Il calciomercato invernale é finito e quale società calcistica si può ritenere soddisfatta del proprio operato? Tra queste società penso ci possa essere la Juventus che ha realizzato un calciomercato oculato senza toccare la prima squadra. Perché non ha toccato la prima squadra? Semplice, non ce n’è il bisogno perché la macchina bianconere va bene già così, questo premia una campagna acquisti estiva di assoluto livello con giocatori in linea col progetto e soprattutto di talento. Il colpo per gennaio poteva essere il tanto ambito İlkay Gündoğan ma, il Borussia Dortmund, ha bloccato l’affare sul nascere perché perdere un calciatore fondamentale nell’economia del gioco come il tedesco, in piena corsa Champions, non sarebbe stato produttivo, anzi, a mio parere controproducente. Quindi la trattativa riguardante Gündoğan é stata posticipata in estate, col benestare del giocatore stesso che preferisce cambiare squadra in estate. Non dimentichiamoci però del probabile inserimento delle Big europee e, soprattutto, del Liverpool di Klopp, suo maestro nel ciclo da poco concluso con i Gialloneri di Dortumund. Si sono fatti altri nomi oltre il regista tedesco, da Moutinho fino a Banega, ma nessuno è sembrato all’altezza per la dirigenza Juventina che ha scelto di non cambiare le gerarchie in campo, decidendo di acquistare i migliori prospetti sulla piazza, in particolare italiani. Gli acquisti di gennaio quindi sono giovani, giovani di livello, come Mandragora: centrocampista classe 97 che già aveva impressionato proprio i bianconeri in un match dello scorso anno quando vestiva i colori del Genoa, questa stagione gioca nel Pescare di Oddo dove sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per avere un futuro radioso. Tutti gli esperti commentano questo acquisto come un colpo a tutti gli effetti, un ragazzo di prospettiva da aggiungere ai tanti altri che la Juve possiede; da Rugani a Tello, da Vitale fino a Berardi. La politica Juventina é quella di accaparrarsi i migliori talenti sulla piazza, una politica pienamente condivisibile dato lo spessore dei ragazzi, e unico modo per combattere le superpotenze europee controllate dagli sceicchi e dai russi; arrivare per primi su giovani talentuosi vuol dire avere un vantaggio non indifferente, soprattutto oggi, in un mondo del calcio governato dai soldi distribuiti in maniera disomogenea. Tornando al calciomercato invernale é da sottolineare l'acquisto, in sinergia col Sassuolo, di Sensi un'altro giovane centrocampista che quest'anno al Cesena ha dimostrato di avere doti fuori dal comune. Non é da sottovalutare inoltre Rogerio prelevato dall'Internacional de Porto Alegre, il classe 98 e, come Sensi, acquistato in sinergia con il Sassuolo, dove si farà le ossa. Un altro acquisto è il giovane Di Massimo strappato alla concorrenza dopo le ottime prestazioni con l’ Avezzano e aggregato nella primavera di Grosso dove sta confermando quanto fatto in Serie D. La grande mole di giovani, di proprietà bianconera, é frutto di programmazione e di lavoro, questi ragazzi potranno essere impiegati in prima squadra, altri invece potranno essere utilizzati come contropartite per arrivare ad altri calciatori; questo é calciomercato. Nicolas Zanella