Il mondo del web viaggia all’impazzata, ogni giorno nascono milioni di nuovi siti internet che si azzannano sulla rete per guadagnare una nicchia di mercato agli occhi del motore di ricerca più conosciuto: Google

In Italia il 98% del traffico di ricerca organica (non a pagamento) passa attraverso il giudizio autoritario e anti-liberare di Google lasciando solo le briciole ad altri motori quali Bing (di casa Microsoft), Yahoo, Duckduck o Yandex, giusto per citarne alcuni.

Anche "Calciomercato.com" partecipa a questa gara, volta ad accaparrarsi un posto nell’Olimpo del settore sportivo e, in particolare, diventare leader delle trattative fra le società.
Non avendo sotto mano i dati di Google Analytics utilizzerò un tool di terze parti come Semrush o Seozoom (assolutamente autorevole) per analizzare il traffico negli ultimi anni e dare un giudizio allo stato di salute di questo portale.

La mia analisi è partita prendendo in considerazione un intervallo di tempo che parte da gennaio 2012 fino a ieri.
Il primo risultato che mi balza agli occhi mostra un incremento costante e naturale di posizionamento sul motore di ricerca fino al raggiungimento di quota 8 milioni circa di  “traffico organico” (febbraio 2019) considerando come metrica il valore  delle "query" (quello che l'utente digita su Google) con il potenziale costo di ppc (pay per click - come da annunci che compaiono in Serp con il suffisso "ann" che contraddistingue "annuncio a pagamento") per posizionare la pagina del sito per quella specifica parola chiave nelle prime 20 posizioni (prima e seconda pagina del motore di ricerca). 

In questi anni, nonostante il sito abbia subito cambiamenti radicali a livello di User Experience e di contenuti si evidenzia come il portale abbia superato incolume la spada di Damocle dei vari algoritmi che si sono succeduti negli anni fra i quali i temutissimi Penguin e Panda che in Italia hanno lasciato alle loro spalle molte vittime illustri anche fra proposte concorrenti a questo portale.

Analizzando il rapporto di "calciomercato" con Google possiamo subito notare la presenza intensiva del portale nelle prime posizioni del motore di ricerca: il sito presenta oltre 6.700 parole chiavi nelle prime tre posizioni di Google e quasi 16.000 query dalla quarta alla 10 posizione per un totale di oltre 22K parole chiavi in prima pagina del motore di ricerca con tutti i benefici del caso. Chapeau!

L'argomento calcistico però è un settore molto ambito e seguito da milioni di tifosi che fanno gola a molti portali perchè garantiscono delle entrate interessanti in termini di pubblicità online (Adsense, pay per click o affiliation).

Fra i £competitors" che maggiormente concorrono con "Calciomercato.com" per posizionarsi nelle stesse "query" riscontriamo:

  • Tuttocalciomercatoweb con 12K di parole chiavi in comune;
  • Calciomercato.it con 6,8K;
  • Calcionews24 con 6,5K;
  • Tuttosport.com con 7,5K;
  • pianetamilan.it con 4,5K.

Prendendo questi siti come potenziali competitors possiamo notare come "Calciomercato.com" si posiziona alla seconda posizione pari merito con tuttocalciomercato.web in una speciale classifica legata al mondo delle trattative calcistiche.

Analizziamo ora il portale in termini tecnici e tanto cari a Google e vediamo i risultati di un "Seo Audit " sintettico (ho utilizzato Screaming frog + Semrush).

Ho analizzato, tecnicamente “crawlerato”, oltre 15000 pagine del sito (un campione significativo) e ho riscontrato oltre 23.000 errori da cartellino rosso, 222.000 avvertimenti da cartellino “arancione” e 33.000 migliorie da cartellino giallo per parlare in termini tanto cari al portale.

Fra i problemi più ricorrenti e gravi ho riscontrato oltre 18.000 link esterni interrotti che provocano errore 404 “Pagina non trovata” e che fanno perdere la bussola al visitatore e allo Spider di Google ; oltre 3.500 problemi di sicurezza e certificazione con protocolli misti nella stessa pagina (probabilmente la migrazione da http a https non è andata molto bene); 40.000 file Css e Javascript non minimizzati, mancanza in 5.000 casi di Heading significativi o sovraottimizzati, oltre 1.000 duplicazione di Meta Tag e oltre 100 mila immagini senza il tag alt tanto caro a Google.

