Il calciomercato si è concluso! Qualche sogno sfumato, qualche sorpresa last minute, qualche colpo passato in sordina, qualche colpaccio... C'è stato un po' di tutto in questa sessione di calciomercato a cui si è aggiunta la crisi provocata dalla pandemia da coronavirus che, come se non bastasse, è andata a complicare qualcosa di difficilmente complicabile. Budget ridotto, politica dell'autofinanziamento e tirchieria allo stato puro. Questo però, non è riuscito a placare del tutto la maestosità del calciomercato, un qualcosa di intangibile che, però, riesce ad attrarre milioni e milioni di persone come fosse una grandissima calamita. Di colpi importanti ce ne sono stati. Basta citare i vari Chiesa, Hakimi, Kulusevski e Osimhen senza dimenticare il ritorno in Italia di Arturo Vidal. E io, in occasione della chiusura del calciomercato 2020-2021, vorrei esprimere un giudizio per tutte le squadre della Serie A in base agli acquisti e alle cessioni che hanno effettuato. 

Ed ecco a voi il Pagellone del calciomercato 2020-2021. 
Atalanta.
 La Dea letteralmente scatenata sul mercato! Gli acquisti di Miranchuk e Lammers possono rappresentare utilissime alternative nel pacchetto offensivo di Gian Piero Gasperini che, avendo la squadra impegnata su 3 fronti, avrà sicuramente bisogno di ricambi validi. A loro due, si aggiungono i prestiti con diritto di riscatto di Piccini e Romero e il riscatto dal Chelsea di Pasalic. Per quanto riguarda le cessioni, ancora una volta, l'Atalanta si è dimostrata un'ottima capitalizzatrice del mercato. Venduto Traorè allo United per ben 40 milioni, venduto Castagne per 25 a cui si aggiungono le uscite a titolo temporaneo di Czyborra e Mattiello. Voto: 8,5. 

Benevento. Anche la squadra sannita ha fatto una buona sessione di calciomercato piena di buoni acquisti. Gli acquisti di Glik, Ionita, Lapadula, Caprari, Iago Falque e Dabo sono innesti interessanti per una squadra che punta alla salvezza. Capitolo cessioni, si registra solo la partenza di Kragl. Voto: 6,5. 

Bologna. La squadra di Mihajlovic è stata una delle squadre che meno si è fatta sentire in questa sessione di calciomercato. De Silvestri preso a zero, Paz e i due giovani Vergani e Vignato. I Felsinei sono riusciti a piazzare poco e niente: Falcinelli, Juwara e Falletti in prestito, mentre Krejci a titolo definitivo allo Sparta Praga. Un mercato non degno di nota per i rossoblu che non posso ambire a più della sufficienza. Voto: 6. 

​​​​​​Cagliari. In chiave entrata il Cagliari si è mosso tantissimo. A partire da Godin preso a zero, passando per Ounas, Tripaldelli e Sottil fino ad arrivare a Zappa, senza dimenticare gli importanti riscatti di Simeone e Rog. Venduti invece, Romagna, Rafael e Ionita a titolo definitivo, più i prestiti di Farias e Deiola entrambi allo Spezia. Un mercato discreto quello del Cagliari che, apparentemente, sembra essere deciso a non voler scendere più che voler provare a salire. Voto: 7. 

Crotone. Per riassumere il mercato del Crotone bastano 5 lettere: all-in. Infatti, la squadra calabrese ha comprato parecchi giocatori senza lasciarne partire nemmeno uno. Dentro ben 7 giocatori: Luperto, Siligardi, Djidji, Petriccione, Cigarini, Rispoli e Vulic. Nonostante la massiccia quantità di new entry, la qualità manca comunque, perciò non me la sento di spingermi troppo oltre nel giudizio. Voto: 6. 

Fiorentina. Ecco una delle squadre più attive in assoluto in questo calciomercato. Tantissimi acquisti, tra cui alcuni pezzi forti del nostro campionato e alcuni addii importanti, su tutti, come avrete già capito, quello di Chiesa. Sì, il gioiellino di Firenze è stato ceduto alla Juve, storica rivale del tifo viola, per un totale di 50 milioni. Anche Ceccherini, Benassi, Sottil, Zurkowski e Rasmussen hanno fatto le valigie. A prendere il loro posto Borja Valero, Callejon e Bonaventura presi a zero, e Quarta, Barreca e Amrabat. Voto: 7,5. 

