Ci aspetta un'estate ricca di dibattiti e discussioni, in quanto, molte e molto innovative sono le idee che girano intorno al campionato italiano e ad una sua evoluzione.
Tralasciando la continua lotta per gli stadi di proprietà, su cui sembra che lentamente si stia smuovendo qualcosa, le idee più recenti degli organi dirigenziali sarebbero quelle dell'istituire il "martedì degli arbitri" di cui già ho parlato nel precedente articolo "Finalmente la parola agli arbitri!", ma soprattuto di rivoluzionare il sorteggio del calendario andando non solo ad imitare il modello inglese, ma bensì, ad implementarlo con una successiva proposta, ma andiamo per gradi analizzando come funziona il sorteggio per la Premier League e quali sono i vantaggi.

In Premier League il calendario per la prima metà della stagione 2019/20 è stato già reso noto, ma la particolarità risiede nel girone di ritorno della competizione. Sebbene il girone d'andata resti fisso, a mutare sarà quello di ritorno il quale subirà, se così lo vogliamo definire, un "secondo sorteggio".
Gli accoppiamenti di una giornata resteranno sempre gli stessi, a mutare sarà la giornata in cui dovranno incontrarsi, esemplifichiamo per rendere tutto più chiaro: nella prima giornata della prossima Premier League si giocherà West Ham - Mancherster City, secondo la nostra logica questo incontro, a parti invertite ovviamente, dovrebbe giocarsi alla prima giornata di ritorno, e invece no! In Inghilterra il girone di ritorno non ricalca quello d'andata, rendendo possibile il disputarsi di Manchester City - West Ham, invece che alla prima giornata di ritorno magari alla quinta!

Modus operandi molto particolare, ma che in fondo ha un suo valido perchè.
Il campionato inglese non è solo il più seguito al mondo, ma è anche uno dei campionati con più partite da disputare; una squadra inglese di primo livello, quindi, che ricopre le prime posizioni in Premier Legue oltre al campionato e alla relativa competizione europea deve sostenere le fatiche delle due coppe nazionali: la FA Cup e la League Cup (Carabao Cup).
Importante rimarcare il modo in cui queste due coppe vengano organizzate e la differenza che potrebbe esserci tra una squadra inglese ed una italiana. Prendendo in considerazione solo le prime di ogni campionato, ovvero quelle che rapresentano abitualmente la rispettiva nazione nelle competizioni europee, una squadra italiana dovrà affrontare, in caso di arrivo fino alla finale di Coppa Italia, solamente 5 incontri, in quanto entrerà in scena solamente dagli ottavi.
In Inghilterra, a differenza dell'Italia, non esistono favoritismi, gli accoppiamenti sono tutti casuali, uniche privilegiate sono le qualificate alle competizioni europee che saltano qualche turno, ma trattandosi di due competizioni il numero di partite è sicuramente maggiore. E' evidente il vantaggio che si può trarre dal non avere un calendario di ritorno fisso, vantaggio che si materializza sopratutto per le squadre impegnate in europa che potranno essere avvantaggiate dal non dover disputare due match importanti, uno europeo e un nazionale, di seguito.

Modalità di gestione del calendario, che se ripresa identica, potrebbe giovare al nostro calcio essenzialmente da due punti di vista:

  1. Dello spettacolo: quante volte abbiamo assistito ad incontri importanti in Italia giocati con il freno a mano tirato dalle due squadre perchè con la testa erano già all'impegno di coppa?
  2. Della visibilità: concetto collegato al primo, avere squadre rassicurate dal non dover disputare incontri importanti in rapida successione darebbe alle stesse la tranquillità per affrontare al massimo ogni incontro cosicché ad avvantaggiarsene sia la visibilità del nostro campionato.

Il problema è rappresentato dalla seconda parte della proposta, ovvero che non si sta pensando alla semplice importazione di un modello che si è dimostrato vincente, basta pensare agli ottimi percorsi che le squadre inglesi fanno ogni anno in Europa, ma si vorrebbe modificarlo ulteriormente arrivando, alla fine del girone di ritorno ad assistere ad un nuovo sorteggio, con nuove giornate e nuovi accoppiamenti per ognuna di esse. Idea che secondo me andrebbe a rovinare un modello collaudato e funzionante, distruggendone soprattutto la sua più grande qualità ovvero l'elasticità che riesce a conferire al calendario. Mantenere le giornate invariate andandone semplicemente a modificare l'ordine nel girone di ritorno conferisce grande elasticità nelle scelte, consentendo agli organi preposti i quali consultano anche le stesse società, di poter scegliere in maniera più rapida e sicura la data delle partite; capite bene quindi che adottare il modello inglese così com'è potrebbe essere molto vantaggioso per il nostro calcio; ma adottarlo per poi stravolgere le caratteristiche migliori sarebbe solo controproducente.