Gli ultimi tre punti sono molto importanti per Google vediamo di comprenderne il perchè:

  • La mancanza degli Headings (titoli della pagina “H1, H2, H3”) non permettono a Google di capire all’istante il tema principale trattato nella pagina sotto esame. Per capire meglio la loro importanza possiamo paragonare questa mancanza alla mancanza del titolo di un libro che vorremmo comprare ma lo lasciamo sugli scaffali perché non capiamo di cosa parla.
  • I Meta Tag rappresentano il punto di incontro fra il sito web e la Serp (elenco dei risultati) di Google. La configurazione errata o mancante di questi tag fa perdere al sito molto del suo “Crawling Budget” e, di conseguenza, il potere di fuoco del portale nei confronti del Google.
  • La mancanza di Alt tag è ancora più grave perché non permette a Google di capire, in prima istanza, che cosa ci sia rappresentato nell’immagine. Questa condizione in breve tempo sarà sorpassata grazie alla tecnologia di analisi in oggetti del crawler (riconoscimento facciale, di. Oggetti, di espressione, di postura e di stesso nell’immagine) ma, se prendiamo in considerazione i software utilizzati da ipovedenti o ciechi, per la visualizzazione web la mancanza di questo attributo comporta la “non accessibilità” completa al sito web e per Google questo problema comporta un ranking basso per il sito.

Nonostante questi errori, a mio parere gravi ma con degli accorgimenti recuperabili analizziamo le note positive del sito web.

Il fattore più impattante in un ottica semantica dei siti web, da parte di Google, è rasppresentata dalla qualità dei contenuti e la freschezza degli stessi. Quando il crawler del motore di ricerca ritorna nel sito si alimenta di nuovi contenuti e associa nuove parole chiavi al "money site" (calciomercato.com). In base a questi elementi possiamo asserire che il portale stia perseguendo la via più congeniale per scalare le posizioni sulla Serp. Lo Spider, grazie  a contenuti aggiornati ogni ora e a continui commenti, permette di accrescere, giorno dopo giorno, la gerarchia sul motore di ricerca e di abbassare il temutissimo "Bounce Rate" (tasso di abbandono) , KPI fondamentale per fare capire a Google che il sito è considerato autorevole. 

Nella mia analisi sintettica voglio porre la vostra attenzione ad una vera e propria “genialata” da parte degli autori che porterà, secondo la mia esperienza, a degli ottimi risultati nel breve e lungo periodo e che permetterà di sbaragliare gli altri competitors online troppo accentratori di contenuti.

Il segreto del successo non dovrà essere imputato solamente alla nuova configurazione grafica, di codice html/php o esperienziale del “money site” ma alla decisione di affiancare al portale madre (calciomenrcato.com) un sottodominio di terzo livello che noi tutti conosciamo come “Vivo per Lei”. 

Permettendo agli utenti di poter scrivere sul sito e, moderando gli articoli prima della messa online definitiva, il sito guadagna linfa vitale per lo Spider in modo naturale e costante e una fidelizzazione organica da parte dei visitatori. 

Considerando che il costo, inteso come “Coupon Amazon”, è molto poco impattante a livello di investimento da parte di Calcioinfinito srl (società che gestisce il portale) questa tendenza porterà ad aumentare in modo considerevole il trust che verrà trasferito da “Vivo per lei” al sito web primario.

Nonostante stiamo parlando di un'analisi sintettica e non approfondita, come meriterebbe, ci accorgiamo come la società Calcioinfinito srl stia lavorando in modo corretto e i risultati ne sono la prova, nonostante alcuni errori tecnici e grossolani che andrebbero rivisti. Il portale è ormai un punto di riferimento in uno dei settori che delineano uno spaccato della cultura sportiva italiana rappresentata dalle trattative di calciomercato.

Il mio lavoro di analisi finisce qui per il momento, ma continuerò a monitorarli per vedere quanto Google apprezzerà questo lavoro certosino degli autori e dei temerari bloggers che alimentano, per passione queste pagine.