Genoa. Tanti tanti innesti in casa Genoa e tanti tanti venduti. Presi Bani dal Bologna, il talento Castelli, Scamacca, uno dei migliori Under 21 in circolazione, Pjaca, Zappacosta, Melegoni, Zajc, Czyborra, Cassata e Perin. Partiti Lapadula, Pinamonti, Agudelo ed El Yamiq. Un mercato colmo di novità, volti noti che abbandonano il Grifone e volti nuovo che salutano il Grifone. Voto: 6,5. 

Hellas Verona. La campagna degli Scaligeri è la campagna dei prestiti. Acquistati Kalinic, Di Gaudio, Ceccherini, Vieira, Favilli, Benassi, Barak, Magnani, Cetin, Dimarco e Salcedo dei quali solo i primi due a titolo definitivo. Ceduti Kumbulla, Rrahmani e Amrabat. Voto: 6,5.

Inter. I nerazzurri hanno fatto mercato principalmente low cost e incentrato sugli innesti d'esperienza. Tra i colpi in entrata figurano Darmian, Kolarov e Vidal pagati quasi niente, a cui si aggiungono Pinamonti controriscattato dal Genoa per 20 milioni, e il super acquisto dell'estate: Achraf Hakimi. Da non dimenticare anche i ritorni di Perisic e Nainggolan e l'importante riscatto di Sánchez, rivelatosi fondamentale nel post-lockdown. In uscita però, la dirigenza nerazzurra non è riuscita a lavorare più di tanto. Godin via a parametro zero, mentre Dalbert, Lazaro, João Mario e Pirola in prestito. Voto: 7,5. 

Juventus. Anche la Vecchia Signora tra le regine del calciomercato 2020-2021. Un mercato veramente degno di nota caratterizzato dagli arrivi di Chiesa nelle ultime ore di calciomercato, Morata, McKennie, Arthur nello scambio che ha portato Pjanic a Barcellona e il super talento svedese Dejan Kulusevski pagato a caro prezzo: 40 milioni. Così come l'Inter però, la Juventus non è riuscita a piazzare definitivamente tutti gli esuberi. Higuain e Matuidi hanno rescisso il loro contratto con i bianconeri per passare all'Inter Miami, invece Douglas Costa, Perin, Pjaca, Rugani e De Sciglio si sono trasferiti tutti con la formula del prestito. Nella lista dei partenti compare anche Pjanic entrato nella trattativa di Arthur. Voto: 7,5. 

Lazio. La squadra di Lotito, stranamente, è stata meno avversa del solito alla spesa. Un innesto in difesa serviva alla Lazio che ha deciso di virare su Hoedt preso in prestito con diritto di riscatto. Tra i nuovi arrivati pure Reina, Escalante, Muriqi, Fares e Andreas Pereira. Per quanto riguarda le cessioni, la Lazio ha dato via in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni Jony, più gli addii di Wallace, Berisha e Badelj. Buon mercato per la Lazio che, senza virare su profili top, è riuscita comunque a creare una squadra valida e completa. Voto: 7. 

Milan. Young style. Due parole che descrivono alla perfezione il mercato del Milan. Acquistati due giovanissimi terzini, ovvero Dalot e Kalulu. In porta, come vice-Donnarumma, per mezzo milione è stato preso Tatarusanu. Tra gli acquisti anche Tonali, il colpo migliore in entrata fatto dai rossoneri soffiato ai cugini nerazzurri, Hauge e Diaz. Per finire, sono stati anche riscattati Saelemaekers e Kjaer. D'altro canto, il Diavolo ha venduto a titolo definitivo Paquetà per 20 milioni, Ricardo Rodríguez per 3 milioni più bonus, Reina e Laxalt. Sono arrivati anche 21 milioni di introiti dal riscatto di Suso. Voto: 8.

Napoli. Non molto movimento in chiave mercato per la squadra di De Laurentiis che, sia in entrata che in uscita, non ha fatto un granché. Dentro Osimhen, l'acquisto più costoso di questa sessione di calciomercato, Bakayoko, Rrahmani e il ritorno di Petagna. Fuori Ounas, Luperto, Younes, Allan e Callejon. È ovvio che la spesa folle (70 milioni) fatta su Osimhen ha limitato le possibilità del Napoli sul mercato. Voto: 7. 

Parma. I Ducali non meritano per niente la sufficienza. Un mercato povero, veramente povero che non scalda minimamente i tifosi che si aspettavano dal club interventi mirati alla costruzione di una squadra da Europa League. I nuovi arrivati sono tutti molto giovani: Busi, Osorio, Cyprien, Sohm, Caviglia e Brunetta. A partire invece, sono stati Siligardi, Barillà, Darmian, Dermaku e Kulusevski, una perdita significativa priva di un ricambio all'altezza. Voto: 5. 

