Dopo un anno in cui gli azzurri diventano, incredibilmente, campioni d’Europa sotto il cielo splendente del “Tempio del Calcio” (Il Wembley) e in cui finalmente i tifosi ritornano a “riempire” gli stadi è, tuttavia, il calciomercato a tenere banco, negli ultimi giorni, e in particolare il “nostro” che ha assunto sempre più le sembianze di uno squallido “mercatino delle pulci” con i saldi di fine estate. Tra l'immobilismo generale, però, si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile divorzio anticipato tra il 5 volte pallone d'oro Cristiano Ronaldo e la Juventus. Un film già visto e rivisto, trito e ritrito, ma che stavolta sembra esser davvero vicino alla sua "uscita definitiva” all’interno delle "sale" cinematografiche, delle città di Manchester (City?) o Parigi (Psg?), dove i "petrodollari" piovono dal cielo come se fossero gocce di pioggia durante il più terribile dei temporali. Battute e paragoni a parte la vicenda Ronaldo sta cominciando, davvero, a stufare anche il tifoso juventino meno incallito, insomma rimane o se ne va? Gioca o non gioca? Ha voglia di lottare per la squadra, che gli paga 31 milioni di euro netti a stagione, oppure si è preso di invidia dell'amico - nemico Messi che ha "scelto", al netto delle sue lacrime di coccodrillo, il "circus" dello sceicco Al - Khelaifi? Domande a cui è davvero difficile poter rispondere anche se nelle ultime ore il continuo pressing del Manchester city a Jorge Mendes (procuratore di Ronaldo) e il caso Mbappè – Real tengono in ansia tutto il popolo bianconero a pochi giorni dalla conclusione del calciomercato. Di fronte ad una possibile partenza di Ronaldo tanti sono gli interrogativi da porsi sul futuro della squadra e della società: perché il campione portoghese sta facendo di tutto per andarsene? Chi sarà il suo eventuale sostituto? Onorerà la maglia se dovesse rimanere? Domande a cui proveremo a dare delle risposte!  

LA PESANTE EREDITÀ DI FABIO PARATICI Fabio Paratici da quest'anno non riveste più il ruolo di “Chief Footballer Officier” della Juventus ovvero non fa più parte della dirigenza bianconera. Come è noto ha già iniziato una nuova avventura "nel campionato più bello del Mondo", la Premier League inglese e più precisamente al Tottenham Hotspur, a proposito grazie di tutto Fabio! Ma ciò nonostante la sua "ombra" è ancora molto ingombrante e per certi versi, a vedere l'attuale rosa bianconera, è come se non se ne fosse mai andato. Pochissime operazioni, sia in entrata che in uscita, sono state messe in atto dal nuovo responsabile dell'area sportiva bianconera Federico Cherubini, benvenuto e in bocca al lupo, il che fa ancor di più emergere, l'oscura "presenza" di Fabio Paratici e del suo lavoro compiuto nell'arco delle ultime due stagioni. L'impressione è che l'ex direttore bianconero abbia lasciato un'eredità molto pesante al suo successore il quale sembra essere come un prigioniero che non riesce a liberarsi dalle sue "catene" nonostante ne possieda le "chiavi", del mercato bianconero, dategli in consegna da Andrea Agnelli in persona. È vero non è facile, come può capitare in qualsiasi altra azienda del globo terrestre, succedere a qualcuno che ha fatto, per quasi un decennio, la recente storia di un club prestigioso come la Juventus ma è lecito aspettarsi qualcosa di più da chi ha in mano il "potere" decisionale dell'area sportiva bianconera e al momento le attese, a mio avviso, non sono state assolutamente rispettate nonostante le enormi difficoltà extracalcistiche del caso. Fatta questa doverosa premessa e prendendo in seria considerazione il "caso Ronaldo", siamo certi che l'unica "testa" da far saltare, nella ghigliottina dirigenziale bianconera, fosse solo quella di Fabio Paratici? La risposta è un secco no, il “buon” Fabio ha pagato delle scelte di mercato diciamo "troppo creative", come amava definirle nel suo ultimo periodo, compreso Ronaldo?, lasciando degli evidenti segni anche a chi adesso ne fa le sue veci. Non doveva però essere l'unico a pagarne le spese, discorso a parte Pirlo, vero Pavel? Intanto la sua "eredità" continua, anche senza di lui, ad essere pesante e rischia di far pagare un scotto troppo elevato persino al migliore degli “aziendalisti” in circolazione come Max Allegri, a lui l'arduo compito di riportare in alto la Juve per ristabilire le gerarchie di un campionato avaro di campioni ma con ben sette squadre a contendersi lo “scettro” di campione d'Italia.

