A Firenze c'è un clima bollente. Ieri il comunicato della società viola, che chiedeva professionalità al tecnico ed impegno alla squadra, oggi la resa dei conti. 
Il tifo organizzato del UnoNoveDueSei aveva rilasciato questa mattina un comunicato, criticando la società per aver scaricato le colpe su allenatore e giocatori, sentendosi ostaggi di questa proprietà. Poi la notizia: Pioli ha deciso di dimettersi. Sono state messe in dubbio le sue capacità sia professionali che umane. Non vi erano i presupposti per andare avanti, per finire la stagione. 

Pioli era arrivato a Firenze nel 2017, sostituendo Paulo Sousa. La sua prima stagione alla Fiorentina si era conclusa all'ottavo posto, totalizzando 57 punti in campionato. Una stagione segnata dalla morte di Astori che lo ha legato indissolubilmente alla città. Tenere la squadra unita, risollevare il gruppo in uno dei momenti più tristi della storia viola è stato anche merito suo. 

Il mercato di Corvino della scorsa estate non aveva entusiasmato la piazza né tantomeno il tecnico, che si è ritrovato con molta mediocrità nei diversi reparti. Sfortuna, partite sbagliate tatticamente e serie interminabile di pareggi, culminata con la sconfitta della scorsa giornata con il Frosinone, hanno fatto il resto. Pioli a Firenze non ha lasciato il segno. Ha raggiunto la semifinale di Coppa Italia, ma ha deciso di lasciare la barca prima ancora di arrivare al porto o di affondare insieme a lei.

Comunicati e dimissioni che arrivano nel momento più caldo della stagione. Il campionato non ha più niente da regalare alla squadra gigliata ma è ancora aperto, dopo il 3-3 dell'andata, il discorso coppa. Non sarà semplice affrontare la compagine bergamasca, che è in uno stato di forma impressionante. Intanto domenica arriverà il Bologna per capire come ha reagito la squadra a questi cambiamenti che hanno stravolto l'ambiente viola.

Al posto di Pioli, è arrivato Montella. E' tornato Montella. Domani il suo primo allenamento e la conferenza stampa di presentazione.
Intanto, tra le curiosità legate al cambio allenatore in corsa, c'è il fatto che la Fiorentina abbia vinto 4 delle 6 Coppe Italia della sua storia, cambiando il tecnico a stagione iniziata. L'ultima volta nel 2000-2001, quando Mancini prese il posto dell'esonerato Terim. Una piccola luce di speranza in questa giornata di caos viola.