Roma. Il primo calciomercato dell'era Friedkin. Un calciomercato difficile per i giallorossi sia per la situazione legata al coronavirus che, inevitabilmente, ha ridotto i ricavi della Roma che per i problemi lasciati da Pallotta. Nonostante ciò, sono arrivati Smalling in un affare da 20 milioni totali, Borja Mayoral soffiato ai nemici capitolini, Pedro e Kumbulla. Un mix di innesti di esperienza e di giovani talentuosi nel quale però è mancato un colpo di assoluto livello. Sulla lista dei ceduti figurano Kolarov, Gonalons, Perotti, Olsen, Kluivert, Schick, Florenzi, Cetin e Kalinic. Senza dimenticare i 10 milioni arrivati dal riscatto esercitato dal Sassuolo nei confronti di Defrel. Voto: 6,5. 

Sampdoria. La compagine blucerchiata si è mossa efficacemente sul mercato, senza sforzarsi più di troppo ma portando a casa giocatori che, almeno sulla carta, garantirebbero la salvezza. Gli acquisti di Candreva e Keita rispettivamente in prestito con obbligo di riscatto e in prestito con diritto di riscatto sono ottimi rinforzi per la Samp. A questi si aggiungono Letica e Hermansen. A fare le valigie sono stati Bonazzoli, trasferitosi al Torino in prestito con obbligo di riscatto fissato a 8 milioni, Ronaldo Vieira, Chabot, Depaoli, Capezzi, Murru, Caprari, Linetty, Seculin e Maroni. Già, un bel lavoro per i dirigenti della Sampdoria. Voto: 6,5. 

Sassuolo. Il Sassuolo, in questa sessione di mercato, è stata particolarmente attenta a salvaguardare i propri gioielli più che a rinforzarsi. Il riscatto di Defrel e di Chiriches sono buone operazioni da aggiungere agli acquisti di Romagna e Maxime López, quest'ultimo preso in prestito. Venduti invece, Broh, Ghion, Pierini, Sala, Scamacca, Odgaard, Goldaniga, Tripaldelli, Babacar e Magnani. Voto: 6. 

Spezia. Lo Spezia per costruire una squadra sufficientemente forte per provare a non retrocedere ha fatto un mercato low cost, virando su profili non molto forti ma che, bene o male, hanno avuto esperienze in Italia. Tra gli acquisti ci sono Zoet, Provedel, Rafael, Mattiello, Verde, Agudelo, Deiola, Farias, Chabot e Agoumé molti dei quali presi in prestito. L'unica cessione che è stata effettuata dallo Spezia è stata quella di Gudjohnsen. Voto: 5,5. 

Torino. L'inizio di una nuova era, l'era di Giampaolo e quindi, un mercato fatto a sua immagine e somiglianza. Il neo-allenatore granata ha espressamente richiesto alcuni suoi pallini, di conseguenza la dirigenza del Torino gli ha portato Linetty e Ricardo Rodríguez, entrambi a titolo definitivo. In aggiunta a loro due, sono stati presi profili giovani come Vojvoda, Murru, Bonazzoli e Gojak. Venduti invece, giocatori che Giampaolo non riteneva adatti al suo credo calcistico, cioè Djidji e Aina ai quali si aggiunge De Silvestri che ha lasciato, dopo ben 4 anni, la causa granata da svincolato per andare al Bologna. Voto: 6,5. 

Udinese. E per finire, l'Udinese. Una squadra che da anni è, a mio avviso, la squadra della normalità: zero grandi acquisti, zero grandi cessioni come se ci fosse una bilancia con i contrappesi da tenere in equilibrio. Sono arrivati Roberto Pereyra, Deulofeu, Pussetto, Makengo e Bonifazi, mentre sono usciti Fofana, Sema, Troost-Ekong, Opoku, Perica e Barak. Come vi dicevo, nulla di clamoroso per una piazza che, da anni ormai, ripensa con malinconia ai grandi palcoscenici. Voto: 6. 

Questo è il mio Pagellone 2020-2021. Un mercato, come ho anticipato fin dalle prime righe, strano al quale però non è mancato il tocco di classe. Le squadre sono pronte, noi tifosi pure... Tutto si vedrà. 
Chi ha fatto la miglior campagna acquisti?
Chi è il miglior giocatore acquistato in questa sessione?
Chi il peggiore?
Non è dato sapersi, perché l'ultima parola...spetta al campo!