CAOS JUVE O CASO CRISTIANO RONALDO?Non esiste nessun caso Cristiano Ronaldo alla Juventus”, come più volte dichiarato dagli esponenti del club, ma se non è così allora ciò che regna sovrano all'interno dell'ambiente bianconero, come ho già detto in passato, è "solo" il caos più totale. La verità attorno a questa vicenda sta sempre nel mezzo infatti entrambe le parti, a mio modestissimo modo di vedere, vorrebbero separarsi ma in realtà mancano i tempi e le condizioni adeguate per poterlo fare. Cristiano Ronaldo sta spingendo sull'acceleratore per poter lasciare la Juve in tempi brevissimi, la fuga di Jorge Mendes a Torino ne è la prova concreta, tant'è che domenica scorsa avrebbe chiesto di non giocare pur di non pregiudicare la sua "tenuta fisica" in caso di offerte di mercato importanti a tal punto da poterlo soddisfare. Se ci fosse un minimo di verità su queste voci, e non voglio crederci sul serio, sarebbe davvero un atto intollerabile oltreché rappresentare una grave mancanza di rispetto nei confronti dei compagni di squadra, del mister ma soprattutto dei tifosi gli unici veri incolpevoli di questa spiacevole vicenda. Probabilmente Ronaldo resterà alla Juventus, salvo offerte convincenti, per il club, dell’ultimo momento, e magari farà già una tripletta contro l'Empoli sabato sera, chi può saperlo, ma quello che risulta evidente, ancora una volta, è la grave "mancanza di polso" della società Juventus nel lavare i "panni sporchi" all'interno della propria "casa". Non voglio entrare nel merito del solito discorso “da quando se ne è andato Marotta la Juve non è più ne carne e ne pesce” però le scelte “azzardate” fatte negli ultimi tre anni sembrano non avere nessuna logica e il buon “Beppe”, per dire la mia, avrà avuto, a questo punto, le sue buone ragioni per andarsene e non credo che sia stato solo per la questione Cristiano Ronaldo. Dunque dove sono finiti valori quali la rigidità, il rispetto e l'immagine dello stile Juventus della prima era di Andrea Agnelli? Ma soprattutto da quando le esigenze di un giocatore, seppur importante, prendono il sopravvento rispetto a quelle societarie? Una società con il famoso "stile Juventus" avrebbe avuto il coraggio di mandare Ronaldo in tribuna con conseguente multa salata ed è il tipo di trattamento che gli andava riservato dopo la pantomima della panchina per "scelta tecnica". Il “Caso Ronaldo” è segno di un’instabilità societaria che ancora non riesce a gestire con lucidità “certe situazioni” dopo gli ultimi tre anni di cattiva gestione e anche la conseguente confusione nella costruzione della rosa attuale, nonostante la crisi economico – finanziaria causata dal coronavirus, è una delle prove evidenti che in questo momento il punto debole sia all’interno della “stanza dei bottoni bianconera”.

LA COLPA E’ DI RONALDO?

Dare le colpe a Ronaldo dell’attuale situazione è davvero riduttivo. Cristiano lo conosciamo, in fondo, è un campione straordinario in grado ancora di fare la differenza sul campo anche a 36 anni da vero leader e trascinatore quale è sempre stato. La sua voglia di mettersi ancora in gioco e vincere trofei con una nuova maglia è anche comprensibile soprattutto se a cercarlo sono squadre in grado, se non di vincere, perlomeno di competere seriamente per la vittoria finale della Champions League. E’ chiaro che non lo farebbe per denaro (si può dire lo stesso di Messi?) perché alla Juventus guadagnerebbe, almeno per un altro anno, quanto gli offrirebbe chiunque altro ma se ne andrebbe per la sua voglia di provare a vincere, per un ultima volta in carriera, quella “Coppa dalle grandi orecchie” che gli manca, ormai, da quattro anni a questa parte e in cui si è affermato come uno dei giocatori più forti del Mondo. La Juventus è in fase di ricostruzione ed ha un bilancio disastrato a causa delle scelte scellerate perpetrate nel corso delle ultime stagioni e non gli può garantire una squadra competitiva tale da poter raggiungere questo grande obiettivo quindi per questo “odiare” Ronaldo o prendersela con lui se ha voglia di cambiare aria avrebbe poco senso. L’unica cosa che mi sento di condannare sono i suoi “atteggiamenti”, adesso è un giocatore della Juventus, fino a quando non firmerà con un'altra squadra, e quindi, da tifoso, vorrei vedere un comportamento professionale da parte del campione portoghese e per questo sono convinto che la società deve farsi assolutamente sentire in queste occasioni e intervenire con il “polso”duro anche se si tratta del giocatore più forte del Mondo.

DA DOVE RIPARTIRE?

Al di la di come finirà la vicenda Ronaldo, la Juventus dovrà comunque ripartire dal campo, la miglior cura possibile per scacciare i fantasmi della precedente stagione. Dunque che Juve dobbiamo aspettarci? Se da un lato le prime giornate raccontano poco, dall’altro la partita con l’Udinese, ha però evidenziato una Juve dal doppio volto, nonostante la presenza in panchina di un uomo “pragmatico” ed esperto come Massimiliano Allegri. Ed è proprio per questo che bisogna ripartire dalle certezze, poche in verità, per poter ritrovare quella solidità e ferocia mancate nell’ultimo biennio. Perdere un giocatore come Cristiano Ronaldo in un momento così delicato e soprattutto non sostituirlo adeguatamente potrebbe indebolire e non poco la Juventus anche se ne sorriderebbero le casse della società. Non credo a nessun “Coupe de Teatre”, da parte della società bianconera sul mercato, in caso di partenza di Cristiano Ronaldo, ma verrebbe preso, sicuramente, un giocatore funzionale al modulo e al tipo di gioco di Max Allegri. Un ulteriore aspetto da non trascurare è la troppa pressione che si sta mettendo addosso al tecnico livornese, la squadra è pressoché identica a quella dell’anno scorso e per quanto sia uno dei migliori allenatori in circolazione il buon Max non ha la “bacchetta magica”. Qualora Ronaldo venisse ceduto, perderebbe, comunque, un riferimento da trenta e passa gol a stagione in attacco, roba mica da poco! Quindi attenti ad aspettarsi l’impossibile da Massimiliano Allegri dopotutto fa più che dignitosamente il mestiere dell’allenatore non il Mago Casanova.

Caro Cristiano come disse il nostro capitano Alex Del Piero nel giorno in cui ci lasciò: “I giocatori passano ma la Juve rimane” riusciremo ad andare avanti, nel caso, anche senza di te nel caso è stato bello poterti ammirare con la nostra maglia.

Fino alla fine forza Juventus!

Ciccio.