 8 milioni di euro annui; quattro anni dopo, Capello prende la guida della nazionale russa, dove percepisce più o meno lo stesso stipendio, ovvero 8 milioni di euro circa (senza parlare della buonuscita percepita quando ha lasciato la nazionale russa).

Conti alla mano, mister Fabio Capello ha sicuramente un bel conto in banca. 

La domanda è: vale la pena per un allenatore del suo calibro screditarsi andando ad allenare in un Paese dove il calcio non è neanche al livello della nostra Lega Pro, seppur per un corposo stipendio?

A parer mio, la scelta di Don Fabio appare discutibile. Parliamo di un privilegiato, una persona che nella sua vita ha sempre guadagnato all'anno più di quanto un lavoratore medio guadagnerebbe se lavorasse per 100 anni. Non me ne voglia Capello, la mia "rabbia" è maggiormente rivolta verso coloro che nel calcio si fanno spazio solo attraverso milioni su milioni. E non me ne vogliano neanche i cinesi, perché è si vero che loro avanzano nel calcio attraverso i soldi, ma è vero anche che c'è chi questi soldi li accetta ben volentieri.

A farmi rabbia è che Don Fabio negli ultimi anni a parole rifiutava qualsiasi ruolo in Europa, alla guida di club o nazionali, per assenza di stimoli. E se ora è arrivato ad accettare l'offerta dello Jangsu, mi viene da pensare che l'unico stimolo che serviva era il denaro: questo non è più calcio, è peggio del Monopoli...

Maledetti soldi cinesi. Maledetti coloro che troppo facilmente cedono davanti al loro potere.