A venti giorni dall’inizio del campionato, dopo il superamento del primo turno dei preliminari di Europa League e a tre giorni dal secondo turno con il Shakhtyor Soligorsk, il Torino non ha ancora acquistato un solo calciatore per definire la squadra che nel 2019-20 dovrà affrontare ben tre competizioni - campionato, Coppa Italia e Europa League - cercando di ben figurare. Il che significa piazzarsi tra le prime sei nella classifica finale del campionato, mirare alla finale di Coppa Italia, procedere il più a lungo possibile, senza porsi limiti, nella competizione europea.

Ha ragione Cairo quando afferma che il grosso del mercato il Torino lo ha già svolto trattenendo tutti i migliori e confermando una rosa fatta di calciatori di grande valore ambiti da molte squadre italiane e straniere, ma è vero anche che per affrontare il prossimo campionato che si annuncia molto competitivo, e andare avanti nelle altre competizioni l’attuale parco giocatori non è sufficiente.

Tutte le squadre, non solo quelle di fascia superiore, tra le quali entra ormai di diritto l’Atalanta, che puntano allo scudetto o a piazzarsi nei primi quattro posti della classifica finale del campionato, ma soprattutto le dirette concorrenti della compagine granata nella corsa al quinto e sesto posto si sono notevolmente rafforzate. Si guardi al mercato del Genoa, della Sampdoria e del Cagliari.

Dunque, il maggior livello raggiunto dalle dirette concorrenti del Torino, i molteplici impegni a cui dovrà far fronte la squadra di Mazzarri, con i prevedibili infortuni e cali di condizione, prefigurano la necessità di avere una panchina più lunga costituita da calciatori di pari livello di quelli della formazione titolare. Inoltre, si aggiunge anche un’altra componente importante per raggiungere da subito dei risultati positivi: avere a disposizione fin dall’inizio della preparazione la rosa completa, onde poter integrare al meglio nel gioco di squadra tutti gli elementi utili all’organizzazione del gioco.

Siamo certi che quanto affermato dal direttore generale del club granata Antonio Comi nel corso della 22esima edizione della Cervino Cine Mountain di Aosta, che sono in arrivo nuovi rinforzi, sia vero. Tuttavia, essere troppo attendisti può far mancare gli obiettivi prefissati; e anche quest’anno l’obiettivo di avere la rosa completa fin dall’inizio della preparazione è stato mancato.

Speriamo che gli infortuni di Djidji, Baselli, Lyanco, Falque, Lukic, e il ritardo di condizione di altri fino a poco tempo fa impegnati in altre competizioni, come Rincon e Ola Aina, non condizionino più di tanto l’inizio del cammino granata.