Mancano tre giornate per completare il girone d'andata e il calendario può dare una mano d'aiuto all'Inter per confermarsi in testa alla classifica.

La squadra milanese ha affrontato gli scontri diretti tutti in trasferta conquistando due pareggi con Napoli e Juve e una vittoria con la Roma, resta la sola Lazio che si incontrerà all'ultima giornata al Meazza.

Visto lo svilupparsi della classifica, dove la differenza, presumibilmente, la faranno gli scontri diretti, Spalletti e la sua truppa avranno il vantaggio di affrontare le dirette avversari in casa, con la presenza dei propri tifosi pronti a dare il loro sostegno con il Meazza sold out come al solito quest’anno.

Le dirette rivali avranno, sulla carta, partite meno facili o meglio dire più complicate. Il Napoli sabato alle 18,00 andrà a far visita al Torino e la partita dopo riceverà al San Paolo la Sampdoria, la Roma domenica riceverà il Cagliari e la domenica successiva sarà ospite della Juventus la quale la prossima domenica andrà a Bologna. Le prossime due partite per l’Inter saranno incontri, sulla carta, abbordabili con Udinese in casa e a Reggio Emilia contro il Sassuolo. L'ultima di andata vedrà il Napoli ospite a Crotone, la Juve a Verona contro l'Hellas e la Roma che ospita il Sassuolo.

L'Inter, in caso di vittoria nelle due prossime partite, potrà avvantaggiarsi dello scontro fra la Juve e la Roma, dove, necessariamente, qualcuna delle due se non entrambi in caso di pareggio, dovrà lasciare punti, presentandosi all'ultima di andata contro la Lazio con notevoli possibilità di laurearsi campione d'inverno.

L'ultima partita del girone di andata dell'Inter sarà, appunto, contro la Lazio la quale prima sarà ospite a Bergamo e nella penultima riceverà il Crotone. Un capitolo a parte merita quella che sarà l'ultima di ritorno contro la Lazio. Coinciderà, infatti, - come ultima di campionato - alla partita che si disputò il 5 maggio 2002 a Roma. Questa coincidenza fa tornare alla mente, con dovuti scongiuri da parte di tutti gli interisti, alla partita che l'Inter, capolista con 69 punti, in vantaggio di un punto sulla Juve e due sulla Roma, affronta contro la Lazio, ormai fuori dalla lotta scudetto. Una partita, allora, considerata facile anche in considerazione del gemellaggio fra le due tifoserie e che avrebbe riportato lo scudetto a Milano dopo 13 anni. Quella partita, ormai entrata nella storia l'Inter e nei ricordi più tristi per la sua imprevista e deludente fine, fu persa 4-2, dopo essere andata due volte in vantaggio, con consegna dello scudetto alla Juve che vince 2-0 a Udine. Quella fu, dopo i pianti sul campo, anche l'ultima partita di Ronaldo all'Inter.

Ecco, memori di tutto questo, sarà compito di Spalletti ricordare ai giocatori che mai nessuno può sentirsi appagato e che ogni partita deve essere giocata per essere vinta e per mettere sempre più distanza per chi insegue, perchè l'imprevisto 5 maggio è sempre dietro l'angolo.

Domani in campo con la miglior Inter con la convinzione che al Pordenone, come in una rappresentazione al teatro, sono stati concessi 120 minuti di gloria e di palcoscenico, all'Udinese si ricorderà che sta entrando alla Scala del calcio e che le repliche per gli ospiti sono finite.